Failp Trasferimenti

L’aspettano in molti e quasi sempre si tratta di neo-personale assunto in Poste Italiane e costretto a trasferirsi al centro-nord, da anni in attesa di potere ottenere il ritorno nelle vicinanze del loro paese, dei loro affetti e delle loro famiglie.

Non sono solo i giovani, costretti ad emigrare per cercare un futuro, ma c’è un consistente numero di italiani che non trovano lavoro nelle regioni meridionali e devono trasferirsi al nord; almeno ciò accadeva fino a qualche anno fa, prima che la crisi economica che ha investito l’Europa e l’Italia avesse falcidiato i posti di lavoro e le possibilità occupazionali, per non parlare del nodo dell’immigrazione inoccupata.

L’azienda, nel corso dell’incontro del 5 giugno ha  fornito cifre e dettagli sulle mobilità volontarie in corso. Le domande pervenute nel 2014, invece, sono n. 5.366, di cui n. 1.174 per Mercato Privati, n. 4.158 per S.P. e n. 34 per Corporate. La concentrazione maggiore di domande si riscontra tra le risorse di livello D. Le principali direttrici sono in uscita dall’Emilia Romagna (n. 780 richieste), dalla Lombardia n. 2.124 richieste) e dal Veneto (n. 727 richieste) ed in entrata, in prevalenza, per le regioni del Centro-Sud.

Nel 2014 hanno chiesto il trasferimento per le gravi patologie di cui all’art. 41 del CCNL n. 207 dipendenti, di cui 3 hanno già ricevuto autorizzazione al trasferimento. E’ stato, successivamente, fatto un focus sulle procedure di mobilità in deroga, che interessano l’ambito organizzativo SP, individuando, per gli addetti smistamento e per i portalettere, n. 66 domande che potrebbero trovare tutte accoglimento e rispetto alle quali si è passati alla fase 1 (trasferimento in corso di n. 10 unità).

Negli interventi che sono seguiti, come Failp Cisal, abbiamo fatto presente che riteniamo non accettabile che ci siano ancora in attesa di documentazione integrativa n. 80 domande di mobilità ex art. 41 CCNL del 14 Aprile 2011, ed abbiamo chiesto che queste situazioni vengano, al più presto, risolte, comunicando agli interessati se hanno diritto o meno al trasferimento.

Per i processi di mobilità volontaria, ed in particolare per quella in deroga, abbiamo chiesto di istituire un “osservatorio nazionale” che abbia il compito di monitorare, “con incontri periodici più frequenti”, i processi stessi, per dare tempestivamente corso alla mobilità volontaria di quanti da altre regioni chiedono di essere trasferiti in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte.

Riteniamo infatti che in questo modo si possa dare concreta risposta alle carenze strutturali di quelle Regioni che, a nostro avviso, non possono essere fronteggiate solo con l’assunzione di CTD e al tempo stesso, riteniamo che questa soluzione possa offrire anche più opportunità di uscita a quanti attendono da anni di essere trasferiti nelle loro sedi di origine del Centro Sud, per ricongiungersi ai loro familiari.

In chiusura dell’incontro abbiamo inoltre chiesto di calendarizzare a breve una serie di incontri per affrontare problematiche ancora aperte e non risolte riguardanti gli ambiti organizzativi di Mercato Privati e dei Servizi Postali, che, a nostro avviso, hanno carattere di urgenza. In allegato il testo integrale del comunicato della F.A.I.L.P.

 

Slide Mobilità 05.06.2014     Comunicato Mobilità nazionale e in deroga 6.6.2014     Comunicato Poste_mobilità in deroga_ 6_3_2014 docx     Comunicato Poste_Trasferimento Volontario_part time     Schede Mobilità in deroga