PosteGruppo

Le avvisaglie di un possibile slittamento al 2015 della conclusione del processo di privatizzazione della quota pari al 40% delle azioni di Poste Italiane, detenute integralmente dal M.E.F., c’erano già da qualche settimana. Troppe le variabili in campo, per non ipotizzare le tante difficoltà a mantenere la tempistica prefissata dall’iter governativo sull’avvio e conclusione dell’I.P.O. (Offerta Pubblica di Vendita) che avrebbe dovuto concretizzare la fase esecutiva del collocamento delle azioni “Poste”.

Le scorse settimane sono state caratterizzate dai primi interventi dell’A.D. Poste Italiane sul modello divisionale voluto dalla precedente gestione che ora ha cambiato pelle ai “Servizi Postali” introducendo la maxi Divisione “Posta, Comunicazione e Logistica” di cui parliamo a parte (inglobate le funzioni Servizi Postali e Governo dei Servizi logistici) e dalle prime nomine effettuate (l’ultima di cui si ha conoscenza è l’ingresso in “Poste” di Pier Luigi Celli con decorrenza 1° luglio) e contenute nell’ordine di servizio emanato il 18 giugno scorso.

Il senso della marcia avviatasi nell’azienda è il concretizzarsi della riduzione del numero delle Divisioni presenti in Poste Italiane e l’inizio di una fase riorganizzativa che certamente proseguirà nei prossimi mesi. Le ulteriori priorità in campo sono state la prossima presentazione di un nuovo Piano d’Impresa del Gruppo, probabilmente spalmato in cinque anni, ed il monitoraggio della vicenda “Alitalia” in cui è entrata Poste Italiane, dopo la scelta della precedente gestione di investirvi una cospicua quota di capitale (19,48%).

La questione “Alitalia” e le sue difficoltà, cui si dovrà fare fronte con l’ipotesi dell’ingresso della compagnia “Etihad” nel capitale sociale, alle condizioni che si stanno per concretizzare (ipotizzati circa 2.251 esuberi) ed una fase riorganizzativa del vettore italiano, sono comunque elementi presenti nello scacchiere di Poste Italiane e già si vocifera che una parte degli esuberi potrebbe essere ricollocata nell’azienda postale.

Se a tutto ciò aggiungiamo il lavoro connesso alla predisposizione dell’offerta pubblica delle azioni di Poste Italiane, da realizzare entro l’autunno secondo le vecchie previsioni in un contesto organizzativo e finanziario tutt’ora in movimento, allora ecco che si finirà per slittare al prossimo anno, anche se tutti gli attori stanno lavorando per fare quanto necessario a quantificare il valore del “Gruppo” e compiere gli atti conseguenti.

Il comunicato del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 2 luglio 2014 illustra con chiarezza gli scenari: “Il CdA ha esaminato le attività svolte nell’ultimo mese da Poste Italiane nella preparazione della quotazione e ha preso atto dell’impegno con cui l’Azienda sta lavorando su questo complesso progetto. La quotazione di Poste Italiane è un progetto di respiro strategico e di grande rilievo economico e finanziario e va dunque realizzata nelle migliori condizioni possibili, nell’interesse dell’azionista di riferimento, dei futuri investitori e di tutto il Paese per le ricadute finanziarie, industriali e di immagine che avrà anche sui mercati internazionali. Poste Italiane ha continuato a lavorare in stretto contatto con il Governo e sta definendo una tabella di marcia che prevede anche la presentazione del Piano Industriale (quinquennale) che sarà condiviso con l’azionista di riferimento e discusso con i sindacati nelle prossime settimane“.

Sul versante dell’operazione “Alitalia” il C.D.A. di Poste Italiane è intervenuto con l’inciso contenuto nel comunicato stampa citato e cioè: “… L’interesse di Poste Italiane continua ad essere legato principalmente alle sinergie industriali e commerciali da realizzare nel settore della logistica; il CDA di Poste Italiane valuterà, comunque, eventuali nuovi investimenti solo dopo un’attenta analisi dei ritorni economici e finanziari associati al piano industriale, alla struttura societaria dell’accordo e alla valorizzazione della sua quota azionaria”.

Ne sapremo di più entro fine luglio, dopo l’incontro che la FAILP avrà con il nuovo Amministratore Delegato di Poste Italiane.

 

L’AUDIZIONE PRESSO LA CAMERA DEI DEPUTATI DI CAIO.

Il 2 luglio l’A.D. Poste Italiane ing. Francesco Caio è stato presente in audizione alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Anche in tale circostanza l’A.D. ha espresso la necessità di fare chiarezza intorno al quadro regolatorio in cui si muove Poste Italiane.

I Servizi Postali in perdita vanno meglio regolati per creare un efficiente polo della logistica del paese, quindi l’attenzione torna su ciò che ruota intorno al Servizio Universale, ai suoi costi ed al magro rimborso che Poste Italiane riceve a tale titolo, a fronte degli alti costi sostenuti.

Il tema è particolarmente delicato perché il rilancio del  core business aziendale dei Servizi Postali è una mission su cui si sono cimentate diverse piattaforme organizzative, con magri risultati a partire dagli anni ’90, ed è su tale filone che insistono i gravami e l’interesse delle aziende di recapito privato a rimproverare l’esclusività affidata al Gruppo Poste e la sua posizione dominante, che però consentono di mantenere l’attuale trend occupazionale del Gruppo. Quindi, sulle decisioni da assumere pendono gli accordi relativi ai servizi gestiti da P.I. per conto della Cassa Depositi e Prestiti, il nuovo Contratto di Programma da sottoscrivere e le risultanze dell’AGCOM sulla quantificazione del Servizio Universale.

L’A.D. ha comunque riaffermato il ruolo di costante presidio del territorio affidato a Poste Italiane con i suoi uffici e le sue reti in una filosofia di erogazione del servizio pubblico, di importante utilità per il paese.

 

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA F.A.I.L.P. RIUNITO A RIMINI DAL 30 GIUGNO AL 2 LUGLIO.

La F.A.I.L.P. ha riunito il suo Consiglio Direttivo a Rimini dal 30 giugno al 2 luglio, fra i punti contenuti nell’ordine del giorno  c’era la situazione categoriale. Nel corso dell’ampio ed approfondito dibattito succedutosi alla relazione del Segretario Generale Walter de Candiziis sono stati esaminati i vari aspetti delle criticità presenti in Poste Italiane ed individuate le corrispondenti azioni sindacali.

Fra i temi trattati nel “Consiglio” hanno trovato ampio spazio la condizione dei “Servizi Postali” e di “Mercato Privati” ed i riflessi conseguenza dei processi di privatizzazione del Gruppo Poste, nonché l’operazione “Alitalia” per le sue ricadute sul capitale investito da Poste Italiane, per adesso senza ritorno economico. L’attenzione della F.A.I.L.P. sarà massima, per esaminare le situazioni che si realizzeranno quali conseguenze delle scelte del nuovo management e per valutare all’interno degli organismi sindacali le più opportune e necessarie soluzioni agli eventuali problemi. Tuttora pende inevasa la nostra richiesta di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e quella della definizione di un accordo per il Premio di Risultato 2014 che al momento è privo di regolamentazione, a meno di una intesa ponte che assicuri il pagamento dell’anticipazione del mese di settembre. E non si sa più che fine abbia fatto la comune proposizione di un contratto di settore, reiterata alle Parti interessate, che interessa le cinque sigle sindacali maggiormente rappresentative, a partire dalla FAILP.

 

UNA NOTA AZIENDALE DEL 3 LUGLIO INFORMA CHE I CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DI POSTEL SPA E POSTELPRINT SPA HANNO NOMINATO L’ING. STEFANO SANTINI AMMINISTRATORE DELEGATO DELLE PREDETTE. AL NUOVO A.D. IL NOSTRO AUSPICIO DI UN PROFICUO LAVORO.