Palazzoposte

Stampa e mass-media stanno dando giusto risalto alle notizie sulla semestrale 2015 di Poste italiane che si chiude con un risultato positivo ed ancora una volta emerge il ruolo di alto profilo che i dipendenti del Gruppo ricoprono in seno alla società, il cui management rinnovato sta continuando nell’opera di adeguamento delle strutture societarie, nel solco delle necessità derivanti dal futuro ingresso dell’azionariato in Poste italiane.

Il tetto al possesso delle azioni, come già precedentemente stimato è stato fissato al 5% e tutti gli adempimenti in corso consentiranno di proseguire il percorso della “privatizzazione” fino al 40% del Gruppo Poste nel prossimo autunno, cioè fra settembre e novembre; si tratterà comunque di un azionariato diffuso.

Gli obiettivi economici delle semestrale di Poste italiane sono incoraggianti e consentono di stare più tranquilli sulle capacità di raggiungimento della soglia (EBIT) fissata nell’ultimo accordo di qualche giorno fà circa la corresponsione del Premio di Risultato 2015 ai dipendenti (impianto normativo e dettagli sono presenti nel nostro sito web).

Noi auspichiamo che prosegua un rapporto di trasparenza e di semplificazione organizzativa in Poste italiane, soprattutto di chiarezza e rispetto dei diritti dei lavoratori e verso i clienti, mentre già circolano i nuovi concetti quale la cosiddetta alfabetizzazione finanziaria dei cittadini e clienti, cui Poste potrà assolvere creando i nuovi prodotti di risparmio gestito di maggiore rendimento rispetto a quello classici, ma ovviamente con qualche moderata percentuale di rischio.

Nessuno deve dimenticare l’eco dei recenti “botti” che hanno coinvolto l’alta finanza e la speculazione, sfociati in uno stato di crisi del sistema finanziario di portata internazionale, che dovrebbero servire da lezione a tutti gli addetti al settore.

Per questo siamo impegnati a promuovere, dove e quando necessario, una finanza sostenibile nel solco dei principi approvati con il “protocollo” sulla proposizione commerciale ed etica in Poste italiane, rispettoso dei valori enunciati, condivisi e comunque da applicare quotidianamente con l’impegno di tutti: management, dirigenza e lavoratori (cfr. doc. allegato).

Ciò premesso l’auspicio è che la prossima storia di Poste sia ancora una volta di successo, perché lo meritano i lavoratori, i cittadini ed il paese e ce ne sono tutte le premesse.

I NUMERI DELLA SEMESTRALE 2015

Il fatturato 2015 di Poste italiane è in crescita.

  • Ricavi totali: € 16 miliardi, +7%
  • Risultato operativo: € 638 milioni, +2%
  • Utile netto: € 435 milioni in crescita e vicino al raddoppio
  • Masse gestite/amministrate: € 469 miliardi
  • Raccolta diretta Bancoposta: € 45 miliardi, +2,7%
  • Raccolta premi Poste Vita € 9,4 miliardi, +15%
  • Ricavi per corrispondenza che mostrano la tendenza ad un rallentamento del calo: -6,5%, (–9% al 30.06.2014
  • Crescita dei servizi finanziari ed assicurativi
  • Crescita dei ricavi del comparto pacchi postali
  • Risultato operativo del 26%

E crescono i componenti del CDA; nel contempo il sito web di Poste italiane si uniforma alle decisioni dell’A.G.COM pubblicando l’avviso sul primo step della modifica del servizio postale universale che interesserà piccole parti del territorio (Comuni con bassa densità abitativa) del Nord-Italia: l’elenco è nel sito aziendale.

L’avviso è che si possano raggiungere nuovi obiettivi in grado di fare crescere l’occupazione in Poste italiane e di presidiare al meglio il territorio nazionale, fornendo servizi utili ai cittadini ed alle imprese: dalla digitalizzazione, all’e_commerce, ai prodotti postali e finanziari, comunque rispettando sempre adeguati tempi di conciliazione tra vita/lavoro.

L’ultimo accordo che la F.A.I.L.P. ha promosso e sottoscritto con l’azienda Poste tutela e stabilizza i lavoratori ex CTD e temporanei a rischio di espulsione, che volontariamente vorranno aderirvi rinunciando alla pratica dei contenziosi che da 10 anni poco accorte iniziative gestionali hanno contribuito ad ingenerare.

E’ auspicabile che con l’ingresso in Borsa del Gruppo oramai inevitabile, mantenendone intatta l’unicità, si contribuisca ad assicurare maggiore trasparenza e chiarezza nei rapporti interni, verso gli investitori ed auspichiamo fra la dirigenza postale ed i lavoratori.

 

Protocollo d’Intesa Proposizione commerciale-22 ottobre 2013