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Il 17 dicembre è la data in cui, a livello nazionale, si è chiusa la sessione 2015 delle relazioni industriali in Poste italiane, i cui incontri riprenderanno a valle delle festività di Natale, Capodanno ed Epifania.

L’incontro che si è tenuto ha fatto il punto sull’andamento delle riunioni territoriali delle scorse settimane che avevano avuto come tema la riorganizzazione di posta, comunicazione e logistica (implementazione dell’accordo del 25 settembre u.s.) che aveva l’obiettivo di riscontrare le eventuali difficoltà ad attuare i percorsi previsti.

A chiusura dei lavori le Parti hanno chiuso un verbale di incontro che ha preso atto di quanto fino adesso è noto in merito alla situazione dei 19 C.D. interessati ad implementare la riorganizzazione di P.C.L. nella fase del primo avvio.

Dunque, stenta a decollare la nuova organizzazione P.C.L., tanto  che a seguito dell’analisi dei verbali sottoscritti a livello regionale, le Parti, hanno concordato di effettuare, entro il 20 gennaio 2016 degli ulteriori incontri a livello territoriale, relativi all’esame dei punti di attenzione e/o criticità riscontrati.

A livello nazionale le SS.NN. sindacali riprenderanno insieme all’azienda l’esame delle problematiche emerse nel corso degli esami congiunti effettuati a livello territoriale, a partire dal prossimo 22 gennaio.

In allegato il verbale dell’incontro del 17 dicembre 2015.

Poste_Verbale di Incontro del 17 dic 2015

 

IL PUNTO SULLA MOBILITA’ NAZIONALE IN POSTE ITALIANE

Azienda e sindacato riprenderanno l’esame del tema della MOBILITA’ NAZIONALE in Poste italiane per definire un nuovo accordo entro il mese di aprile 2016, per questo le attuali graduatorie manterranno la loro validità fino al 30 aprile prossimo.

A livello regionale e/o provinciale, le Parti si incontreranno entro la fine del mese di gennaio 2016 per effettuare specifici incontri a livello regionale sulle domande di trasferimento volontario presenti a tale livello, per armonizzarle all’interno dell’attuale cornice (cfr. doc. allegato).

Nel frattempo, andrebbero definite tutte le necessità/situazioni scaturenti dall’uso ricorrente dei molteplici trasferimenti temporanei che l’azienda continua ad effettuare a livello territoriale  scompaginando la fotografia delle reali coperture dei posti di lavoro.

 

IL FOCUS SU POSTA, COMUNICAZIONE E LOGISTICA

Il 14 dicembre 2015 la F.A.I.L.P. con le altre OO.SS. aveva incontrato Poste italiane e la Divisione Posta comunicazione e logistica, come precedentemente richiesto, per avere un quadro dell’andamento della stessa attraverso il suo responsabile, presente alla riunione.

Nel corso dell’esposizione delle linee evolutive di PCL, statuite dall’ultima intesa, le parti avevano avuto modo di confrontarsi e valutare lo scenario attuale del servizio postale e le sue proiezioni, illustrate in un arco temporale di lungo periodo.

La scommessa ed i limiti del percorso che dovrà compiere PCL sono di difficile valutazione, tenuto conto dell’andamento lento del mercato postale, delle contrazioni dei volumi perdurante, dell’aggressività della concorrenza e delle iniziative che Poste italiane dovrà intraprendere in un arco di tempo – per l’azienda – mediamente lungo.

La “Linea” nell’incontro del 14 u.s. aveva confermato i contenuti dell’intesa del 25 settembre scorso ed in particolare le iniziative di sviluppo previste nei settori della corrispondenza, del corriere espresso e dei pacchi, la componente stampa/documentale; queste attività sono e saranno svolte in modo integrato da PCL, SDA, Postel in un percorso che prevede investimenti, innovazioni ed ammodernamenti tecnologici delle attrezzature, per recuperare i ritardi che hanno fatto emergere un gap fra i risultati di Poste italiane e quelli conseguiti dai concorrenti (soprattutto nel corriere espresso e pacchi).

La concorrenza estrema che c’è nel segmento postale “Business” è una realtà con cui da tempo ci si confronta, mentre nel settore retail il ruolo che svolge Poste italiane nel presenziare il servizio universale impone scelte costose e di medio-lungo periodo, anche per attualizzare l’organizzazione dei servizi di raccolta, trasporto, raccolta e consegna, alle mutate esigenze del mercato ed all’innovazione costituita dall’inesorabile progresso del presidio della comunicazione elettronica in tutti i campi, sia nella corrispondenza, sia nel mercato dei pacchi (e-commerce).

E’ proprio l’e-commerce il settore su cui PCL intende svilupparsi, come più volte evidenziato dallo stesso a.d. nelle diverse esposizioni del Piano industriale di Poste italiane 2015-2019; per fare ciò occorreranno modifiche organizzative, strutturali e solidi investimenti che l’azienda è disposta a fare, come previsto nel verbale d’incontro del 25 settembre scorso.

Infatti, già da diversi mesi i risultati di Poste italiane  nella logistica e pacchi hanno registrato un miglioramento che si evince dai documenti contabili societari (annuale e semestrale); in questi settori c’è anche un forte presidio della concorrenza, che ha sempre mantenuto integra la sua presenza al contrario di Poste italiane che (ad esempio) ha chiuso i CMP Pacchi, rinunciando diversi anni fa a presidiare il settore dei pacchi “pesanti”.

L’azienda intende dunque recuperare margini, sia nelle corrispondenze, sia nei pacchi, adottando tutte le misure necessarie, per questo sono intervenute le riorganizzazioni determinate dall’ultima legge di stabilità e l’impegno a sviluppare/ammodernare i prodotti e la logistica investendo tutte le risorse necessarie, in quadro di salvaguardia dei livelli occupazionali in ambito societario.

Nel frattempo c’è stata la firma del nuovo Contratto di programma 2015 – 2019 (Poste italiane – MISE) che prevede le misure di riorganizzazione del servizio postale universale e del presidio territoriale di Poste italiane (presenza degli uffici postali), su tale tema pendono in alcune Regioni ricorsi al TAR da parte di Comuni in cui l’azienda vorrebbe ridurre la sua presenza (rimodulazione delle coperture tramite chiusure o riduzioni del numero degli uffici postali). 

In tale scenario la figura dei portalettere resterà centrale e potrà adeguarsi al ruolo di “Operatore dell’ultimo miglio”, ma tale figura resta al momento tutta da delineare con la progressiva implementazione della nuova organizzazione del recapito postale, per mantenere integro e positivo il clima di lavoro, le motivazioni, salvaguardando gli ambiti delle tutele e della sicurezza e prevenzione del lavoro (rinnovamento, adeguamento e migliore manutenzione degli strumenti di lavoro).

L’ulteriore necessità che si profila oggi è quella di verificare l’andamento del mercato, rispetto alle novità introdotte nell’ultima offerta tariffaria di Poste italiane  che ha fatto lievitare il prezzo delle spedizioni prioritarie, di cui abbiamo dato uno stralcio visivo nel nostro sito (leggere la news dedicata).

Per la FAILP resta immutato il quadro relazionale che prevede un attento monitoraggio dell’accordo PCL nella sua fase di attuazione progressiva, anche per verificare che a livello territoriale esistano tutte le condizioni necessarie per attuare quanto previsto, in un percorso che l’azienda ha scelto di effettuare in progress…