Failp convegno rid

Nei giorni 13-14 e 15 dicembre si sono svolti i lavori del Consiglio Direttivo Nazionale della FAILP CISAL cui hanno partecipato i consiglieri insieme ai dirigenti territoriali del sindacato; nell’occasione si è tenuto un meeting sulla formazione sindacale in tema con il titolo assegnato al C.N. e cioè I diritti dei lavoratori ai tempi del jobs-act“, cioè la riforma del lavoro voluta dal Governo “Renzi”.

Il ciclo formativo avviato dalla Segreteria Generale della FAILP CISAL ha affrontato tutte la angolature attraverso cui si dipana la riforma del lavoro, ben vista soltanto dalle classi di potere del paese e dal mondo delle aziende che, grazie alle novità contenute nei provvedimenti assunti dal Governo, ha avuto mano libera nel piegare alcuni diritti fondamentali dei lavoratori ai propri interessi in nome del liberismo e del bisogno di flessibilità sempre ricercati dalle associazioni imprenditoriali.

I diritti dei lavoratori nella stagione del jobs-act, la riforma del lavoro introdotta con il ministro Poletti hanno ricevuto diverse limitazioni con il risultato di centellinare una magra crescita dell’occupazione in cambio di tanta, ma tanta flessibilità e perfino licenziabilità.

Walter De Candiziis, segretario generale della FAILP CISAL (sindacato autonomo dei lavoratori di Poste italiane) nell’introduzione al libro consegnato nel corso del C.N. afferma chiaramente gli scarsi risultati della riforma “… il jobs act infatti non sembra rispondere alle vere emergenze del Paese e i dati sono chiari: + 7,4% licenziamenti sul  secondo trimestre 2016 e + 17,4% sul primo trimestre 2016. Nel secondo trimestre del 2016 sono stati registrati 2,45 milioni di attivazioni di contratti nel complesso a fronte di 2,19 milioni di cessazioni, considerando che la gran parte delle assunzioni è il risultato di una stabilizzazione dei contratti in corso (sono 87.334 i contratti trasformati: 62.705 da tempo determinato e 21.629 da apprendistato a tempo indeterminato)”.

Di qui consegue che c’è la pericolosa affermazione di un mercato del lavoro frammentato e diseguale, la demolizione di tutti i corpi intermedi e l’adozione di politiche non condivise”.

E la FAILP CISAL interpreta il bisogno di rappresentanza che la collettività del paese esprime: alto e determinante è il ruolo del sindacato!

Con il  percorso formativo FAILP sono stati affrontati tutti i temi della riforma del lavoro, quello dei controlli a distanza e quello ben spinoso dei licenziamenti resi più facili dalle modifiche all’art. 18 della Legge 300/1970.

Il Consiglio Direttivo Nazionale della FAILP si è articolato anche attraverso i successivi interventi dei consiglieri e dirigenti sindacali che hanno analizzato le tematiche del confronto relazionale in corso in Poste italiane, le ricadute delle riorganizzazioni a spicchio e particolarmente le difficoltà presenti nei settori di Mercato Privati e di Posta comunicazione e logistica, dello staff di risorse umane ecc…, fino alla proclamazione della mozione finale conclusiva della tre giorni di impegni sindacali.

L’eco del meeting del sindacato non si è fermato a Salerno -la città ospitante- ma si è allargato alla stampa nazionale ed ai media: fra ciò le interviste al Segretario Generale FAILP Walter De Candiziis ed al Segretario Generale Confederale CISAL  Francesco Cavallaro che ha presenziato durante tutti i lavori recando il saluto della Confederazione ed un ricco contributo sull’attualità in cui è impegnata la CISAL.

Così, uno dei lanci di testate giornalistiche: Napoli, 14 dic. (askanews) – Il segretario confederale Cisal, con delega a Politiche e Mercato del lavoro, comunicazioni, rapporti con le federazioni e riforme istituzionali, nonché segretario generale Failp-Cisal, Walter De Candiziis, denuncia: “Alla luce degli avvenimenti che ci sono, abbiamo ritenuto opportuno discutere e professionalizzare i nostri quadri sul nuovo sistema del Jobs Act, il quale non pochi danni ha fatto, incominciando da un incremento di licenziamenti del 28% e a seguire tutte le questioni che ne deriveranno”. Francesco Cavallaro, segretario generale del sindacato Cisal, aggiunge: “Chiederemo a questo governo di porre delle modifiche in essere per quanto riguarda il jobs Act, per quanto riguarda la scuola, di stare più attenti ai problemi dei pensionati, che sono le persone più penalizzate e di riaprire in fretta la trattativa del pubblico impiego e non con l’accordo che si è fermato prima del referendum”. Per quanto riguarda la situazione di Poste Italiane, in particolare la seconda fase della privatizzazione dell’azienda che conta 140.000 dipendenti, con la messa in vendita di un pacchetto di azioni pari al 30%, De Candiziis, ricorda: “Noi abbiamo un problema grandissimo, che è quello della privatizzazione. Per il momento è formalmente rinviata, ciò non significa che il governo ha ritirato il decreto, siamo in una fase che potrebbe verificarsi, ed ecco perché diamo un giudizio non di parte: avere lo stesso ministro del Tesoro (Pier Carlo Padoan, ndr), che è stato il promotore di questo, ci fa pensare”. Questa, aggiunge, “è un’azienda che ha 33 milioni di dati sensibili, dei propri clienti e della media e piccola impresa. Lascio a voi il giudizio: avere 33 milioni di dati cosa significhi in questo paese”.

La video intervista è in internet all’indirizzo web da cui è possibile scaricarla. Tag: Salerno Failp Intervista De Candiziis.