Il cambiamento

Le organizzazioni sindacali non subiscono lo stallo in cui si è venuta a trovare l’azienda / Gruppo, dopo la doccia fredda delle comunicazioni pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito alla lista per il rinnovo del CDA in scadenza (cinque componenti su sei), come si evince dallo stralcio del comunicato ministeriale n° 43 del 18 marzo scorso “… Con riferimento all’assemblea degli azionisti di Poste Italiane S.p.A., convocata per il 27 aprile 2017, il Ministero, titolare del 29,30% del capitale e attraverso Cassa Depositi e Prestiti di una ulteriore quota del 35%, depositerà presso la sede della società la seguente lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: 1. Bianca Maria Farina 2. Matteo Del Fante 3. Carlo Cerami 4. Antonella Guglielmetti 5. Francesca Isgrò 6. Roberto Rao.

Dunque, salvo improbabili sorprese dell’ultima ora, le cariche di Presidente ed Amministratore Delegato saranno oggetto di revisione da parte del rinnovato CDA che uscirà dall’Assemblea Ordinaria del Gruppo Poste italiane convocata il 27 aprile prossimo con un nutrito ordine del giorno:

  1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016. 
  2. Destinazione dell’utile di esercizio.
  3. Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
  4. Determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione.
  5. Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
  6. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
  7. Determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
  8. Nomina di un sindaco supplente.
  9. Piano di incentivazione a breve termine 2017, basato su strumenti finanziari, per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta.
  10. Relazione sulla remunerazione.

La decisione del MEF è stata in parte oggetto alle critiche di alcuni stakeholder, compresi soggetti interessati della politica (che poi una volta al potere adottano i medesimi comportamenti) e perfino di qualche organizzazione sindacale, come se il metodo dello spoils system fosse una novità dell’ultima ora, anzi per citare dotte definizioni riportiamo: stakeholder – prassi politica (nata negli USA tra il 1820 e il 1865 e poi ampiamente diffusa in altri paesi) in virtù della quale gli alti dirigenti della pubblica amministrazione si alternano con il cambiare del governo. A partire dal 1990, con l’affermarsi dei sistemi elettorali maggioritari, l’espressione è entrata nel linguaggio politico italiano e sta a indicare l’insieme dei poteri che consentono agli organi politici di scegliere, solitamente ma non neces­sariamente (come previsto dalla l. 145/15 luglio 2002), tra soggetti già dipendenti dell’amministrazione pubblica, figure di vertice quali segretari generali, capi di dipartimento, segretari comunali ecc., ma le analogie riguardano da tempo anche le aziende partecipate dallo Stato.

Ci asteniamo da altri commenti, ma registriamo che il nuovo A.D. troverà un Gruppo in piena salute chiamato di solito a puntellare il bisogno di liquidità delle casse pubbliche o di soccorso a terzi per scelte politiche (vedi iniezioni di capitali avvenute negli anni scorsi in Alitalia, al sistema bancario, le Privatizzazioni ed altro).

L’Assemblea ordinaria degli azionisti delibererà sull’annunciata “Destinazione dell’utile di esercizio” e chissà se qualcuno si ricorderà in correlazione con i punti 7 – 9 e 10 che il CCNL dei dipendenti di Poste italiane è fermo al mese di scadenza (dicembre 2012) E CHE IL SUO RINNOVO  SI E’ FERMATO A FRONTE DELLA PRETESA AZIENDALE DI INTERVENIRE PESANTEMENTE SULLA NUOVA CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE e non certamente con l’obiettivo di destinarvi rilevanti somme corrispondenti agli avanzamenti ottenuti dal bilancio societario, peraltro in costante incremento di ricavi.

Inoltre il Piano Industriale che l’a.d. dovrà  attuare dovrà occuparsi dell’annoso bisogno di supporti al Servizio Postale, da destinare alla complessa macchina “P.C.L.”, per renderla più efficiente ed al passo con i tempi e l’evoluzione del mercato elettronico, piuttosto che perseguire la politica dei tagli (servizio delle consegne a giorni alterni e razionalizzazioni degli uffici postali).

Il Gruppo Poste non dovrà essere solo “Finanza” ed “Assicurazioni” ma dovrà potersi fregiare di adeguate articolazioni nei servizi della buona comunicazione utile al paese, dai grossi centri ai più piccoli Comuni.

Nel mese di marzo, come contrattualmente previsto è in pagamento il rateo della quattordicesima mensilità per i dipendenti del gruppo Poste italiane e delle aziende che applicano il CCNL dei dipendenti 14 aprile 2011.

 

A MARZO IL PAGAMENTO DELLA 14^ MENSILITA’ AI DIPENDENTI POSTE ITALIANE

ART. 68 CCNL – QUATTORDICESIMA MENSILITÀ. Entro il giorno 25 del mese di marzo di ciascun anno la Società corrisponde ai dipendenti, unitamente alla retribuzione del mese di marzo, una quattordicesima mensilità di importo pari alla retribuzione mensile in godimento al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di erogazione, costituita dalla posizione retributiva individuale, dalla retribuzione individuale di anzianità, dall’indennità di contingenza in godimento e dall’elemento distintivo della retribuzione.

Nel caso di inizio o cessazione del rapporto di lavoro o di assenze non retribuite, avvenute durante il corso dell’anno in cui si matura la quattordicesima mensilità, in analogia a quanto previsto per la tredicesima mensilità, il dipendente ha diritto a tanti dodicesimi della stessa quanti sono i mesi di servizio prestati presso la Società, computando come mese intero la frazione di mese pari o superiore a quindici giorni.

Nell’anno di maturazione della quattordicesima mensilità per i periodi trascorsi in una posizione che comporti riduzione (o maggiorazione) della retribuzione, il relativo rateo di quattordicesima sarà ridotto (o maggiorato) nella stessa proporzione, sempre computando come mese intero la frazione di mese pari o superiore a quindici giorni.

In occasione della scadenza del 25 marzo 2017 (sabato) il trattamento sarà anticipato a venerdì 24 dello stesso mese.

Le somme corrisposte sono assoggettate a tassazione secondo le normative vigenti in corrispondenza dello stipendio dello stesso mese.   FailpNews 14 mensilità

 

INTERVENTO SINDACALE PER LE SOSPENSIONI DI AUTISTI IN POSTE ITALIANE

In allegato riportiamo la nota siglata dalla FAILP CISAL insieme ad altre OO.SS. (gruppo maggioritario in azienda) riguardo alla vicenda che ha interessato alcuni autisti sospesi inopinatamente dal servizio a seguito della sospensione temporanea della patente. Il sindacato ha chiesto il reintegro dei lavoratori che possono adeguatamente supportare i servizi di Poste italiane, anche nel periodo della sospensione. (c.f.r. doc. allegato).

L’inflazionato ricorso all’art. 17 del CCNL dei dipendenti di Poste italiane, quando viene abusato non produce mai risultati ed è quanto accaduto nei confronti della procedura avviata da alcuni sulla questione della sospensione di autisti dal servizio senza retribuzione, essendo incorsi nel ritiro temporaneo della patente di guida, per infrazioni al codice della strada avvenute fuori dell’orario di lavoro.

Il 21 marzo 2017 quella procedura si è chiusa – come scontato – negativamente, mentre per parte nostra, a seguito della comunicazione inoltrata all’azienda ha avuto luogo un confronto sulle inaccettabili motivazioni che hanno indotto Poste italiane ad allontanare dal servizio i dipendenti incorsi nell’infortunio amministrativo del ritiro temporaneo della patente, senza attuare soluzioni transattive di salvaguardia del reddito familiare degli interessati, mediante il loro utilizzo in diverse mansioni di pari livello “D”.

La nostra richiesta a Poste italiana è stata di accettare l’eventuale istanza degli interessati di svolgere mansioni alternative rispetto a quella di “autista”, per il periodo transitorio della sospensione della patente: se ne riscontra necessità, tanto che Poste italiane ricorre puntualmente e con frequenza ad assumere risorse con contratti a tempo determinato per mansioni nel comparto dei servizi postali.

Infatti è in atto la procedura di assunzioni CTD in PCL per 484 + 609 contratti flessibili come segue:

Riepilogo per ALT CTD – FTE. Dal 01/04 al 30/06/2017 CTD – FTE. Dal 01/04 al 30/09/2017
Nord Ovest 72 51
Lombardia 80 74
Nord Est 34 134
Centro Nord 24 42
Centro 1 26 34
Centro 111 85
Sud 97 85
Sud 1 19 72
Sud 2 21 32
Totale 484 609

L’Azienda ha dapprima rappresentato una posizione interpretativa dell’art. 20 del ccnl 14.04.2011 (paragrafo Mobilità professionale), poi a fronte delle nostre richieste (la “ratio” l’art 20 del CCNL è unicamente quella di porre un limite normativo  al potere datoriale unilaterale di imporre al lavoratore ampie  fungibilità), si è riservata di valutare in sede territoriale la questione intraprendendo le opportune azioni gestionali di reintegro, per assicurare agli interessati la ripresa del servizio e la retribuzione, fonte di sostentamento  per le loro famiglie, come concretamente è avvenuto.

Intervento personale autista