Bandiera Solidarieta

Gli effetti del sisma Centro Italia non cessano e le località colpite scontano ancora il disastro dei crolli che hanno distrutto abitazioni, uffici e negozi.

La ricostruzione e gli interventi del dopo terremoto spesso diventano motivo di polemiche fra uno schieramento politico e l’altro a dimostrazione – se ce ne fosse ulteriore bisogno – della pessima statura morale della maggior parte dei politicanti di oggi e di coloro che aspirano a sostituirli (vecchie nomenclature e nuove che si approssimano con gli stessi metodi di chi li ha preceduti).

La divagazione è d’obbligo mentre ricordiamo che nell’approssimarsi della stagione estiva è scoppiato il problema della ricollocazione delle famiglie dagli alberghi dove le rispettive proprietà vorrebbero potere adoperare le strutture per il turismo estivo e più redditizio.

Per quanto attiene il capitolo dell’occupazione in Poste italiane rappresentiamo comunque che non cesseranno gli effetti del Verbale sindacale del 7 settembre 2016 (applicazioni temporanee presso altre sedi di lavoro a seguito del sisma 24 agosto 2016).

Infatti l’azienda, con riferimento al verbale in oggetto ha comunicato che, per le risorse la cui applicazione temporanea presso altra sede di lavoro, conseguente al sisma dell’agosto 2016, è in scadenza nel corrente mese di aprile, si procederà con una proroga della stessa di ulteriori 6 mesi.

Verbale Accordo 7 settembre 2016

 

PROCEDURA CONTRATTUALE EX LETTERA A. ART. 2 CCNL “PROGETTO CONSEGNE INESITATE” 

Abbiamo precedentemente reso note le nostre posizioni e le ricadute relative all’intenzione manifestata da Poste italiane di chiudere i centri delle consegne degli oggetti inesitati gestiti direttamente da Posta, comunicazione e logistica, ampliando attraverso diversi step il numero degli uffici postali che svolgeranno il suddetto servizio.

La decisione di Poste italiane accentuerà i carichi di lavoro negli uffici a ciò deputati (accentuazione delle problematiche di agibilità dei locali fisici), dove verrebbe trasferita una buona quota delle risorse umane oggi addette a tali compiti.

E’ del tutto ovvio che il personale implicato, nonostante qualsiasi rassicurazione fornita dall’azienda (impiego in attività interne) prima o poi potrà o dovrà anche essere impiegata per i normali servizi (ambiti finanziari) già espletati negli uffici postali dove si introdurrà in tutti gli sportelli la consegna delle corrispondenze e dei pacchi inesitati. Come risultato di tutto ciò si creeranno ingorghi, rallentamento delle file agli sportelli, commistioni fra servizi postali e finanziari (es. il caso dei servizi in contrassegno), grosse problematiche di sicurezza e tutela del personale per la gestione delle inesitate cui metteranno mano tutti, con notevoli ricadute nell’identificazione delle singole responsabilità di ciascun operatore.

Già oggi l’azienda non riconosce la possibilità che ogni singolo Operatore di sportello possa cedere la sua password riservata (siamo certi che ciò poi avvenga realmente ?).

E’ possibile prefigurare quale sarà il risultato dell’abilitazione di tutti gli sportelli degli uffici postali alla consegna delle inesitate che finiranno in diverse mani (problematiche di sicurezza e tracciabilità, cui TUTELA AZIENDALE dovrebbe fornire la sua opinione dettando regole certe a garanzia di tutti).

Il “progetto inesitate” (c.f.r. note dedicate) a nostro avviso presenta lacune non risolvibili e serve solo a tagliare costi introducendo ulteriori difficoltà nell’ambito di PCL ed in interconnessione perfino dentro “Mercato Privati”.

Ma sono anni che qualcuno non riesce a risolvere il problema di come rendere migliore il sistema postale italiano, suddiviso fra operatori privati e l’ex esclusivista pubblico che aspira a mantenerlo (Servizio Universale) ma lo ritiene un peso insostenibile che ha bisogno di maggiori supporti governativi….

A quando le risposte ? Per chiudere la partita Poste italiane ha in ogni caso fissato la data finale del confronto con le OO.SS. e Venerdì 21 aprile 2017 ci sarà la conclusione della procedura ex art. 2 lett. A) del vigente CCNL, sulla gestione delle ricadute occupazionali relative al Progetto Inesitate (intoccabile per definizione).