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Con il mese di giugno decolla il “Conguaglio del Premio di Risultato dell’anno 2016“.

Poste italiane ha comunicato le risultanze non una nota diretta alle OO.SS. ” Con riferimento all’oggetto ed al verbale di accordo del 26 luglio 2016, Vi confermiamo che il livello di raggiungimento dell’obiettivo del PDR correlato all’indicatore “EBIT Gruppo Poste (al netto del costo del PdR di Poste Italiane valorizzato al 100%)” determina una percentuale di erogazione della quota del premio ad esso connessa pari al 100%. Vi confermiamo altresì che anche gli obiettivi relativi agli ambiti Mercato Privati e Posta, Comunicazione e Logistica sono stati raggiunti, abilitando il pagamento della quota del PDR ad essi correlata. Come previsto dall’intesa sopra citata, il conguaglio degli importi complessivi di premio relativi al 2016 sarà erogato con le competenze del mese di giugno p.v.

L’accordo cui si fa riferimento è quello che la FAILP CISAL ha sottoscritto insieme ad altre OO.SS., come si evince dal relativo verbale (c.f.r. doc. allegato), che ha normato l’erogazione del Premio di Risultato in Poste italiane ed i cui importi sono da assoggettare alla decontribuzione prevista a norma di legge, che dovrà essere calcolata sull’importo totale del premio, mentre nella busta paga del mese di giugno i lavoratori riceveranno il conguaglio del PDR (l’anticipazione del PDR pari al 50% era già stata percepita nel mese di settembre 2016), corrispondente alle somme da percepire, eventualmente assoggettate ad eventuali modifiche, in caso di pluralità di eventi malattia superiori a due nell’anno 2016.

Proprio l’argomento della decontribuzione (tassazione agevolata al 10% per gli importi fino a 2.500 euro) è stato oggetto di una precisazione che abbiamo inviato all’azienda “Nota del 26.05.2017 – Con riferimento all’oggetto, in vista del pagamento del conguaglio del premio di risultato relativo all’anno 2016, si chiede conferma che le norme per quanto riguarda la detassazione vengano rispettate”.

Comunicato Premio risultato 2016 _conguagli

Comunicato 2 PDR Postel 2016 Conguagli

PDR_160726_2016_verbale_accordo

Nota aziendale_Consuntivo PdR 2016

Unitaria conguagli premio di risultato

 

SINDACATI E AZIENDA IL 20 GIUGNO HANNO INIZIATO IL CONFRONTO PER LA DEFINIZIONE DEL PREMIO DI RISULTATO 2017 DEI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE

Il 20 giugno è stata la data di ripresa del confronto fra le OO.SS. e Poste italiane, dopo il primo incontro tenutosi con il nuovo amministratore delegato “Matteo Del Fante”.

Le parti hanno preso in considerazione le novità introdotte dalla nuova legislazione sui Premi di Risultato che ha ampliata le offerte sul piano della detassazione dei relativi importi, già in vigore da alcuni anni, ma con l’aggiunta di possibili destinazioni a forme di incentivo verso iniziative di welfare aziendale.

I mesi trascorsi dall’inizio dell’anno e le scadenze di legge impongono tempi ristretti per definire il nuovo impianto normativo, mantenendosi entro le date stabilite per usufruire della defiscalizzazione degli importi del 2017: ciò comporterà la necessità di rapportare l’arco di vigenza del nuovo accordo alla durata di 1 anno.

Con il prossimo accordo c’è la necessità di superare alcune rigidità imposte precedentemente dall’azienda, rispetto alla platea degli aventi diritto, che escludevano (ad esempio) il personale assunto con contratto flessibile C.T.D. (la cui durata oggi può essere protratta per un numero consistente di mesi), inoltre il PDR aveva come destinatario il personale in servizio nel mese di dicembre dell’anno di riferimento, con l’esclusione delle risorse coinvolte in processi di esodo agevolato o cessazioni dal servizio; l’altro nodo da affrontare è quello di aggiornare le figure professionali presenti in azienda e nel Gruppo

Nel merito dell’incontro che ha genericamente avviato il tavolo del confronto introducendo i temi da discutere nel proseguo della trattativa, riferiamo attraverso il comunicato unitario che la F.A.I.L.P. CISAL ha sottoscritto unitamente a SLP CISL, CONFSAL COM e UGL COM.

In allegato il testo del comunicato unitario sindacale,

Premio di risultato Poste_Comunicato oo.ss. 20 giugno

 

DETASSAZIONE PREMIO DI RISULTATO E WELFARE AZIENDALE, COME PUO’ EVOLVERE IN FUTURO IL SISTEMA DELLA NEGOZIAZIONE E SI APRE UN VENTAGLIO DI NUOVE OPPORTUNITA’ 

Negli ultimi anni ha preso sempre più vigore l’impulso a trovare forme di compartecipazione dei lavoratori ai risultati aziendali, come avviene per i soci azionisti alla conclusione di ogni annualità del bilancio societario di ogni azienda.

Da parte delle ASSOCIAZIONI SINDACALI come delle associazioni di rappresentanza dei datori di lavoro è pertanto arrivato al Governo l’impulso a trovare forme di incentivo atte ad attrarre i lavoratori collegandoli all’impresa, per sostenere il suo sviluppo e dare nuovo impulso all’occupazione e soddisfazione a tutti gli stakeholder (attori coinvolti nell’impresa).

Ciò è avvenuto da qualche anno attraverso la fiscalità agevolata assicurata dal Governo agli importi che la contrattazione sindacale e la negoziazione collettiva di ciascuna impresa ha destinato al SALARIO DI PRODUTTIVITA’, quale elemento di retribuzione variabile, ma percepibile al raggiungimento di determinati obiettivo di crescita e sviluppo, fino a dare valore strategico ai relativi accordi sottoscritti dalle parti (strumenti di diffusione, coinvolgimento e condivisione degli obiettivi aziendali).

Si è partiti con la defiscalizzazione al 10% degli importi destinati alla produttività delle imprese entro determinati limiti e con precisi obiettivi, fino alle ultime evoluzioni della legislazione le ultime leggi di bilancio dello Stato 2016 e 2017) del paese, che hanno previsto la defiscalizzazione degli importi destinati a sostenere la produttività delle imprese (nei PDR 2017 sarà applicabile l’aliquota del 10% fino a 3.000 euro sugli importi destinati ai dipendenti con reddito fino a 80.000 euro ed in taluni casi ricorrendo all’innalzamento delle suddette soglie a 4000 euro in caso di partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro).

La Contrattazione Nazionale fra Sindacati maggiormente rappresentativi, quale ad esempio in Poste italiane è la FAILP CISAL e le IMPRESE, ha quindi assunto maggiore centralità essendo la stessa l’elemento di riferimento per riconoscere e dare valore di ufficialità, ai fini della detassazione, ad un eventuale ACCORDI DI PRODUTTIVITA’ sottoscritto fra le parti.

Oltre all’innalzamento delle soglie di defiscalizzazione sui PREMI DI RISULTATO O PRODUTTIVITA’ al raggiungimento degli obiettivi misurabili stabiliti fra le parti nel rispetto della norma (Decreto interministeriale 25 marzo 2016), anche con la LEGGE DI STABILITA’ del 2017 il lavoratore potrà decidere (ove previsto dalla negoziazione di riferimento) di sostituire alla somma destinata al PREMIO DI RISULTATO (in quota parte o del tutto) importi destinati a sostenere talune forme cosiddette di WELFARE, anche aziendale, quali (a titolo esemplificativo) i BUONI PASTO, CONTRIBUZIONI PREVIDENZIALI, BORSE DI STUDIO, ecc… cioè forme di istruzione, ricreazione, assistenza sanitaria e sociale, o culto.

In tali casi e nel rispetto di quanto previsto dalla succitata norma, le somme non concorrerebbero a formare il reddito complessivo del lavoratori ai fini del rapporto con il Fisco, per il principio di non sovrapposizione, ovviamente svincolandole dall’applicazione dell’aliquota del 10%.

Già esistono precedenti di contrattazione negoziale che hanno assunto il welfare aziendale a forme di riconoscimento ai fini della loro compensazione attraverso la premialità di risultato.