Coordinamento RSU 2 marzo 2018

Il 27 febbraio Poste italiane ha presentato alla comunità finanziaria ed ai media il “Capital Markets Day”, una giornata dedicata a fare conoscere ai professionisti del capitale ed ai mass-media le iniziative di Poste italiane ed il suo nuovo Piano di impresa.

L’obiettivo societario è stato certamente quello di massimizzare l’attenzione di tutti su P.I. e le sue strategie future, attraverso l’illustrazione delle linee del Piano 2018/2022 denominato “Deliver 2022” (starebbe forse per “consegne”, “traguardi”, ecc… di qui ai prossimi cinque anni).

Il Piano, presentato dal nostro a.d. non manca di slanci e notizie, poiché si proietta a coprire un lungo arco temporale di ben 5 anni, cui occorre però guardare con attenzione perché la strada è in salita. La novità apparrebbe la conclamata volontà di riportare l‘area di business del servizio postale a livelli migliori, recuperando le distanze ora esistenti nel confronto con i recapitisti privati, soprattutto nel segmento dei pacchi, un filone considerato da diversi anni  di secondo piano, ma che una volta costituiva un asse portante di Poste italiane.

L’evento di Poste italiane ha fatto seguito alle notizie pubblicate il 19 febbraio sui “RISULTATI PRELIMINARI 2017” del Gruppo Poste, ampiamente diffusi dalla stampa e dai media:

– Ricavi totali consolidati: € 33,4 miliardi, +1,0% (€ 33,1 miliardi nel 2016)

– Risultato operativo consolidato: € 1.123 milioni, in aumento del 7,8% principalmente grazie ai risultati positivi in ambito assicurativo e di gestione del risparmio (€ 1.041 milioni nel 2016)

– Utile netto consolidato: € 689 milioni, +10,8% (€ 622 milioni nel 2016)

– Dividend payout pari all’80% dell’utile netto preliminare del 2017, corrispondente a un dividendo di € 0,42 per azione, +7,7% (€ 0,39 per azione sull’utile netto 2016)

– Raccolta cumulata diretta e indiretta: € 506 miliardi, +2,7% (€ 493 miliardi al 31.12.2016)

– Posizione finanziaria netta industriale: avanzo di € 1.029 milioni, +15,2% (avanzo di € 893 milioni al 31.12.2016)

Nello scorrere i propositi contenuti nel nuovo Piano di impresa  si scorgono obiettivi di cui occorre conoscere i dettagli e le strategie atte a conseguirli, anche per verificarne gli effetti e gli impatti: fra le altre cose c’è il capitolo dedicato alle “RISORSE UMANE” che contiene il riferimento ad uno svecchiamento e ringiovanimento della popolazione dei dipendenti, attraverso la riduzione dei relativi costi dal 53% al 49% (?), come previsione di futuri efficientamenti (da 138.000 risorse nel 2017 passare a 123.000 effettivi nel 2022) anche attraverso l’offerta di incentivi economici per le uscite volontarie anticipate, con un Fondo di 0,1 miliardi (0,5 mld nel 2017), inoltre la possibilità di riassegnare 4.500 risorse interne al front-line, anche grazie ad investimenti di formazione, l’assunzione di figure professionali qualificate, fra cui 5.000 esperti (2018-2022) in ambito finanziario e assicurativo e talenti, per competere con la concorrenza bancaria e delle assicurazioni ed assicurare i disposti normativi della MIFID2.

In merito alla popolazione di Poste italiane riportiamo dal comunicato aziendale:

“… Quale principale datore di lavoro in Italia, Poste Italiane è caratterizzata da una favorevole piramide dell’età della popolazione aziendale. I suoi dipendenti hanno un’età media di 50 anni e mediamente vanno in pensione a 60 anni; oltre la metà dell’organico di Poste Italiane attuale andrà in pensione nei prossimi dieci anni, permettendo così l’assunzione di nuove figure professionali qualificate e di giovani talenti. Grazie alle nuove assunzioni e alla ridistribuzione dei dipendenti in servizio, Poste Italiane potrà potenziare la propria forza competitiva, sostenendola anche con iniziative ad hoc al fine di incrementare le competenze tecniche e gestionali in tutta l’organizzazione. Poste Italiane investirà in figure professionali di talento presenti e future, mediante un’ampia gamma di programmi di sviluppo, introducendo il lavoro intelligente e lanciando un’ampia varietà di programmi di gestione delle prestazioni e di incentivazione..”.

Deliver 2022 annuncia 2,8 miliardi di investimenti e nuove dotazioni per il personale del recapito, lo sviluppo del canale digitale e dell’information technology e la rinuncia alla chiusura dei piccoli uffici postali a minor traffico, grazie ai potenziamenti ed alle politiche di sviluppo del business, inoltre  (come dicevamo) un incremento della presenza di Poste italiane nel presidio del segmento pacchi e del servizio postale in  generale, di cui si prevede lo sviluppo, anche grazie all’evoluzione positiva dell’E_commerce in Italia.

I dettagli relativi ai risultati di Poste italiane 2017 ed il nuovo Piano industriale Deliver 2022 sono visibili nel sito web di Poste italiane all’indirizzo internet: https://www.posteitaliane.it/it/media.html

     ADN0833 7 ECO 0 DNA ECO NAZ. POSTE: FAILP CISAL, FIDUCIA MA CON PRUDENZA A NUOVO PIANO INDUSTRIALE = Roma, 28 feb. (Adnkronos/Labitalia) – “La Failp Cisal – Federazione autonoma italiana lavoratori postelegrafonici esprime una prudente fiducia sul nuovo piano industriale presentato dall’amministratore delegato del Gruppo Poste Italiane, Matteo Del Fante. Grazie anche al previsto investimento di 2,8 miliardi di euro in nuove tecnologie, il piano Deliver 2022 rappresenta la possibilità di un cambiamento di strategia e una solida base per riconfigurare il futuro del Gruppo”. E’ quanto dichiara Walter De Candiziis, segretario generale della Failp Cisal, precisando che “si tratta ora di affrontare un graduale riposizionamento imprenditoriale verso un modello innovativo gestito con una governance che guardi con attenzione alle esigenze del personale, dei servizi, del territorio e dei clienti”. “Il Piano -spiega De Candiziis- contiene spunti apprezzabili, quali un minimo di 6.000 nuove assunzioni, il rifinanziamento del Fondo destinato a sostenere un consistente numero di esodi volontari e iniziative di investimenti nei diversi settori”. “La Failp Cisal -conclude il segretario- resta in attesa di conoscere i dettagli organizzativi e le implicazioni di ‘Poste Deliver 2022’, riservandosi di esprimere un giudizio definitivo all’esito del confronto con i sindacati che si aprirà nei prossimi giorni”. (Lab/Adnkronos)

Le OO.SS. e Poste italiane stanno intanto affrontando al tavolo nazionale delle relazioni Industriali le materie relative a Mercato Privati (Politiche Attive del Lavoro in ambito MP, Evoluzione Organizzativa MP), le riunioni sono in corso dall’ultima settimana di febbraio. Nel contempo la FAILP e le altre OO.SS. stanno puntualizzando all’Azienda la necessità di assicurare ai dipendenti che ne fanno richiesta quanto previsto dal capitolo normativo del CCNL in merito alle ferie ed ai permessi (art. 34), anche e soprattutto per le necessità derivanti dalla presenza di neve in molte città e delle difficoltà nel raggiungere il luogo di lavoro, nonché per le necessità familiari, allorché l’Azienda continua spesso a decidere iniziative unilaterali nell’imporre calendari di ferie d’ufficio.

Fra le contestazioni che possono essere mosse a M.P. è  l’intendimento aziendale di disporre di una buona quota delle ferie dei lavoratori comprimendo la loro libertà di scelta dei periodi utili per potere giovarsi del riposo o per le necessità familiari ed il ricorso abitudinario, in diverse realtà aziendali, del doppio turno di lavoro richiesto al personale degli Uffici Postali (prestare servizio agli sportelli nel turno antimeridiano e pomeridiano nella stessa giornata), cui gli Operatori non possono spesso sottrarsi per il modo in cui viene proposto, ciò che consente di nascondere evidenti buchi sulla necessità di nuove Risorse umane e consistenti risparmi sul costo del personale.

Comunicato Failp_Deliver2022

 

IL 2 MARZO L’ASSISE DEL NUOVO COORDINAMENTO NAZIONALE R.S.U POSTE ITALIANE

Le iniziative relative all’elezione dei membri del Coordinamento Nazionale delle RSU di Poste italiane (Assemblee RSU territoriali) hanno eletto i nominativi dei rappresentanti nell’Organismo Nazionale rappresentativo delle RSU presenti in azienda, per dare luogo a quanto previsto dal Testo Unico sulla rappresentanza e contrattazione e dal CCNL di Poste italiane 30.11. 2017.

Le Segreterie Nazionali delle OO.SS. hanno comunicato a Poste italiane la Lista eletta del Coordinamento nazionale.

E’ già stata annunciata l’iniziativa del 2 Marzo 2018, data in cui il CORDINAMENTO NAZIONALE RSU si riunirà a Roma alle ore 11,00 presso la sede Centrale di Poste italiane in viale Europa 175.

In quella sede è previsto il primo importante appuntamento del neoeletto Coordinamento, quando i suoi 97 componenti si esprimeranno sull’ipotesi d’accordo riguardante PCL dell’08.02.2018. Il Coordinamento, potrà contare sulla rappresentanza di altri 29 componenti supplenti che, all’occorrenza, saranno chiamati a sostituire i titolari”.

Ed il 2 Marzo, nella mattinata, si è puntualmente tenuta a Roma la prima riunione del COORDINAMENTO NAZIONALE R.S.U. di Poste italiane.

Dopo l’insediamento ed alla presenza delle Segreterie Nazionali SINDACALI che hanno espresso il loro saluto, il Coordinamento ha affrontato il tema dell’ultima intesa per la nuova organizzazione dei servizi postali di Poste italiane, svolgendo un intenso dibattito e provvedendo ad effettuare la votazione dell’IPOTESI DI ACCORDO P.C.L. 8 Febbraio 2018, approvandola (88 voti favorevoli, 3 contrari ed 1 astenuto).

L’ipotesi di accordo, dopo tale passaggio, acquisisce piena legittimità per la sua graduale implementazione (c.f.r. testo allegato).

Il Coordinamento Nazionale R.S.U. di Poste italiane rimane ora attivo ed espleterà tutte le sue funzioni, sulla scorta di quanto previsto dal testo Unico sulla Rappresentanza e Contrattazione Confederale e del CCNL di Poste italiane 30.11.2017 e relative intese dedicate. A tutti i rappresentanti RSU il nostro ringraziamento e il più sincero saluto della F.A.I.L.P. CISAL

Cominicazione Lista COORD. RSU eletta

LISTA RSU PAG 1 26 FEBB 2018

LISTA RSU PAG 2 26 FEBB 2018

Comunicato unitario rsu 21 Febb 2018

Ipotesi Accordo PCL 08.02.2018 (1)

Ipotesi Accordo PCL 08.02.2018 (2)