La legge di bilancio 2019 è stata in qualche modo varata, dopo i tira e molla con cui si muove la politica del paese e non solo quella . Ora la parola passa al confronto nelle sedi istituzionali dove, oltre ai politicanti sono presenti anche tecnici e professionisti chiamati a verificarne la fattibilità, fino all’approvazione definitiva del provvedimento, da parte del Parlamento taliano, oltre al ruolo dell’EUROPA.

Ci sarà da aspettare fino alla fine di dicembre per sapere se tutto ciò di cui oggi si parla andrà in porto definitivamente. In ogni caso, ora appare qualcosa di più preciso sul versante della previdenza sociale, ovverossia della PENSIONE PUBBLICA (noi ci occupiamo soprattutto del sistema dei dipendenti “Pubblici”, cui appartengono ancora i lavoratori postali, ma solo sotto il profilo della quiescenza).

PENSIONI A QUOTA 100

Se quanto adesso scritto verrà approvato i lavoratori in attività di servizio potranno volontariamente lasciare il lavoro (PENSIONE ANTICIPATA SENZA DECURTAZIONI), se possiederanno 38 anni di servizio ed almeno 62 anni di età (38+62=100). Restano da decidere i vari dettagli delle decorrenze e le date di riferimento del sistema che il Governo vorrebbe applicare, ma non lo sapremo prima dell’anno 2019 (dunque resta da vedere se ci saranno decorrenze o finestre, es. da febbraio).

OPZIONE DONNA

Sembra acclarata la volontà di reiterare il cosiddetto sistema dell’OPZIONE DONNA, cioè consentire alle lavoratrici che volessero volontariamente lasciare il lavoro anticipatamente la possibilità di farlo (requisito minimo 35 anni di contributi versati e l’età anagrafica di 57 anni e 7 mesi nel settore “Pubblico” compreso Poste italiane), però accettando l’intero calcolo dell’assegno pensionistico con il sistema contributivo. Anche in questo caso resterà da vedere quali saranno i dettagli previsti in merito alle decorrenze da adottare, ecc…

ASPETTATIVE DI VITA

Resterebbero in vigore la attuali normative che prevedono di allungare il requisito dell’età del pensionamento sulla base della valutazione dell’aspettativa di vita, che già da 2019 significherà allungare l’età pensionabile di 5 mesi.

OVVIAMENTE LE ANTICIPAZIONI CHE ABBIAMO ILLUSTRATO RESTANO PER ADESSO NEL LIMBO DELL’ATTESA DELL’APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2019, FINO A DICEMBRE 2018. ATTENZIONE QUINDI AD ACCETTARE ANTICIPATAMENTE LE OFFERTE DATORIALI ALLE USCITE ANTICIPATE ED INCENTIVATE DAL LAVORO, LADDOVE SI BASASSERO SU REQUISITI DI ATTESA DELLA PENSIONE PER EVENTI FUTURIBILI, CHE NON SONO ANCORA LEGGE DEL PAESE.

I requisiti attuali per la pensione nel 2018 restano:

PENSIONE ANTICIPATA

Coloro che hanno anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata se in possesso della seguente anzianità contributiva:

dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 Uomini 42 anni e 10 mesi Donne 41 anni e 10 mesi
dal 1° gennaio 2019 Uomini 42 anni e 10 mesi* Donne 41 anni e 10 mesi*(*da adeguare alla speranza di vita + 5 m.).

PENSIONE DI VECCHIAIA

1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 Uomini e Donne 66 anni e 7 mesi 
dal 1° gennaio 2019 Uomini e Donne 66 anni e 7 mesi* *(Requisito da adeguare alla speranza di vita + 5 m.)

I dettagli, le agevolazioni e le specificità delle diverse casistiche sono nel sito dell’INPS all’indirizzo web: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/