Duello
tecnico per decidere come cedere Postevita ad altre Società.

 

 

 

Lo
scontro è sulla tipologia della cessione.

 

 

 

Gara
europea? Cessione al migliore offerente? Questa è la situazione mentre i
lavoratori di Posteitaliane dopo anni di sacrificio rischiano il posto di
lavoro.

 

 

 

Come
è noto la cessione di un asset così importante causerebbe danni irrimediabili
sul Gruppo Posteitaliane S.p.A., sia per la perdita di una Società che
garantisce utili aziendali significativi sia per il deficit accumulato in
Posteitaliane da altri settori (Recapito) che non riuscirebbero a dare al
Gruppo Posteitaliane prospettive di efficienza e di sviluppo aziendale.

 

 

 

Intanto
il Fondo di Solidarietà che è l’unica misura per coprire eventuali esuberi (la
Failp ne calcola circa 25.000, se l’operazione dovesse andare in porto) è
ancora fermo presso il Ministero del Lavoro nonostante l’accordo sottoscritto a
giugno 2013 tra le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda.

 

 

 

La
Failp dice NO ed è contro lo spolpamento di un’Azienda che con i lavoratori
hanno dato in questi anni un’immagine di efficienza.