Forse è presto per tenere il conto delle soluzioni che le varie Imprese hanno adottato in questo difficile momento per il paese, sotto il profilo della tutela della salute di tutti, dei lavoratori e delle loro famiglie.

C’è un pezzo della politica che prende di mira la necessità di salvaguardare l’economia e la produttività in Italia trascurando il BENE PRIMARIO della SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DI TUTTI e quando diciamo tutti intendiamo farci carico della tutela dei lavoratori che troppo spesso sono vittime sul lavoro della voglia di “fare cassa” delle imprese.

OGGI PIU’ CHE MAI CON L’ACCORDO DEL 4 MARZO SULLE MISURE DI SALVAGUARDIA DEI LAVORATORI FERMAMENTE VOLUTO E PATROCINATO DAL SINDACATO FAILP CISAL nel corso dell’espansione del “CORONA VIRUS” abbiamo messo un punto fermo sulla necessità che ovunque – da Roma come nel resto d’Italia – si presti l’attenzione indispensabile verso i dipendenti di Poste italiane, le loro famiglie e la clientela che ogni giorno frequenta gli uffici postali ed è a contatto con gli uomini e le donne di Poste italiane.

Gli OBIETTIVI raggiunti sono tanti ed il frutto dell’impegno delle PARTI volto a tenere alta l’attenzione verso ciò che potrebbe accadere nei luoghi di lavoro nei prossimi giorni.

Il sindacato ha criticato aspramente le manchevolezze relative alle pulizie ed il decoro nei luoghi di lavoro dell’Azienda frutto delle scelte seguite nell’affidare gli appalti effettuando poi pochi od insufficienti controlli.

E’ stata stimolata l’Azienda POSTE ad occuparsi dell’ammodernamento degli APPARATI e delle STRUMENTAZIONI destinati a supportare il CLIMA ed il BENESSERE nei luoghi di lavoro, dai grandi Centri delle lavorazioni postali, ai più piccoli uffici, ai locali  “open space” destinati allo staff amministrativo.

E’ più che mai l’ora che Poste si occupi di ammodernare ad esempio i locali dei servizi igienici introducendo rubinetterie elettroniche ed asciugatori elettrici, monitorando costantemente le pulizie piuttosto che preoccuparsi di contenere i costi dei bandi ed appalti destinati a supportare le strutture dove opera il personale postale.

L’ACCORDO DEL 4 MARZO sulla PREVENZIONE epidemiologica da “CORONA VIRUS” fa da apri-pista per tutto il mondo del lavoro occupandosi:

  • tutela del personale nelle zone rosse e gialle di presenza accertata del virus
  • tutela economica dei lavoratori costretti ad assentarsi per le misure di prevenzione giustamente volute dal Governo e dalle Autorità Sanitarie
  • misure di SUPPORTO PER LE  LAVORATRICI / LAVORATORI facendo ricorso al “LAVORO AGILE” o “SMART WORKING” dove possibile, per venire incontro alle problematiche familiari (CLIMA DI BENESSERE FAMIGLIE/LAVORO) nei giorni di chiusura delle scuole e degli asili nido, anche per non dimenticare le manchevolezze causate dall’assenza pressoché totale di questi ultimi istituti pubblici nel sud d’Italia ed a pochi giorni dalla ricorrenza dell’ OTTO MARZO – FESTA DELLA DONNA siamo ben felici di averlo potuto fare
  • certezze circa il monitoraggio e l’osservazione dei comportamenti datoriali a livello periferico sull’osservanza di quanto prescritto, pur rendendoci conto delle difficoltà, ad esempio di contenere / contingentare l’affluenza del pubblico negli UFFICI POSTALI per il rispetto delle distanze a tutela della salute (1 metro fra l’uno e gli altri)
  • richiamo all’informazione corretta e diffusa per venire incontro all’interesse di tutti ed alla vigilanza del sindacato sul clima e benessere dei lavoratori / famiglie / clienti
  • La Repubblica (Art. 32 COSTITUZIONE) tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

Per i dettagli dell’ACCORDO DEL 4 MARZO 2020 rimandiamo alla lettura del VERBALE D’INCONTRO firmato dalla FAILP CISAL e le altre OO.SS. nel tardo pomeriggio, cui segue il COMUNICATO SINDACALE UNITARIO. E per saperne di più sul “Corona Virus” vai al  decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 4 MARZO 2020 ed alla lettura del vademecum dell’A.I.A.S. https://www.aias-sicurezza.it/search=vademecum+corona+virus

Poste italiane, con la comunicazione del 5 marzo (cfr. doc. allegato) ha informato che “…è stato deciso di continuare la capillare campagna di informazione rivolta a tutti i dipendenti ed ai clienti finalizzata a diffondere le pratiche di prevenzione indicate dal DPCM 4 marzo 2020, utilizzando tutti i canali di comunicazione disponibili. E’ stato fatto il punto in merito alla riattivazione del servizio di consegna della corrispondenza presso gli 11 Comuni ricadenti nella cd “zona rossa” ex DPCM del 23 febbraio ed è stata avviata, alle competenti Autorità, la richiesta di procedere alla consegna di raccomandate, assicurate e pacchi, con modalità “in cassetta”, limitatamente alla durata di vigenza delle misure restrittive previste dall’ultimo DPCM, alla stregua di quanto già autorizzato per le zone rosse. Sul tema Smart Working sono in corso le necessarie verifiche di carattere tecnico per procedere alla estensione di tale modalità di lavoro, fermo restando le necessarie valutazioni organizzative anche in relazione alle dotazioni tecnologiche a disposizione dell’Azienda.”

Verbale Incontro Poste_O.S. 4_3_20 _ COVID19

2020 03 05 comunicato unitario covid19

DPCM-del-04032020-CORONAVIRUS

Coronavirus_05_03_2020