Nella giornata del 23 marzo le Organizzazioni sindacali (Segreterie Nazionali) hanno indicato a Poste italiane le emergenze in corso nelle strutture aziendali a causa dei provvedimenti organizzativi intrapresi dall’Azienda, non ultimo i ritardi nelle forniture dei dispositivi di protezione da COVID 19 e le prime avvisaglie delle conseguenze dell’affusso di clientela negli UFFICI POSTALI in molti casi incontrollabile e pericoloso sia per i lavoratori, sia per la stessa clientela.

Infatti le Segreterie Nazionali hanno inviato a Poste italiane una LETTERA UNITARIA il cui testo costituisce un preciso monito in previsione della prima giornata di pagamento delle pensioni (26 marzo) che riportiamo a seguire ed in allegato:

“Roma 23.03.2020. Oggetto: intimidazioni e insulti ai dipendenti postali. In questi giorni si sono verificati molti episodi di teppismo verso i lavoratori di Poste, a causa delle lunghe file che si formano all’esterno dei nostri uffici.
I cosiddetti clienti continuano ad assaltare gli uffici postali per operazioni superflue ed inutili, solamente per avere la giustificazione per uscire di casa. Di questa situazione nessuno si fa carico e nessuno interviene.
A partire dal giorno 26 marzo inizierà lo scaglionamento per il pagamento delle pensioni. Nonostante tutti gli sforzi e le comunicazioni aziendali e istituzionali sui mass media, non è peregrino immaginare che in quei giorni fuori dagli uffici si formeranno assembramenti non facilmente gestibili con inevitabili tensioni verso gli operatori postali.
Sarebbe pertanto necessario allertare le autorità locali e di polizia per il presidio degli uffici postali in quei giorni cruciali. Ad ogni buon conto, da parte nostra, sensibilizzeremo tutti i lavoratori degli uffici a sospendere le operazioni di sportello in presenza di situazioni di criticità.
Con la presente avviamo ogni forma di tutela sindacale verso i nostri colleghi”.

A sua volta la FAILP CISAL (SEGRETERIA GENERALE) aveva inviato all’Azienda una nota di denuncia dei comportamenti in atto e delle manchevolezze riscontrate nei territori (…l’Azienda non ha ancora provveduto a fornire a tutti i lavoratori di front –end, sia della sportelleria che di PCL, i necessari dispositivi di protezione individuale,…i lavoratori si trovano ancora in condizioni di non adeguata sicurezza…la sicurezza nei posti di lavoro è una priorità, richiedendo urgenti interventi volti a salvaguardare i dipendenti di Poste italiane…in occasione delle prossime giornate di pagamento delle pensioni, sollecitiamo vengano assicurati, presso tutti gli UP interessati, adeguati controlli di polizia ovvero di “Security” privata, per regolare e modulare gli accessi, nonché per evitare, anche all’esterno degli uffici, assembramenti di pensionati e altra clientela…In assenza di risposte concrete e tangibili, capaci di tutelare i lavoratori tutti, l’organizzazione sindacale si vedrà costretta ad assumere tutte le iniziative necessarie a tutela degli stessi.

Fra le condizioni necessarie per offrire qualche garanzia in più al personale di Poste italiane M.P. che svolge i suoi compiti negli UFFICI POSTALI c’è quella di apporre nelle postazioni di lavoro degli UFFICI POSTALI uno SCHERMO (anche autoinstallante) che funga da separatore fisico rispetto al cliente presente a poca distanza, ciò che darebbe qualche tranquillità in più sul rispetto della distanza auspicabilmente necessaria per proteggere ambedue gli interlocutori da agenti biologici collegati alla respirazione/emissione di fluidi. In questo sito web avevamo già indicato la soluzione dello schermo in postazione U.P. quale uno stato di necessità, pur non risolvendo del tutto il problema delle “Sale di Consulenza” ristrette; l’infezione da COVID 19 anche alla fine di questo dramma porrà il tema del ripensamento del lay out degli UFFICI POSTALI, che in altri tempi il management aveva pensato in termini di open space perseguendo l’obiettivo dell’avvicinamento dell’Operatore postale al cliente, soprattutto per supportarne la fiducia nell’Azienda. NIENTE SARA’ COME PRIMA!

A seguire la nota del COMITATO DI CRISI di Poste italiane che il 18 marzo 2020 aveva richiamato l’argomento “Schermo” che la FAILP aveva già pensato (cfr. doc. allegato): Coronavirus _ulteriori provvedimenti del 18032020-2

Il testo integrale della lettera è in allegato, nel contempo pubblichiamo in calce anche il VERBALE DI ACCORDO fra le OO.SS. e Poste italiane del 23.3.2020 sul ruolo del comitato di monitoraggio delle azioni di prevenzione da COVID  ed il ruolo dell’O.P.N. e degli O.P.R. Nella giornata del 24 marzo avrà luogo la riunione del COMITATO di cui all’intesa stessa (cfr. doc. allegato).

Lettera unitaria OO.SS. 23marzo2020      Lettera FailpCisal_ Covid19     Verbale_ Incontro_ 23032020_COVID_19      Convocazione OPN OO SS

 

TESTO DEL DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 22 MARZO 2020 (Contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19).

Dopo il primo annuncio della serata del 21 marzo  scorso il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il 22 marzo il DECRETO che riporta le misure di PREVENZIONE dall’emergenza CORONA VIRUS valide per tutti il paese, il cui testo è in allegato unitamente all’indicazione dei settori economici esclusi dalle azioni di blocco della produzione.

Ancora una volta ci uniamo alle Autorità per raccomandare a tutti di RESTARE IN CASA per evitare qualsiasi rischio di contagio e le successive conseguenze derivanti dallo stesso: LA SALUTE E’ UN BENE PRIMARIO PER TUTTI!

DPCM_20200322