Il 3 aprile la FAILP CISAL e le altre OO.SS. firmatarie del CCNL dei dipendenti di Poste italiane si sono incontrati con l’Azienda per affrontare le tematiche della Funzione MERCATO PRIVATI che comprende la RETE degli UFFICI POSTALI, in cui ultimamente si sono scaricati gli effetti della pandemia del Corona virus, per le difficoltà ad operare in sicurezza, spesso in spazi ristretti e difficoltà di reperimento dei presidi sanitari, oltre alle ricadute sulla clientela che giornalmente si presenta nelle sale al pubblico.

Le OO.SS., fra le altre indicazioni fornite a Poste italiane hanno “… subito contestato il metodo con cui la Divisione Mercato Privati sta operando, in maniera unilaterale ed inusuale che rischia di compromettere l’intero impianto di Relazioni Industriali. Infatti, ancor prima dell’apertura del previsto incontro, sul territorio si erano dispiegate tutte le azioni organizzative e gestionali, e le stesse già comunicate ai lavoratori. Tale metodologia, se perseguita, potrebbe determinare gravi situazioni di non ritorno.
Abbiamo rimarcato unitariamente che rispetto al piano di aperture, lo stesso non potrà avvenire se non in maniera graduale, tenendo conto dell’evoluzione delle curve del contagio, dei contesti regionali e provinciali meno colpiti rispetto a quelli in cui l’emergenza epidemiologica presenta connotazioni di particolare gravità, nonché della presenza delle dotazioni di sicurezza e protezione contemplate dal Protocollo condiviso Governo-Parti Sociali del 14 marzo e recepite dalle delibere del nostro Comitato di crisi.
Altresì, apprezzando lo sforzo compiuto nell’installazione dei divisori in plexiglass, lo stesso dovrà proseguire oltre che negli uffici postali in riapertura, per tutti i servizi che determinino contatto con la clientela.
Tale fase di riassetto della rete dovrà privilegiare gli uffici postali blindati.
E’ stata evidenziata la difficoltà della regolamentazione degli accessi della clientela, demandata esclusivamente ai DUP sottratti alle altre incombenze. Sul tema dei distacchi, gli stessi dovranno essere limitati al minimo essenziale, in termini di quantità e distanze, nonché compatibili con la disponibilità dei mezzi pubblici. Abbiamo evidenziato l’esigenza di migliorare i processi…).

Circa la funzionalità della RETE degli UFFICI POSTALI aperti al pubblico ed i loro orari l’Azienda ha comunicato di volere allargare gradualmente le aperture inserendo ulteriori 68 uffici postali nei calendari delle aperture, fermo restando le valutazioni necessarie in ordine ai presidi sanitari ed alle condizioni di sicurezza, oltre che per la scelta degli orari; nel caso dei 393 uffici postali già aperti in doppio turno gli stessi si ridurranno a 69 e tali U.P. chiuderanno alle ore 18,00, salvo eventuali ulteriori aggiornamenti.

Dopo le festività Pasquali l’Azienda sta studiando la possibilità di riaprire alla clientela ulteriori 1.000 UFFICI POSTALI dotati di lay-out blindato, chiusi nell’emergenza del CORONA VIRUS.

Per quanto riguarda l’utilizzazione dei distacchi temporanei l’Azienda è stata sollecitata ad utilizzarli il minimo possibile tale strumento gestionale per non aggravare la situazione dei lavoratori in questo difficile periodo.

Nel rammentare a Poste italiane la condizione delle famiglie dei nostri COLLEGHI POSTALI che purtroppo sono DECEDUTI in queste ultime settimane (forte è il nostro cordoglio e la vicinanza alle famiglie stesse), la funzione Relazioni Industriali ci ha comunicato che sono allo studio possibili interventi di natura economica in favore delle famiglie di colleghi deceduti a causa del contagio, di possibili sospensioni per qualche mese delle rate corrisposte dagli ex CTD che hanno conciliato per la loro stabilizzazione, e infine, anche la possibilità di sospensione delle rate di mutuo a carico dei nostri lavoratori, per cui sono in corso interlocuzioni con gli Istituti di Credito coinvolti.

Il comunicato sindacale unitario delle OO.SS. è leggibile in calce.

03.04.2020 – Unitaria_riassetto rete uffici postali