Poste italiane e le OO.SS. hanno sottoscritto una nuova intesa per concedere ai lavoratori, con modalità totalmente volontarie, la possibilità di aderire alla smonetizzazione delle festività coincidenti con la domenica nell’arco dell’anno 2021.

Con il verbale firmato il 3 marzo scorso sono stati stabiliti tempi e modi per avviare il processo “… L’intesa attribuisce ai dipendenti, per l’anno 2021, la facoltà di optare per la conversione del trattamento economico di cui all’art. 37, comma V, del CCNL vigente in un giorno di permesso retribuito per ciascuna delle festività del 25 aprile, 15 agosto e 26 dicembre 2021, cadenti di domenica.”

Ora l’Azienda ha pubblicato il comunicato diretto ai dipendenti ed il modello utilizzabile per chiedere quanto sopra, specificando tempi e modi da seguire (cfr. doc. allegati).

InterpelloSmonetizzazioneFestivita10mar2021

ModuloSmonetizzazione10mar2021

3 marzo 21 Verbale Festivita

 

MENTRE IL GOVERNO PREPARA IL NUOVO PIANO DELLE VACCINAZIONI ANTI COVID19, PROSEGUONO LE INIZIATIVE DI SOSTEGNO AI BISOGNI DI PRIORITA’ DI ALCUNE CATEGORIE DI LAVORATORI, FRA CUI COLORO CHE AGISCONO DA INTERFACCIA CON I CITTADINI

Dalle comunicazioni che stanno emergendo nel paese, anche  attraverso i mass media, ci sono indiscrezioni sui contenuti del nuovo PIANO VACCINALE per il contenimento della pandemia Covid19 che il Governo italiano si appresta a varare.

Fin dalle prime disponibilità di sieri vaccinali, fortunatamente stanno crescendo di numero, è stato deciso di ordinare priorità verso i soggetti maggiormente esposti e quindi con le maggiori possibilità di infettarsi: dal personale sanitario, ai medici, ai cittadini in condizioni di fragilità per la loro situazione sanitaria, oltre alla maggiore età anagrafica.

Da qualche settimana stanno emergendo segnalazioni che in diverse Regioni sono emersi altri ordini di priorità (pessima politica), moltiplicando il numero dei soggetti da anteporre nei calendari vaccinali, i mass media ne stanno dando conto, e non sempre si tratta di personale concretamente e continuativamente esposto ad interfacciarsi con i cittadini nelle quotidiane attività, bensì di qualche furbata di turno di politici ed amministratori locali di diverse specie.

Pertanto, sorge legittimo l’interrogativo di CHI è concretamente a rischio di infettarsi nel suo lavoro e fra questi l’accenno ai dipendenti di Poste italiane che ogni giorno si interfacciano con i cittadini del paese è certamente un tema che va trattato e risolto positivamente: trattasi dei lavoratori collocati nel front end di Poste italiane, cioé il personale degli Uffici Postali che opera in vicinanza con l’utenza negli sportelli, ancor più negli ambiti ristretti e chiusi delle sale di consulenza, oltre ai portalettere, portapacchi, ecc…

Pertanto la segnalazione di questo tema da Poste italiane è senz’altro appropriata, come del resto lo possono essere altre categorie di lavoratori e lavoratrici che giornalmente e continuativamente sono a stretto contatto con la collettività, in molti casi le Aziende dotate di un proprio medico potrebbero intervenire qualora lo si volesse fare, ovviamente rispettando le norme in uso che per adesso rendono volontaria l’adesione alla vaccinazione.

Le Segreterie Nazionali Sindacali di Poste italiane sono intervenute a sostenere l’argomento attraverso un comunicato sindacale unitario che alleghiamo in calce.

Comunicato sindacale vaccinazioni-2_ 2021 03 11