L’Autorità Garante delle Comunicazioni (A.G.COM) è istituzionalmente chiamata a regolare e monitorare i servizi delle comunicazioni nel paese, fra gli altri si occupa dei servizi postali e del rispetto degli oneri che competono a Poste Italiane per quanto concerne il SERVIZIO UNIVERSALE che le è stato affidato attraverso il CONTRATTO DI PROGRAMMA in essere con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Fra le altre interlocuzioni che l’A.G.COM. compie, abbiamo notato i risultati del monitoraggio periodico pubblicato nel suo sito web https://www.agcom.it/osservatorio-sulle-comunicazioni,  giunto alla terza edizione nel mese di ottobre 2021.

Esaminando le diverse slide che analizzano i servizi delle comunicazioni in Italia, si perviene a quelle che analizzano il servizio postale (pagine 17/26) da cui si evince che i volumi delle corrispondenze hanno continuato a subire un calo, mentre quelli derivanti dalla lavorazione dei pacchi postali crescono (slide n° 22 e 23).

In calce pubblichiamo lo stralcio delle pagine interessate dell’Osservatorio sulle comunicazioni n° 3/2021:  StralcioAGCOMDatiServiziPostali_2trim2021

Sempre nel medesimo sito web c’è traccia di alcune delibere che hanno interessato le Poste italiane (Delibera 314/21/CONS sulla continuità e capillarità del servizio postale e 313/21/CONS un’ordinanza a Poste italiane sulla fornitura del servizio universale/obblighi informativi)

La DELIBERA dell’A.G.COM del 7 ottobre 2021 ha chiamato Poste italiane a rispettare gli obblighi che le derivano dall’affidamento del servizio universale postale, per quanto concerne la diffusione e capillarità dei servizi nel paese. L’Autorità ha invitato Poste Italiane S.p.A., nella sua qualità di fornitore del servizio universale postale, ad attenersi al rigoroso rispetto del quadro normativo vigente, evidenziando che qualunque tipo di rimodulazione o chiusura non conforme, ancorché comunicata, verrà considerata come un’autonoma violazione, anche ai fini dell’applicazione delle relative sanzioni. Il provvedimento potrà comunque essere impugnato davanti al TAR del Lazio entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. A seguire l’ultimo Contratto di Programma fra P.I. e MISE 2020/2024:   Poste_Contratto_di_programma_firmato_digitalmente-2020