Palazzoposte

Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Poste Italiane si è riunito il 10 giugno ed ha affrontato i temi all’ordine del giorno. Sui media c’è già ampia documentazione sull’esito della riunione che fra le altre cose ha esaminato il dossier “Privatizzazione”.

Il comunicato aziendale pubblicato nel sito web www.poste.it riporta i nodi salienti dell’incontro, nel quale ha assunto grande valore il riconoscimento del patrimonio di professionalità presenti in azienda (n.d.r.…ma nella mattinata dell’11 giugno il tavolo delle relazioni industriali ha discusso di Quadri fuori posizione).

L’A.D. ha ribadito la necessità di operare un rilancio di alcune aree (es. quella dei Servizi Postali in continua flessione) e di ulteriori prospettive per sviluppare i Servizi Finanziari. Si sta discutendo di riportare al centro dell’attenzione il core business aziendale, a fronte dell’attenzione che negli ultimi tempi era incentrata alla Finanza ed al mercato delle Assicurazioni, dove Poste opera con ampi profitti e dove continuerà ad operare (n.d.r.… fra le iniziative c’è sempre quella dell’evoluzione della Rete Commerciale, per il miglioramento del presidio dei mercati sia nel campo finanziario, sia di Poste Impresa).

Il comunicato aziendale fotografa il decremento registratosi nel servizio Pacchi “… dove, nonostante l’acquisizione di SDA più di 10 anni fa, la sua quota di mercato è oggi solo dell’8%”. Per questo, “… parallelamente allo sviluppo degli altri business, il Gruppo deve concentrarsi su posta e logistica investendo in qualità, tecnologia e innovazione”.

In merito alla privatizzazione di Poste Italiane, c’è la conferma dell’attuale impegno volto ad osservare le tempistiche già precedentemente delineate (per il Governo il time out è fissato entro la fine del 2014), pur nella complessità delle azioni necessarie: “… è un progetto di grande rilevanza strategica e finanziaria per il Paese sia per la dimensione del Gruppo che per il ruolo di infrastruttura essenziale nel tessuto sociale, economico e finanziario Italiano. La quotazione va dunque realizzata al meglio nell’interesse dell’azionista Stato, dei futuri investitori e di tutto il Paese, per le ricadute finanziarie,industriali e di immagine che avrà anche sui mercati internazionali”.

Ultimata la scelta degli advisor destinati a supportare il processo di privatizzazione, in Azienda è stato creato un team che si occuperà delle molteplici attività a supporto del progetto. In Azienda si sta ultimando il nuovo Piano Industriale e si stanno discutendo gli accordi con la Cassa Depositi e Prestiti; la Ragioneria Generale dello Stato; l’Agcom” (n.d.r., es. il nuovo Contratto di Programma, l’accordo con Cassa Depositi e Prestiti per i servizi relativi al risparmio, ecc…).

Inoltre, Poste Italiane è interessata a sviluppare le sinergie con Alitalia, sia industriali, sia commerciali, soprattutto nel settore della logistica, per questo guarda con interesse allo sviluppo della trattativa con Ethiad per il rilancio e lo sviluppo della compagnia italiana, grazie all’iniezione dei nuovi capitali che l’investitore estero riserverà a chiusura positiva dell’operazione.

ASSUNZIONI CON CONTRATTO FLESSIBILE DA LUGLIO A SETTEMBRE.

E’ il piano estivo che serve a fronteggiare le assenze per le ferie annuali contrattuali previste per il personale dei Servizi Postali e si tratta di nuove assunzioni, attraverso un contingente di personale flessibile nei Servizi postali/ Recapito/ Smistamento, nel periodo estivo, dove c’è grande sofferenza.

Si tratta di UN NUOVO ORGANICO FLESSIBILE ai sensi dell’art. 1 comma 1. del D.l.gs. n. 368/2001 ed art. 2 comma 1. bis del D. lgs. n. 368/2001 nel RECAPITO POSTALE  e nei settori dello SMISTAMENTO POSTALE nel periodo DAL 1 LUGLIO AL 30 SETTEMBRE 2014, per un totale di 1914 NUOVE ASSUNZIONI.

ASSUNZIONI CTD IN POSTEL (GRUPPO POSTE ITALIANE.

Postel, per esigenze della Funzione OPE connesse ai carichi di lavoro attesi, da lunedì 30 giugno a giovedì 31 luglio, la scrivente assumerà 15 lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato a causale ai sensi della legge n. 78 del 16 maggio 2014 (cd. Jobs Act) a tempo pieno FTE. Si stima che le predette assunzioni vengano così suddivise: Stabilimento di Genova Manara: 2 FTE – Stabilimento di Melzo (MI): 6 FTE – Stabilimento di Pomezia (RM): 7 FTE

 

Contingente Personale Flessibile del 12 giugno 2014

 

IL PUNTO SINDACALE !

Nel ripercorrere il filo delle notizie che ci pervengono, anche osservando il panorama della stampa e riassumendo le posizioni in campo, otteniamo i seguenti risultati di cui occorre prendere atto:

1. C’è il pieno riconoscimento, da parte del nuovo A.D. di Poste Italiane, delle potenzialità  dalle risorse umane presenti in Azienda e del loro valore, ciò che ha costituito l’asse portante del cambiamento epocale della vecchia Azienda Autonoma Poste e Telecomunicazioni, nel passaggio dal “Pubblico” al “Privato

2. Il nuovo A.D. si è più volte espresso mettendo in luce – fra i vari indirizzi – quello dell’attenzione al tema della  Sicurezza nel lavoro e ciò ha un enorme valore in una Azienda che si muove su strada e manda 30.000 portalettere in giro con motomezzi, automezzi e che si occupa di logistica e trasporto

3. Occorre valutare il nuovo Piano Industriale e prendere conoscenza dei nuovi accordi che Poste Italiane dovrà firmare con le Autorità partner: dalla convenzione con Cassa Depositi e Prestiti per il risparmio gestito, al Contratto di Programma, con la Ragioneria dello Stato, l’A.G.COM,, ecc…

4. Bisogna prestare massima attenzione alle decisioni che saranno assunte dal M.E.F. e da Poste Italiane per il lancio dell’I.P.O. (l’Offerta Pubblica di Vendita) che sta alla base del processo di privatizzazione che si sta sviluppando, prendendo atto che nessuno – compreso il Governo – ha mai messo in dubbio il concetto di mantenere intatta l’unicità aziendale che costituisce uno dei valori della nostra Azienda

5. Il nuovo A.D. ha lanciato un concetto chiave e cioè che occorre recuperare il core business di Poste Italiane, sviluppando iniziativa e prodotti nel campo dei Servizi Postali, in cui l’azienda detentrice del Sevizio Universale fino ad oggi ha operato senza molto successo, almeno a guardare, oltre al decremento dei volumi,  il risultato delle riorganizzazioni che si sono succedute e le limitazioni crescenti all’offerta di un servizio postale accurato ed efficiente che deve fronteggiare l’iniziativa dei concorrenti “Privati”, i quali a loro volta l’accusano di essere troppo “monopolista”

6. C’è da valutare come si muoverà Poste Italiane sul fronte dell’occupazione che oggi viene limitata e strettamente monitorata per il peso delle pendenze giudiziarie in materia di ricorsi accesi dagli ex contrattisti a tempo: altro che gli ESUBERI, o le “eccedenze” fino adesso accertate e bisognerà prestare attenzione a ciò che accadrà nel mondo degli Staff, per le ripercussioni delle riorganizzazioni che sono già state preannunciate, fino adesso senza aprire un colloquio con le Rappresentanze dei lavoratori, di cui la FAILP è componente essenziale

7. C’è il problema della copertura delle risorse ed a comprovarlo sono i numeri e le proteste in molti territori per la scarsa copertura di personale in alcuni settori, prendendo atto che l’azienda ha lanciato il piano di assunzioni di un contingente di personale flessibile nei Servizi postali/ Recapito/ Smistamento, nel periodo estivo, per un totale di 1914 ASSUNZIONI con Contratto a Tempo Determinato.