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L’ultima novità, prevista in calendario è la chiusura della consultazione pubblica sui costi del servizio universale che ha portato l’Autorità Garante per le Comunicazioni ad approvare il provvedimento che stabilisce le modalità di calcolo e la quantificazione dei costi netti del servizio postale universale negli anni 2011 e 2012.  L’onere che ne è derivato – ad avviso dell’A.G.COM – è stato di 380,6 milioni di euro per il 2011 e 327,3 milioni di euro nel 2012 (fra l’altro in una  situazione di calo costante dei volumi postali). Inoltre l’autorità ha previsto che gli operatori del settore, per tali periodi, non saranno tenuti a versare alcunchè al fondo di compensazione per il  S.U. presso il Ministero.

La decisione si discosta nettamente da quanto sempre dichiarato dall’Azienda Poste che, detenendo l’obbligo del servizio postale universale, quantifica costi pressochè corrispondenti al doppio di quanto stabilito dall’A.G.COM. (almento 700 – 800 mln). La situazione che si è venuta a creare è imbarazzante nel pieno delle vicende economiche che vedono “Poste” impegnata nel ruolo di investitore in “Alitalia” e parallelamente nel processo di privatizzazione del 40% delle quote interamente possedute dal M.E.F.

Il tema della concreta quantificazione del costo/rimborsi del S.U. si pone quindi all’ordine del giorno fra i vari stakeholder di Poste Italiane.

La F.A.I.L.P. ha espresso il suo punto di vista con un comunicato che riportiamo: POSTE: FAILP CISAL, PREOCCUPAZIONE PER COSTI SERVIZIO UNIVERSALE.

Roma, 31 lug. – (Labitalia) – ”Desta viva preoccupazione per le conseguenze sociali la quantificazione da parte dell’Agcom per il 2011 e il 2012, dell’onere del Servizio Universale. Le cifre si discostano nettamente, di circa la metà, dal costo dichiarato da Poste Italiane”. Lo dichiara Walter De Candiziis, segretario generale Failp Cisal. “Il trend del maggiore costo sostenuto dall’azienda, potrebbe portare ad una revisione del servizio, da parte del management postale, -spiega il sindacalista- peraltro giustificata nel caso in cui il nuovo contratto di programma, in fase di elaborazione, ne delineasse i relativi contorni”. “Inoltre, c’è la possibilità che il disallineamento fra costi e rimborsi possa ripercuotersi negativamente nel processo di ”privatizzazione” in corso, che impone regole di contabilità trasparenti e conti in ordine. Negli ultimi anni il servizio postale, la cui importanza resta strategica per il Paese, ha subito processi di riorganizzazione che hanno determinato eccedenze e ricollocazioni; per questo, abbiamo preso atto della volontà espressa dal nuovo ad di Poste Italiane, di volere procedere ad una rivitalizzazione del segmento postale aziendale. ”(Lab) 31-LUG-14 14:55.

 

Il comunicato Failp sul S.U

 

IL PROGETTO TOWER MANAGEMENT.

Poste Italiane nell’ambito dell’O.P.N. ha rappresentato due progetti che riguardano modalità di espletamento di nuovi servizi: l’uno per gli operatori telefonici (Tower management), l’altro per la clientela interessata al servizio “Pacchi” (Paccomat). L’Azienda ha anche fornito informazioni relative alla prevenzione sui campi elettromagnetici nei siti di Poste Italiane.

Si tratta della possibilità di ricavare spazi negli immobili di Poste Italiane da concedere in uso, per gli apparati trasmissivi e di alimentazione della telefonia, agli operatori del settore, offrendo a corredo servizi accessori, con l’incremento dei ricavi (normalmente si vedono collocati nei tetti degli edifici tali antenne trasmissive o parabole con i relativi alimentatori); nel secondo caso l’Azienda progetta e sperimenta l’uso di “Automated parcel lockers”, veri e propri chioschi automatici che possono consentire l’accettazione preaffrancata e la ricezione dei pacchi postali con orario continuato e senza l’ausilio di alcun operatore (trattasi di veri e propri apparecchi contenitori di ricezione/distribuzione).

Inoltr,e l’Azienda ha illustrato le metodologie che applica per la tutela dei lavoratori nei propri siti, circa la prevenzione relativa ai campi elettromagnetici, per il rispetto dei valori di emissione riferiti alle strumentazioni installate ed il rispetto dei valori di soglia, mediante il proprio Servizio di Prevenzione e Protezione che è dotato territorialmente delle risorse e strumentazione specifiche per assolvere al compito.

La F.A.I.L.P. nel prendere atto delle informazioni fornite ha espresso il suo punto di vista sugli argomenti, nell’ambito delle responsabilità del’O.P.N. per la massima minimizzazione di ogni ricaduta negativa sui lavoratori. Gli argomenti saranno comunque approfonditi a partire dal mese di settembre prossimo.

I NUOVI ORARI CONTACT CENTER PER I SERVIZI AL CLIENTE (CONTACT CENTER).

Poste Italiane nel contesto dei servizi offerti attraverso i Contact Center (Genova, Roma, Napoli, Palermo) ed i siti TSC delinea nuovi moduli di orario nei vari centri, che sottoporrà al vaglio sindacale a livello territoriale ed occorrendo a quello nazionale.

 

CEM OPN PPT        Tower management.pdf        Paccomat