In questi giorni stiamo partecipando alle riunioni presso il Ministero delle Comunicazioni dove abbiamo avvertito la sensazione che si voglia ridurre tutte le problematiche legate alla Liberalizzazione del mercato Postale unicamente alla conservazione dei posti di lavoro (circa 1.400) delle Agenzie di Recapito Postali. 

La nostra posizione non è “prettamente aziendalistica” è rivolta a salvaguardare tutti i livelli occupazionali (all’interno e all’esterno del Gruppo Poste Italiane S.p.A.), ma abbiamo sottolineato la necessità di:

·         Indicare un percorso esplicito della definizione della strategia industriale di Poste Italiane;

·         Necessità di realizzare assetti per fronteggiare la nuova situazione di mercato;

·         Ristabilire regole giuste per evitare fenomeni di concorrenza sleale tra le Imprese sulle condizioni normative e retributive delle Lavoratrici e dei Lavoratori. 

I rappresentanti del Ministero hanno preso nota delle nostre indicazioni confermando la volontà di quanto richiesto, decidendo di sviluppare le richieste nella riunione del giorno 26 giugno p.v.. 

L’Azienda Poste in linea con quanto stabilito dalla Commissione Trasporti, ha proceduto ad indire autonomamente la nuova gara che come ricorderete era stata a suo tempo sospesa. In questa fase unicamente informativa, ci siamo limitati a ribadire che nel bando di gara fossero inseriti gli 8 punti dell’accordo vigente sottoscritto nel mese di dicembre 2006 (protocollo di intesa sulla disciplina dei rapporti con le Agenzie di Recapito).

Intendiamo riferirci agli ultimi 8 punti previsti dal protocollo stesso. 

E’ di questi giorni la notizia che CGIL – CISL e UIL, hanno sottoscritto con la FISE/ARE un’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL distribuzione, recapito e servizi postali.

Alla luce di quanto rappresentato, ribadiamo la validità dell’accordo sul recapito del 15 Settembre 2006, dei successivi accordi. 

Mai come in questo momento della vita della nostra Società Poste Italiane S.p.A., occorre essere autonomi e fedeli alla nostra idea di Sindacato propositivo e di conflitto, non dimenticando che quest’ultima idea potrà essere esercitata in maniera intelligente e non frammentaria per non permettere a soggetti, che non hanno interesse per il mondo del Lavoro, ad approfittare delle tenuta del Gruppo Poste Italiane S.p.A. per azzannare la polpa (Bancoposta) e ridurre in briciole il Recapito. 

Siamo consapevoli che lo scenario che abbiamo davanti è molto complesso; certamente da soli non potremmo sconfiggere lobby, poteri occulti e meno occulti, interessi intrecciati, politiche miope e unicamente settoriali.