Una ricerca svolta dall’Isfol ha accertato che in Italia il differenziale retributivo uomo/donna  è, in media, del 23% con una oscillazione che va da un minimo del 15% ad oltre il 40% per le libere professioni e i ruoli di alta responsabilità. La differenza interessa tutti i settori, le professioni e le aree geografiche. 

In termini monetari la differenza si traduce  in circa 3800 euro annui. in meno nella busta paga di una lavoratrice dipendente a tempo indeterminato e in circa 10.000 per un’autonoma. Il gap retributivo uomo/donna non risparmia neppure il lavoro atipico. 

Il gap retributivo uomo/ donna non risparmia neppure il lavoro atipico e gli uomini hanno in media redditi superiori in tutte le forme contrattuali.     

“Su questa questione – ha annunciato il Segretario generale della CISAL, nel corso del suo intervento al Consiglio nazionale della Confederazione – la CISAL avvierà iniziative affinché sia data attuazione dell’articolo 37 della Costituzione che prevede per la donna lavoratrice gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore”.