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Circola già su internet il documento che riassume i contenuti con cui l’A.D. di Poste Italiane ha articolato la sua audizione in Commissione Lavori Pubblici presso il Senato della Repubblica, enunciando punto per punto lo stato dell’azienda (diffusione degli uffici postali e razionalizzazioni, punto di partenza del Piano 2020, contesto e piano di crescita).

La stampa nazionale ha già pubblicato stralci delle notizie emerse nei lavori della Commissione, dove il parlamento fa da cassa di risonanza rispetto ai contenuti che qualche giorno fà  erano etichettati “notizie riservate” per le OO.SS., così va in Italia.

Dalla stampa escono i dati che ipotizzano l’intenzione aziendale di avviare una prossima chiusura di 455 sportelli e la razionalizzazione di circa 600, nel pieno rispetto dei requisiti di legge (rispetto della distanza massima fra uffici postali limitrofi),  inoltre emerge la condizione societaria attuale che paventa la necessità di dovere avviare una riorganizzazione dei servizi postali (posta-comunicazione-logistica), per mantenere i livelli di redditività del Gruppo, a fronte del peso crescente del costo del Serevizio Universale, poco redditizio, cui lo Stato dedica scarsa entità di rimborsi.

Le prossime settimane saranno stringenti per le organizzazioni sindacali chiamate a confrontarsi con Poste Italiane attraverso un  percorso di riunioni volte a cercare punti d’incontro per raggiungere gli obiettivi aziendali nei due macro-settori Mercato Privati e Poste-Comunicazione-Logistica, mentre i servizi finanziari ed assicurativi saranno oggetto di particolari attenzioni aziendali volte a conseguire le migliori performance.

DIALOGO AZIENDA – OO.SS. RINVIA SOLUZIONI

Alcune delle recenti riunioni tenutesi fra le OO.SS. e Poste Italiane non hanno prodotto grosse novità, salvo l’incrocio dei dati giornalistici circa le proteste diffusesi per le chiusure o riduzioni di alcuni uffici postali, con le affermazioni aziendali tese a sostenere la necessità di avviare un nuovo processo di riorganizzazioni, su cui incentrare il dialogo con il sindacato.

L’azione del sindacato, le proteste dei Comuni, gli interventi dei politici interessati a raccattare consensi, i prossimi pronunciamenti dell’AG.COM. (data ipotizzata 25 marzo) sui piani aziendali e sui contenuti della Legge di stabilità 2015 che potranno determinare ripercussioni nei piani organizzativi aziendali, sia nei servizi postali, sia nella rete degli sportelli, hanno prodotto la sospensione delle iniziative aziendali in molti territori, mentre il tavolo delle relazioni  OO.SS./Azienda ha deciso di rinviare gli incontri al 26 marzo prossimo (cfr. comunicato unitario in calce).

A MARZO I DIPENDENTI DI POSTE RICEVONO LA 14^ MENSILITA’

Come d’uso, anche quest’anno i dipendenti di Poste Italiane, in attuazione dell’art. 68 del CCNL 14 aprile 2011 riceveranno la quattordicesima mensilità entro il giorno 25 del mese.

Si tratterà dell’importo corrispondente alla retribuzione mensile in godimento al 31 dicembre 2014 (posizione retributiva individuale + retribuzione individuale di anzianità + indennità di contingenza in godimento + EDR).

L’importo della quattordicesima mensilità si assommerà allo stipendio mensile di marzo, un tesoretto che i dipendenti di Poste Italiane, cui si applica il CCNL del 14 aprile 2011 (Poste, Postel, PosteMobile, ecc…) hanno ben meritato.

 

Quattordicesima mensilità postel       Comunicato incontro 18 marzo 2015