Durante la precedente riunione erano stati proposti in particolari due progetti:

1.      Aggiornamento sul “Sistema di reinserimento delle risorse rientrate dopo un periodo di aspettativa – Restyling del progetto”;

2.     Sviluppo con i valori.        

La discussione ed il tempo non avevano permesso di arrivare a valutare tutti gli aspetti dei suddetti progetti e quindi, sono stati reinseriti all’O.d.G. del 13 c.m. che prevedeva:

·          Piano Attività 2008-2009;

·         Stato dell’arte dei progetto “Bollino Rosa” – Telelavoro – Asili Nido ed altre iniziative;

·         Varie ed eventuali.         

Era presente all’incontro la Dottoressa Bufardeci dell’Osservatorio Responsabilità Sociale d’Impresa di Poste Italiane che, in sinergia con il CPO, dovrà porre in essere le iniziative volte al benessere psico – fisico delle persone e conciliazione dei tempi di lavoro e cura  della famiglia.         

Prima di dare inizio ai lavori la parte sindacale del Comitato ha chiesto la scrittura a  verbale della seguente nota per dare forza a quanto previsto nell’articolo citato e non recepito in pieno dall’Azienda:            

Il Comitato Nazionale per le Pari Opportunità di Poste Italiane rappresenta e svolge i medesimi compiti anche con riferimento alle Aziende del Gruppo diverse da Poste Italiane S.p.A.(art.6 CCNL). 

Di seguito si riassumono le decisioni adottate:            

Progetto 1: rilancio del progetto a Marzo 2008 che coinvolgerà ancora una volta il personale di Sportelleria.        

Alla richiesta di allargare il progetto anche al Recapito sono state date assicurazioni che si sta procedendo ad una fase d’analisi sulla percentuale di conoscenze informatiche di base del personale interessato.

Sarà prevista, dopo questa fase, una prima sperimentazione.             

Progetto 2:  stata rimandata la discussione ad ulteriore sessione di lavoro.         

Per quanto riguarda il Piano Attività 2008 -2009, si è rivisitato il piano 2005/  2007 focalizzando  l’attenzione su quei punti che non hanno avuto sviluppo sopratutto a causa delle poche convocazioni indette dall’Azienda negli anni scorsi.          

La discussione si è animata, quando l’Azienda ha  comunicato che l’OPN ha tra i suoi compiti la trattazione delle problematiche inerenti il MOBBING , la lotta contro le molestie e le violenze sul lavoro, per il personale di Poste Italiane.        

La parte sindacale del CPO ha rivendicato il diritto di occuparsi della materia anche perché esisteva già un codice elaborato negli anni precedenti e non occorreva ripartire da zero, ma procedere velocemente alla sua pubblicazione.        

E’ stato chiesto di non svuotare il CPO di contenuti qualificanti e qualificati.        

Il compromesso raggiunto è stato che l’OPN procederà ad uno studio e verifica dei dati che in seguito trasmetterà al CPO a cui è demandato il compito di elaborare un nuovo documento che abbia come fondamento il codice già preparato negli anni precedenti.         

Altra materia di discussione molto sentita è stata  la funzionalità dei CPO Regionali.        

Il dato emerso è che i CPO Regionali nella loro maggioranza non hanno funzionato e quindi nel Piano delle Attività 2008 – 2009 dovranno essere messe in campo tutte le iniziative volte a sbloccare questa situazione.        

Si è condiviso di attivare un CPO Nazionale itinerante che vada in pratica a visitare i CPO Regionali inchiodando i loro presidenti alle proprie responsabilità.        

Si è, inoltre, deciso di continuare, durante questo anno, a sviluppare iniziative operative atte a  promuovere la cultura delle Pari Opportunità.         

Per il resoconto puntuale della riunione si rimanda al verbale che vi sarà inviato appena redatto. 

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Il 12 Febbraio c.a, nell’ambito del progetto “Bollino Rosa” Stesse Opportunità, Nuove Opportunità, la delegazione sindacale è stata ascoltata dal personale ISFOL del Ministero del Lavoro.                  

L’incontro era teso a verificare le dichiarazioni aziendali in merito a differenziali retributivi, valorizzazione della presenza femminile nei contesti lavorativi e flessibilità di orario per meglio conciliare i tempi di vita  con i tempi  di lavoro.                  

Sono state evidenziate tutte le carenze che ancora sussistono e che creano di fatto un discrimine nei confronti delle donne all’interno di Poste Italiane.