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Il mese di luglio ha visto stampa e media incaricarsi di pubblicizzare le iniziative collegate all’iter della privatizzazione parziale di Poste italiane (max. 40%), che si concretizzerà entro la fine dell’anno.

In verità lo avevamo già detto e scritto che l’obiettivo del Governo era di chiudere la privatizzazione di Poste entro il 2015, ma le riunione e gli incontri dei vari consessi convenuti nelle ultime settimane hanno spinto tutti a rendere finalmente pubbliche le diverse iniziative: a partire dalle riunioni presso il Ministero dell’Economia (Padoan, Caio, Tecnici e Dirigenti del Tesoro, Consulenti, Advisor, ecc…) su questo tema, fino a quelle dell’Amministratore Delegato di Poste italiane con il  mondo degli investitori, sia in Italia, sia all’estero.

Poste italiane si appresta a rendere noti i risultati della semestrale 2015 (che saranno certamente brillanti – come è nostro auspicio), a costituire gli ulteriori presupposti per una altrettante brillante chiusura della futura e ormai prossima vendita delle azioni di Poste italiane; non v’è dubbio che il mercato aspetti di partecipare alla spartizione di un colosso in grado di macinare ogni anno grossi utili, distribuendo buoni rendimenti agli investitori.

Per noi sarà possibile valutare le riforme che il Piano Industriale “Poste 2020” si accinge a mettere in atto, in ottima posizione Mercato Privati, il settore delle assicurazioni Poste Vita, Poste Mobile e via via gli ulteriori filoni aziendali, fino al mondo di Poste, comunicazione e logistica: su tutto ciò stiamo discutendo con l’azienda in vista di future riorganizzazioni.

Ci piace molto meno l’agitazione degli spettri sull’alto livello dell’assenteismo in Poste italiane, di cui si dovrebbe meglio ragionare, sia per il modo di conteggiare le assenze, sia per i motivi che in determinati settori causano morbilità (forse anche per fattori legati al clima ed ai deficit di talune strumentazioni).

Comunque saremo parte attiva del confronto in corso, con l’obiettivo di ottenere le migliori condizioni di lavoro, sicurezza e retribuzione, visto che si avvicina anche il momento del rinnovo del CCNL dei dipendenti di Poste italiane (non faremo sconti…).

Sul processo di privatizzazione prendiamo atto che è stato già dichiarato che si tratterà di una spinta positiva verso il rinnovamento e la modernizzazione sia per il Gruppo Poste, sia per il paese, grazie ai nuovi servizi ed all’impulso verso il commercio elettronico ed i nuovi prodotti finanziari e non solo …

Così come valuteremo l’azionariato diffuso che sarà al centro del processo di privatizzazione con i relativi paletti per evitare concentrazioni di azioni, fino a ciò che si profila e cioè gli specifici privilegi destinati ai dipendenti che vorranno acquistare azioni della loro azienda (modalità dell’offerta).

Ovviamente terremo tutti informati dell’evoluzione delle trattative e del percorso di privatizzazione: sia attraverso il sito web della FAILP, sia con la nostra stessa presenza  fra i lavoratori (riunioni, incontri, assemblee) che saranno programmate allorché ce ne saranno le condizioni.

UNA TANTUM IN PAGAMENTO A LUGLIO 2015 PER I DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE

In busta paga con il mese di luglio 2015 i dipendenti di Poste italiane riceveranno un importo medio lordo pari a 300 euro (cfr. riparametrazione in tabella allegata) a titolo di “spettanza contrattuale omnicomprensiva” per il biennio 2014 e 2015, anche ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 del CCNL 14 aprile 2015 tutt’ora in vigore.

La previsione è contenuta nell’intesa sottoscritta dalla F.A.I.L.P., OO.SS. ed azienda il 15 dicembre dello scorso anno; tale accordo aveva previsto l’erogazione a gennaio 2015 di un primo importo lordo medio pari a 500 euro già percepito.

Inoltre, a coprire il ritardo nel rinnovo contrattuale da dicembre 2012 c’è da considerare che nel 2013 i dipendenti di Poste italiane avevano già ricevuto la somma di ulteriori 260 euro. (cfr. doc allegato)

Una tantum luglio 2015

 

GLI ASSETTI DELLA FUNZIONE BANCOPOSTA

Poste italiane, con uno specifico ordine di servizio a firma dell’A.D. datato 10 luglio 2015, in riferimento a quanto già precedentemente reso noto, ha comunicato la nuova organizzazione della funzione Bancoposta, dove coesistono diverse attività:

servizi finanziari per lo sviluppo e collocamento del portafoglio prodotti di servizi bancari e transazionali quali conti correnti, carte di debito e prepagate, incassi e pagamenti, nonché collocamento dei prodotti del risparmio postale sulla base della convenzione con Cassa Depositi e Prestiti e collocamento dei prodotti finanziari di terzi quali finanziamenti, carte di credito, ecc. sviluppando le relative partnership

servizi assicurativi per il collocamento dei prodotti assicurativi e di investimento sviluppati dalle Società del Gruppo e di terzi

I due ruoli, con l’integrazione fra le varie componenti del Gruppo, vengono declinati attraverso i modelli organizzativi aggiornati dall’O.d.S. sopra citato che prevede i seguenti Settori: Retail – Imprese e Pubblica Amministrazione – Sistemi di incasso e Pagamento – Risparmio e Investimenti – Finanziamenti – Gestione e Sviluppo Processi e Procedure – Customer Experience e Gestione Reclami – Amministrazione, Pianificazione e Controllo – HR Business Partner Bancoposta – Compliance – Risk Management – Revisione Interna