In apertura dei lavori, il relatore, Dottor Parrotto,  ha evidenziato come l’Azienda stia attualmente elaborando  alcune scelte strategiche che mirano ad offrire servizi  capaci di soddisfare  nuove esigenze della clientela e che si caratterizzano, pertanto,  per la loro propensione verso soluzioni di carattere innovativo e con il supporto, sempre maggiore, di moderne tecnologie, anche negli ambiti organizzativi tradizionali.

E’ pertanto necessario accompagnare tale fase con un piano generale di formazione capace di adeguare le competenze e le capacità delle risorse umane,  a cui è affidato il compito di attuare i processi di cambiamento e di rimodulazione sia in atto che a venire.

In tale ottica è stato presentato un progetto formativo indirizzato al settore del recapito postale, orientato a fornire le conoscenze e le competenze fondamentali per la corretta applicazione del nuovo modello organizzativo, con interventi sia sullo sviluppo della cultura manageriale (ruolo dei Capi Squadra) sia sulle conoscenze tecniche necessarie all’utilizzo dei “palmari” come nuovi strumenti aziendali.

E’ stato inoltre presentato il progetto di C.O.O. per “l’alfabetizzazione informatica” degli addetti al recapito, per la cui operatività  sono stati realizzati, in tutta Italia, oltre 600 “e-learning points” che saranno utilizzati, nel prossimo mese di settembre,  per interessare a tale progetto circa 1.000 portalettere.              

Questo progetto avrà anche la finalità di sperimentare nel settore “l’e-learning mobile” e di sondare tra gli addetti, anche attraverso la redazione di un questionario cartaceo, la propensione all’uso del terminale portatile.

Infine è stato presentato il progetto per l’introduzione in Azienda dell’istituto dell’ “apprendistato professionalizzato”, così come è  previsto nel nostro  C.C.N.L..

L’Azienda ha  indicato come profili di riferimento per questo nuovo istituto, quello di C.O.O.

-portalettere, Operatore Controllo e P. I., addetto operativo smistamento; quello di C.N.S.

– operatore di sportello, specialista commerciale, specialista di sviluppo, operatore Customer Service, quello di Postel S.p.A

– operatore Centro di Produzione, addetto e/o operatore Contact Center Help Desk.              

La delegazione FAILP CISAL  ha stigmatizzato, unitamente ai rappresentanti di CISL ed UGL, il notevole ritardo con cui l’Organismo, dopo oltre un anno di inspiegabile fermo, ha ripreso i propri lavori, con la conseguenza che le  riunioni si riducono oggi ad un momento di semplice informativa su quello che l’Azienda in quest’anno ha già fatto oppure è prossima a fare.              

Questa situazione ha di fatto svuotato di significato il concetto stesso di “bilateralità” dell’Ente, privando inoltre l’Ente stesso delle sue fondamentali competenze ed attribuzioni che, secondo la previsione contrattuale, sono di studio e di  analisi dei fabbisogni formativi, nonché  di proposizione e ricerca in materia di formazione professionale.              

La nostra delegazione sindacale  ha inoltre fatto rilevare come tutti i  progetti presentati condividano una comune caratteristica che è quella di “una formazione che cade dall’alto”, che non è  orientata dall’ascolto delle istanze che vengono dalle risorse umane che operano nel settore.              

Al fine di superare queste criticità si è valutata l’opportunità di far partecipare i membri di estrazione sindacale anche alle fasi di impostazione e di sviluppo dei progetti stessi, per poter assicurare, nei prossimi lavori dell’Ente, le necessarie sinergie interne ed un maggior e più specifico approfondimento dei temi in discussione.               

Per il progetto relativo all’apprendistato professionalizzato  FAILP, CISL ed UGL hanno chiesto di non limitare, con la proposta formulata relativamente ai profili formativi di riferimento, la portata e l’area di applicazione dell’articolo contrattuale e, pertanto di stralciarla.              

L’Azienda, in conclusione dei lavori ha chiesto di sottoscrivere due  accordi sindacali che consentissero di finanziare i progetti presentati con accesso alle prestazioni ordinarie del Fondo di Solidarietà di cui al D.Lgs. 1 luglio 2005, n. 178, nella misura di  circa  € 20.000.000,00 complessivi.              

La delegazione FAILP, unitamente a quella della CISL e della UGL, sulla base delle considerazioni sopra esposte, ha opposto il suo rifiuto a sottoscrivere gli accordi per finanziare i predetti progetti formativi con accesso al Fondo di Solidarietà che, come tutti sanno, è alimentato anche con le trattenute operate sulle buste paga dei lavoratori ed a condividere  la richiesta di finanziamento da indirizzare all’INPS.