Stiamo parlano di 1138 esuberi: 425  a seguito la chiusura dei  53 Centri Contabili già oggetto di una precedente razionalizzazione nel 2005, 539 unita che attengono le   attività di back-office  servizi finanziari; 174  unità  a seguito dimensionamento delle risorse del Team UNEP. 

Tutto ciò accade, nella stessa giornata ove, nell’ambito della convocazione dell’Amministratore Delegato per la presentazione delle azioni strategiche relative al Piano Industriale 2008/2010, il Segretario Generale della UIL Post affermava nel suo intervento che “solo un cretino può firmare accordi ove ci sono esuberi”.  

Il progetto di razionalizzazione, così come inteso dall’Azienda  e ritenuto sfidante e pieno di merito da Cgil, Uil e Sailp, comporta una riduzione smisurata  delle attuali sedi.Infatti, in luogo degli attuali 53 Centri Contabili, sono proposti 21 Competence Center Amministrativi, coincidenti con le sedi Country/Alt,  mentre le attività di Back-office servizi finanziari oggi svolte da Operazione servizi Clienti di Filiale e sede Centrale, centri contabili e Team  servizi  centralizzati  e di BBP (operazioni e Cuas) vengono ricondotte all’interno di  23 unità organizzative, denominate Competence Center finanziari.

Le attività di Unep, attualmente svolte nell’ambito di 102 strutture territoriali verranno ricondotte all’interno di 88 Competence Center. 

Le nostre richieste/Proposte:

Fin dalla prima presentazione del progetto abbiamo ritenuto che l’accentramento delle prestazioni e/o servizi  comporterà esclusivamente un aumento dei carichi di lavoro con conseguente dilatazione dei tempi di lavorazione  e scadimento della qualità complessiva.

Pertanto, abbiamo chiesto  il mantenimento di un ulteriore Centro regionale a supporto (estensione modello aziendale trentino).Nell’ambito del progetto, riteniamo che l’implementazione graduale dovrebbe avvenire da novembre, dedicando questo tempo alla verifica e alla pianificazione delle richieste e aspettative dei lavoratori in esubero.

Ciò permetterebbe  di accompagnare il processo di razionalizzazione e di trovare idonee soluzioni per liberare o creare nuovi spazi occupazionali.

Inoltre, si potranno recuperare quelle professionalità e attitudini del lavoratore che così come studiate nel progetto saranno fortemente mortificate e depauperate. 

Pur riconoscendo non facile la nostra futura azione, considerato che Cgil, Uil e Sailp con la loro firma nell’accordo del 31/7/2008, stanno posizionando il sindacato in una condizione di svantaggio,  nel legittimare l’Azienda a far scattare l’avvio del processo  a far data dal mese di ottobre p.v., senza conoscerne le ultime  determinazioni aziendali; il 5 settembre p.v.  nell’incontro già programmato, ci batteremo con forza e convincimento  per  portare avanti le nostre richieste per modificare le scelte  aziendali condivise dalle tre OO.SS..