I  primi dati forniti dall’Azienda, su un target stimato di 12.860 aventi diritto, sono pervenute alla data del 15/9/2008  5.105  richieste di adesione ai fini del consolidamento del rapporto di lavoro di personale ex CTD. Le transazioni già effettuate sono 266 ed  hanno coinvolto solo 12 regioni, privilegiando prioritariamente risorse coinvolte a processi di mobilità.            

Su iniziativa di parte sindacale anche in relazione a  segnalazioni pervenute dai territori circa  alcune difformità gestionali aziendali, l’Azienda ha ribadito l’assicurazione di uniformare e rendere chiare  e complete le notizie  fornite agli interessati, anche sotto il profilo fiscale e contributivo, sia  nella fase dei colloqui che nella conciliazione. All’uopo vi alleghiamo fac-simile di un dettaglio degli importi liquidati che verrà consegnato ai lavoratori.            

Su sollecitazione Failp, l’attenzione del Comitato è stato rivolto verso eventuali situazioni particolari individuali che  potrebbero non permettere ai  lavoratori di poter rispettare nei tempi e nei modi le griglie di riferimento afferenti i piani di rientro stabiliti dall’accordo.             

Pertanto si è deciso di estendere il periodo massimo di rateizzazione secondo quanto già previsto nel verbale di incontro del Comitato di Monitoraggio CTD sottoscritto il 21 marzo 2006, che comunque, a maggiore memoria alleghiamo. 

Inoltre,  l’Azienda si  è impegnata a valutare singolarmente  ulteriore casi particolari, al fine di andare incontro alle esigenze dei lavoratori.            

In merito la Failp ha chiesto di valutare la possibilità per la gestione di casi particolari attraverso il ricorso volontario ai fondi del TFR.             

In analogia con quanto riconosciuto per l’attuazione dell’accordo del 13/1/2006 è stato richiesto di definire le modalità di partecipazione sindacale in occasione delle sottoscrizioni dei verbali individuali. Sia per il TFR che per le agibilità sindacali, l’Azienda si è impegnata a fare uno specifico approfondimento in questi giorni.            

Per i lavoratori che consolidano un rapporto di tipo Part-Time verrà riconosciuta un’incentivazione economica rapportata all’età anagrafica, carichi di famiglia e anzianità di servizio.            

Nel corso dell’incontro sono state  chiarite  è approfondite alcune questioni  riferite al livello inquadramentale da attribuire, alle somme oggetto di pignoramento, alla conversione del Part-Time in Full –Time e alla restituzione delle somme riscosse nell’anno corrente. 

1. In merito al livello d’inquadramento,  l’Azienda si è impegnata a fare una verifica amministrativa per attribuire, anche in sede di conciliazione, il giusto livello.

2.  Per le somme  pignorate e non assegnate al fine di avere la possibilità di conciliare  è necessario che venga comunicato dal lavoratore al suo legale la disponibilità di abbandono del recupero delle somme spettanti.

3. Per le somme pignorate e assegnate nell’anno in corso, le somme potranno essere   restituite al netto in una unica soluzione, mentre le somme pignorate e assegnate in anni precedenti  o attraverso la Banca D’Italia vanno restituite  al lordo.

4. Relativamente alla richiesta di trasformazione dei rapporti di lavoro da Part-Time a Full-Time, l’Azienda ha dichiarato che la questione riveste ampia analisi e va vista sotto un quadro  occupazionale generale da definire in un apposito tavolo.

Tutti coloro che hanno riscosso  gli arretrati durante l’anno in corso, hanno facoltà di restituire la somma netta in una unica soluzione.