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Con la ripresa degli incontri relazionali a livello centrale (nazionale) il Sindacato sta cercando di ottenere più attenzione da parte dell’azienda sui temi delle riorganizzazioni e delle problematiche su cui si è accentuata la presa di distanze che ha condotto all’apertura di numerosi conflitti di lavoro sia a livello regionale, sia nazionale.

Da parte di Poste italiane non si stanno registrando le aperture indispensabili per superare le motivazioni dei contrasti fra le parti, ad incominciare dalle tematiche relative alle procedure di raffreddamento tenutesi nei mesi scorsi (problematiche sui servizi postali, l’organizzazione di PCL, Mercato Privati, ecc…).

Nel mentre stanno proseguendo gli incontri, in assenza di un quadro di chiarezze relazionali,  da parte delle OO.SS. è stato deciso di intraprendere un’ulteriore passo a tutela dei lavoratori postali attivando una nuova azione indirizzata a mantenere alta l’attenzione dell’azienda sui temi più sensibili.

Fin dai giorni scorsi l’attenzione di tutti si è spostata sulle iniziative con cui si cerca di dividere il fronte sindacale che a GIUGNO 2016 aveva unitariamente deciso di avviare la ferma contrapposizione nei confronti di Poste italiane (cfr. doc. direttivi unitari), per indurla ad affrontare tutte le problematiche denunciate dalle OO.SS. e dalle RSU, che avevano portato ad accendere conflitti di lavoro territoriali in diverse parti d’Italia. I primi sintomi delle strategie societarie si sono manifestate con l’invio di un calendario di riunioni (doc. allegato) che paventava l’avvio di riunioni in tutte la giornate disponibili di novembre e dicembre, per allontanare da sé la responsabilità della palude relazionale.

E si fa sempre più pressante il tema della “Rappresentatività” indotto dagli ultimi accordi sottoscritti fra le Confederazioni maggiormente rappresentative (CISAL) e Confindustria, di cui fa parte Poste italiane (Testo Unico sulla Rappresentanza e Contrattazione 2014), in un contesto di rinnovo contrattuale e di scadenza dei mandati (Gennaio 2016) delle RSU ultime elette (vedi verbale accordo del 24 Febbraio 2016 che recitava: “Le Parti si impegnano ad individuare la/le date delle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza entro e non oltre il 31 marzo p.v. e a provvedere al rinnovo delle stesse entro l’anno 2016). Il contesto delle elezioni da effettuare accentuerà il sovrapporsi dei cicli negoziali/relazionali oltre che conflittuale, proprio ciò che si voleva evitare con il citato verbale.

E nella tarda serata del 29 novembre le OO.SS., rotti gli indugi, hanno deciso di riaprire il fronte conflittuale emanando il comunicato che segue: <<Le scriventi OO.SS. esperite con esito negativo nei giorni 20 e 21 settembre 2016 presso la Dir. R.U.O.S. di Poste Italiane SpA, le procedure di raffreddamento e conciliazione di cui all’articolo 17 del vigente CCNL riferite al conflitto di lavoro aperto in data 19 settembre 2016 hanno proclamato lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive dal 24 ottobre 2016 al 23 novembre 2016 e una intera giornata di sciopero generale il giorno 4 novembre 2016.  In merito alle motivazioni dello sciopero non sono intervenute da parte aziendale soluzioni alle problematiche rappresentate, pertanto PROCLAMANO un ulteriore periodo di sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive, per quest’ultime con riferimento al tempo di lavoro aggiuntivo all’orario normale e destinato alla flessibilità operativa, per tutti i lavoratori di Poste SpA su tutto il territorio Nazionale nel seguente periodo: dal 9 DICEMBRE 2016 ALL’ 8 GENNAIO 2017, ad esclusione del 16 dicembre 2016 per effetto della scadenza del termine per il pagamento della tassa sugli immobili – IMU>>.

Sciopero nazionale dello straordinario 9 dic 2016 8 gen 2017     Comunicato unitario 22 settembre 2016     Lettera unitaria Amministratore Delegato     Documento Esecutivi unitari – 16 giugno 2016      Verbale Elezioni RSU del 24.02.2016     Calendario incontri

 

AVANZAMENTI SUL FRONTE DEL RINNOVO DEL CCNL DEI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE, SI TRATTA DELLE IPOTESI RELATIVE AL PROSSIMO FONDO SANITARIO AZIENDALE

L’unico passo in avanti delle trattative relative al prossimo CCNL dei dipendenti di Poste italiane è dato dai chiarimenti che la parte societaria ha fornito in merito ai costi contrattuali abbinati all’introduzione del FONDO SANITARIO AZIENDALE, quale forma di welfare da mettere a disposizione dei lavoratori del Gruppo Poste italiane.

E’ ciò che accade già in molte altre categorie di lavoratori e settori che da anni possiedono un Fondo sanitario contrattuale sotto forma di “Assicurazione sociale collettiva oppure di Mutalità” che fornisce servizi di assistenza, convenzioni con le cliniche e rimborsi delle spese sanitarie sostenute dai lavoratori iscritti.

Visti i non esaltanti risultati delle istituzioni quali i CRAL, in Poste italiane si sta avviando l’offerta di un Piano sanitario di tipo assicurativo in ambito contrattuale, sorretto dalla contribuzione societaria, capace di assicurare l’assistenza medica H 24, convenzioni per l’accesso gratuito nelle cliniche convenzionate e ospedali, rimborsi delle spese sanitarie sostenute e provvidenze nel caso di terapie per i “Grandi interventi”. La FAILP ha chiesto, come altre OO.SS., di mettere il Fondo Sanitario a disposizione: sia dei lavoratori iscritti, sia – esprimendone l’adesione volontaria – dei loro nuclei familiari (pagando quote aggiuntive), sia dei pensionati che vorranno accedervi (anche in questo caso l’iscrizione al Fondo Sanitario sarà volontaria).

La nota positiva è che POSTE ITALIANE darà in ogni caso un contributo per sostenere l’iniziativa accompagnando alla quota pagata dai lavoratori un analogo ticket calcolato all’interno della richiesta economica contrattuale connessa al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei lavoratori, in corso.

Al momento possiamo assicurare che l’iniziativa sarà supportata dalla nascita di un OSSERVATORIO PARITETICO costituito da rappresentanti del Gruppo Poste italiane e delle Organizzazioni Sindacali sottoscrittrici del prossimo CCNL, che vigileranno sull’andamento del Fondo Sanitario, quando esso sarà avviato.

In relazione ai costi, siamo in presenza dell’offerta POSTEVITA di un Fondo Sanitario di tipo partecipativo con la contribuzione aziendale e dei lavoratori (in caso di specifiche opzioni), come sopra delineato, che potrà offrire Piani Sanitari ad un costo che si aggira intorno ai 10 – 12- 15 euro mensili, a secondo delle prestazioni che le Parti contrattuali sceglieranno di inserirvi; si va dalle convenzioni con le cliniche/ospedali privati, ai rimborsi delle cure mediche, specialistiche ed odontoiatriche (entro specifici plafond): ovviamente non sostitutive del Servizio Sanitario Nazionale. Le somme che saranno erogate beneficeranno di sgravi fiscali per le Parti interessate.

Una specifica “Commissione Tecnica” fra le Parti sta analizzando l’OFFERTA e le documentazioni fornite dal partner societario POSTEVITA, per effettuare gli approfondimenti necessari a scegliere la modalità organizzativa che poi il tavolo relazionale sindacale dovrà negoziare in seno al rinnovo contrattuale.