Nelle nostre NEWS precedenti abbiamo illustrato il contenuto delle intese sottoscritte con l’Azienda il 19 giugno scorso, destinate ai lavoratori ex contrattisti a tempo determinato o del lavoro temporaneo (interinali / somministrati) che hanno aperto un contenzioso per la riammissione in servizio in Poste italiane.

L’accordo offre l’opportunità di chiudere le vertenze con un accordo volontario, da registrare in sede arbitrale con la sottoscrizione di un verbale di conciliazione che determinerà l’assunzione definitiva con contratto di lavoro a tempo indeterminato e la chiusura delle liti pendenti, insieme all’espressa rinuncia ad ogni rivalsa sia dell’interessato, sia dell’azienda che altrimenti avrebbe percorso tutti i gradi di giudizio.

I dettagli e le condizioni dell’accordo sono visibili nel testo dell’intesa, come nelle nostre GUIDE ed a seguire riportiamo i fac-simile della domanda da inoltrare nei casi previsti dall’accordo:

  • Allegato 1. Dichiarazione di adesione all’accordo 19.06.2018 per il consolidamento degli ex CTD riammessi da un giudizio, ma successivamente estromessi  in seguito a sentenza
  • Allegato 1 bis, Dichiarazione di adesione all’accordo 19.06.2018 per il consolidamento degli ex CTD riammessi per sentenza
  • Allegato 1 ter, Dichiarazione di adesione all’accordo 19.06.2018 per il consolidamento degli ex Temporanei immessi in servizio a seguito di sentenza
  • Allegato B1. Adesione all’accordo 19.06.2018 per l’assunzione a tempo determinato per esigenze in specifiche aree territoriali

A parlare di Contratti a tempo determinato e di flessibilità nel lavoro c’è chi non sarà contento di ciò che bolle in pentola nel Governo, ma c’è anche chi sarà felice di apprezzare l’introduzione di nuove restrizioni all’utilizzo del contratto a tempo determinato, i cui effetti vengono più o meno già criticati, secondo le diverse scuole di pensiero e l’interpretazione dei dati statistici che hanno prodotto l’incremento degli occupati negli ultimi tre anni.

Il tema LAVORO resta centrale in Italia ed è auspicabile che l’occupazione iper – flessibile, a volte necessaria in particolari periodi e condizioni, lasci il posto ai contratti stabili per offrire maggiori certezze al futuro dei giovani.

Schema 1 bis ex ctd riammessi

Schema 1 ex CTD estromessi

Schema 1 ter riammesso ex LT

Schema ex AdR

Masterplane Accordo 13 Giugno 2018

Ricadute Accordi OOSS giugno 2018 (1)

 

IL GOVERNO METTERA’ MANO AL JOBS ACT PER RIDURRE LE FLESSIBILITA’

C’è da annotare il tentativo del Governo attuale di riprendere in mano il tema del LAVORO e della sua flessibilità eccessiva, introducendo correttivi  e restrizioni all’uso o abuso dei contratti a tempo determinato nel paese, derivanti dal cosiddetto Jobs Act.

Se ne sta ancora discutendo ed il Consiglio dei Ministri, a quanto pare, il 2 luglio ha approvato una bozza di decreto con cui innovare alcuni contenuti del Jobs Act stesso (contratto di lavoro a tempo determinato e successione dei contratti, reintroducendo in qualche caso la causale), oltre a stabilire limiti e penalizzazioni alle imprese che delocalizzano.

Per completezza di informazione diamo uno spaccato di ciò che potrebbe cambiare se la nuova norma in via di approvazione andasse in porto, come segue nella bozza discussa dal CDM e di cui diamo uno stralcio nell’allegato:

Bozza_stralcio decreto dignità