La novità messa in campo da parte di Poste italiane è lo sviluppo della Funzione Chief Corporating Office che sta comportando il passaggio di 5.600 risorse su 85 siti: di cui 1.950 in ambito Contact Center (inclusa post vendita MBPA) e 3.650 in ambito back office (TSC, SIN/ELI, Videocodifica, BP Operazioni).

Tutto da definire ancora il nuovo modello operativo ed i ruoli dei diversi centri, la cui articolazione è stata preannunciata per il mese di novembre 2018, nel frattempo sono in corso le operazioni di consolidamento del personale delle strutture aziendali interessate attraverso le interpellanze avviate: l’interpellanza “SAL” ha visto la presentazione di 185 domande in linea con i requisiti richiesti, a giudizio dell’azienda, di cui l’85% concentrata al SUD.

Ciò che non convince in tutto l’iter è che i processi di cui trattasi intersecano le altre manovre che interessano le Risorse Umane di Poste italiane, derivanti dall’intesa del 13 giugno 2018 sui consolidamenti di personale – le trasformazioni da Part-Time in Full Time – le procedure di Mobilità volontaria nei diversi ambiti territoriali e nazionali, confliggendo con le stesse, o creando addirittura corsie preferenziali a discapito l’uno dell’altro.

Le perplessità e le negatività in essere hanno indotto la F.A.I.L.P. CISAL a non sottoscrivere il verbale d’incontro del 24 luglio 2018 con motivazioni che è facile intuire, tenuto conto che il suo impatto, comunque legittimerà l’occupazione prevalente di posti che risulteranno sottratti alla Mobilità Volontaria Nazionale ed alle conversioni da Part-Time in Full-Time, privilegiando presunti esuberi dei settori impattanti, attraverso l’uso mirato delle Relazioni Industriali.

A scontarne gli effetti saranno le migliaia di lavoratori e lavoratrici che da anni attendono di ricevere risposte positive alle loro domande di TRASFERIMENTI DAL NORD AL SUD o di TRASFORMAZIONI DEL RAPPORTO DI LAVORO DAL PART -TIME  IN FULL -TIME.

In allegato la comunicazione che la F.A.I.L.P. CISAL ha rivolto a tutti i lavoratori motivando la mancata sottoscrizione del verbale d’incontro 24 luglio 2018 (c.f.r. doc. allegato)

Comunicato Failp incontro 24 luglio 2018

verbale COO 24lug18

 

RICHIESTA SINDACALE DI ABBASSARE L’ALIQUOTA OBBLIGATORIA IN BUSTA PAGA, DESTINATA A FINANZIARE IL FONDO DI SOLIDARIETA’

La F.A.I.L.P. CISAL, con le altre Associazioni sindacali di settore, ha chiesto di abbassare l’aliquota pagata attraverso il prelievo effettuato nella busta paga dei dipendenti di Poste italiane e destinata a finanziare il Fondo di Solidarietà, il cui risultato annuale supera abbondantemente i fabbisogni di finanziamento dello stesso.

Si tratta dell’attuale prelievo dello 0,50% che potrebbe essere ridotto allo 0,25% (l’art. 10 del Decreto Ministeriale 24 gennaio 2014, n. 78642 non consente la sospensione, anche temporanea della relativa trattenuta).

Pertanto, si è provveduto in sede di Società Capo Gruppo all’integrazione / modifica dell’Accordo sindacale nazionale del 27 giugno 2013 che regola l’operatività del Fondo di Solidarietà, introducendo anche un ulteriore elemento per quanto riguarda il vincolo delle 36 ore annue pro capite, richiesto nei casi di riduzione dell’attività di lavoro o sua temporanea sospensione, la cui eliminazione consentirà in futuro di potere erogare assegni ordinari per il sostegno del reddito, ricorrendo – al verificarsi di tali condizioni – al “Fondo di Solidarietà” (es. nei casi di riduzioni del lavoro o sospensione per calamità naturali).

In allegato il documento firmato ilo 24 luglio dalle parti.

Verbale di accordo riduzione contribuzione FdS_INPS


POSTEL, NON CONVINCONO LE PROPOSTE AZIENDALI PRESENTATE NELL’INCONTRO DEL 24 LUGLIO 2018 E LA F.A.I.L.P. CISAL NON FIRMA IL DOCUMENTO FINALE

Il 24 luglio 2018 si è tenuta la riunione sugli approfondimenti del Nuovo Piano Industriale, e sulle azioni che la Società intende avviare per conseguire  miglioramenti e competitività, anche in sinergia con la capo gruppo Poste italiane S.p.A

L’Azienda ha presentato una bozza di verbale, dichiarando l’obiettivo di incrementare i livelli di produttività e qualità dei propri servizi, in un mercato che impone la razionalizzazione dei costi, proponendo per il sito di Palermo di implementare la collaborazione con la funzione C.O.O. di Poste Italiane, in particolare nelle attività di back-office.

Il Coordinamento Nazionale F.A.I.L.P. CISAL di POSTEL dopo avere chiesto approfondimenti sulle questioni, confrontandosi con le opinioni espresse dalla delegazione datoriale, ha ritenuto inadeguate le risposte fornite dall’azienda e fatto presente che le cosiddette operazioni di sinergia con Poste Italiane dovrebbero essere coordinate ed affrontate in “un quadro complessivo di Politiche attive del lavoro”, per poterne valutare in modo adeguato le interconnessioni e interdipendenze in uno scenario organico e funzionale di tutte le realtà aziendali interessate, ciò per salvaguardare alcuni valori fondamentali per tutti i lavoratori di Postel, in particolare:

  1. Il principio dell’equità, (ci sono altri lavoratori presso altri siti che aspirano ad essere applicati a Palermo in queste operazioni di sinergia con Poste Italiane);
  2. Il principio di giustizia – le opzioni di consolidamento nella Capo Gruppo, il sostegno della formazione al lavoratore chiamato a svolgere una diversa attività non possono essere il privilegio riservato a pochi.

La F.A.I.L.P. CISAL ha fatto presente che in ambito Postel, piuttosto che appesantire ulteriormente le condizioni di lavoro del personale, occorre un equilibrio fra le risorse umane dello staff e quelle della produzione con una coerente distribuzione del personale, sollecitando prossimi incontri atti ad affrontare alcune materie fra cui:

  1. “Premio di Risultato 2018”, in analogia a quanto avviene nella Società Capogruppo, per assicurare il pagamento dell’anticipazione di settembre;
  2. la questione della “riduzione dell’orario di lavoro” per evitare ingiuste penalizzazioni economiche a tutti i lavoratori di Postel,

Alla luce di quanto sopra  la delegazione FAILP CISAL non ha sottoscritto il documento proposto dalla parte datoriale.