MOBILITA’ VOLONTARIA OSP E PORTALETTERE

Nelle ultime settimane in Poste italiane si sono evidenziate tematiche legate al processo della mobilità volontaria in corso ai sensi dell’accordo OO.SS./Azienda del 13 giugno 2018, su cui sono intervenute le Segreterie Nazionali sindacali con una lettera (c.f.r. doc. allegato) che evidenzia la necessità di rimediare ad alcune difficoltà emerse.

Unitaria Mobilità Nazionale 25 ottobre 2018

ART. 4 LEGGE 300 IN POSTE ITALIANE (CONTROLLI A DISTANZA)

Il 22 ottobre Poste italiane ha convocato un incontro informale con  le Segreterie Nazionali sindacali, per verificare la possibilità di avviare un esame dell’applicazione di apparecchiature che determinano controllo a distanza (audio / video sorveglianza) nelle strutture aziendali interessate a garantire sicurezza, lavoratori e lo stesso patrimonio.

Tale possibilità è normata in Italia ed è stata ultimamente oggetto di revisioni attraverso alcuni Decreti Legislativi che prevedono comunque la necessità di tutelare sia l’Azienda, sia i lavoratori, anche in correlazione con la salvaguardia della privacy personale degli stessi. 

Poste italiane ha chiesto di pervenire ad un Accordo Nazionale, da stipulare con le OO.SS., sui processi determinati dal ricorso alle apparecchiature di cui sopra, garantendo in un unico documento centrale quanto previsto dalle normative in vigore, nel rispetto delle previsioni di legge, rappresentando una sua difficoltà a gestire la moltitudine di accordi territoriali esistenti o le determinazioni delle varie Direzioni Territoriali.

La riunione ha registrato le opinioni espresse dalle Segreteria Nazionali presenti all’incontro, le perplessità, le cautele, la delicatezza della materia che investe la sfera della tutela della “Privacy” nell’ambito del rapporto di lavoro e qualche diffidenza su un tema in cui le R.S.U. e le strutture sindacali territoriali delle OO.SS. hanno titolo a confrontarsi con la Parte Datoriale, nel rispetto delle previsioni di legge e cioè il fatto che l’impianto normativo del paese in materia di lavoro prevede quanto prescritto dalla Legge 300/1970 all’art. 4, innovato dalle norme che sono intervenute sulla materia del “controllo a distanza dei lavoratori”: D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151, D.Lgs. 24 settembre 2016, n. 185.

La FAILP CISAL ha rappresentato la necessità di adottare ogni cautela nell’affrontare un argomento che ha come attori principali i lavoratori e i loro rappresentanti di maggiore prossimità, cioè le R.S.U., R.L.S., le strutture sindacali territoriali, tenuto conto che esistono diversità di impianti aziendali, varietà di funzioni fra strutture di Mercato Privati, P.C.L. ed in quest’ultima una pluralità di esigenze connesse alle diversità esistenti nel lavoro di trasporto, del movimento postale, del recapito, ecc…, quindi diverse tipologie di impianti audiovisivi e di videosorveglianza o telesorveglianza.

In ogni caso la FAILP CISAL ha fatto presente l’obbligo di rispettare le norme in materia e cioè che gli impianti audiovisivi e altri strumenti dai quali deriva anche la possibilità di un controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo realizzazione di un accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali e che: in alternativa e nel caso di imprese con Unità Produttive allocate in diverse province della stessa regione ovvero in più regioni, tale accordo può essere stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo gli impianti e gli strumenti di cui al periodo precedente possono essere installati previa autorizzazione della Direzione territoriale del lavoro o, in alternativa, nel caso di imprese con unità produttive dislocate negli ambiti di competenza di più Direzioni territoriali del lavoro, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

OSSERVATORIO PARITETICO SULLA SANITA’ INTEGRATIVA IN POSTE ITALIANE

Il 24 ottobre si è tenuta la riunione dell’Osservatorio Paritetico sulla sanità Integrativa dei dipendenti di Poste italiane (personale non dirigente). L’Azienda ha presentato gli ulteriori dati che la FAILP CISAL e le altre OO.SS. avevano chiesto di conoscere. La documentazione aziendale è stata illustrata da Postevita Fondosalute ed ha rappresentato la situazione degli iscritti suddivisa per Regione e tipologia di impianti, evidenziando le mancate iscrizioni.

La percentuale delle mancate iscrizioni al FONDO SANITARIO nell’anno 2018 è stata il 22% degli aventi diritto (possono iscriversi al Fondo sanitario gratuitamente tutti i dipendenti delle società del Gruppo Poste italiane, non Dirigenti, che applicano il ccnl 30.11.2017, in servizio con contratto a tempo indeterminato, ivi compresi gli apprendisti ed assunti che abbiano superato il periodo di prova, in servizio nel 2017 ed i pensionati che abbiano deciso di lasciare il servizio – esprimendo il proprio assenso – con le modalità ed alle condizioni previste). Le strutture aziendali che hanno registrato il maggior numero di mancate iscrizioni al FONDO SANITARIO (27.610 su 125.539) sono state i CMP e CD a Pescara, Napoli, Bologna, Fiumicino, Milano-Belgioioso e Peschiera Borromeo, Torino, Barti, Firenze, Padova, Venezia, Verona.

La FAILP CISAL ha fatto presenti le difficoltà di esercizio dell’iscrizione ON LINE, soprattutto per i dipendenti privi di postazione internet fissa in azienda o nella propria abitazione, problematica che andrebbe risolta con una maggiore comunicazione mirata e ravvicinata, stante la possibilità di esercitare l’adesione entro il prossimo 1 dicembre 2018.

L’Azienda è stata chiamata a presentare un piano di comunicazione a tappe ravvicinate che nei prossimi giorni possa consentire ai lavoratori del Gruppo Poste italiane di conoscere meglio il FONDO SANITARIO, sia attraverso un avviso aziendale che sarà distribuito con le stesse modalità della busta paga ad ottobre (spazio cedolino web), sia mediante NOTIZIE, LOCANDINE, MESSAGGI LED A SPORTELLO E SU PALMARE PORTALETTERE, RIMANDI, POLLOLE VIDEO, destinati a conoscere la possibilità di iscriversi al FONDO SANITARIO senza oneri, nonché le caratteristiche e modalità associate.

PosteVita Fondo Salute ha accettato di approntare, oltre a quanto sopra indicato un VADEMECUM CARTACEO DA SPEDIRE A CASA DI TUTTI I DIPENDENTI, contenente le spiegazioni principali sulle modalità dell’iscrizione, i Piani Sanitari, i benefici ed alcuni esempi di richieste di prestazioni, modalità e guadagni.

La FAILP CISAL nell’incontro del 24 ottobre ha chiesto a Poste italiane di convocare un incontro successivo a livelli di Segreterie Nazionali delle OO.SS., come previsto ai sensi dell’art. 79 del CCNL comma VIII (da effettuarsi fra ottobre e dicembre), per “definire le condizioni di assicurazione atte a proseguire l’assistenza sanitaria integrativa per l’anno 2019 e fino al prossimo rinnovo contrattuale, nonché per formulare le proprie eventuali osservazioni in materia. In tal senso il Segretario Generale della FAILP CISAL Walter De Candiziis ha formalizzato la richiesta con una lettera spedita all’azienda essendo già trascorso un mese circa dell’arco temporale indicato.

Nell’incontro dell’OSSERVATORIO PARITETICO la FAILP ha sollecitato l’Azienda e Postevita a prendere in considerazione la possibilità di allargare le prestazioni contenute nei Piani sanitari venendo incontro a talune specificità dei lavoratori di Poste italiane, soprattutto nel campo visivo e delle articolazioni che sono sollecitati maggiormente nel lavoro quotidiano prestato, pur nelle compatibilità del FONDO.

L’iscrizione al FONDO SANITARIO DEI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE è possibile fino al prossimo 1 dicembre 2018 e la decorrenza della medesima sarà dal 1 gennaio 2019. A partire dal 2 dicembre 2018 le iscrizioni successive avranno validità ed effetti dall’1.1.2020.

In allegato le documentazioni.

Lettera conv.incontro art79ccnl

Osservatorio sanita 24 ott 2018