In Poste italiane adesso è il momento di introdurre il “PENSIERO SNELLO” (traduzione del cosiddetto LEAN THINKING).

Tanto si potrebbe argomentare su questa filosofia di marca orientale, che forse mal si adatterebbe alla civiltà europea, ma nel mondo delle imprese sembra che il metodo etichettato ( universalmente riconosciuto) possa produrre effetti atti a migliorare l’efficacia dell’organizzazione aziendale, orientandola alla maggiore produttività attraverso la ciclicità delle azioni e dei processi industriali.

Il management, affascinato dalla filosofia orientale nata nel sol levante ed arrivata in Europa ha deciso di sperimentarla nelle imprese, per incrementarne la produttività, abbassando gli sprechi e riducendo il numero di lavoratori impiegati, tutto il contrario di ciò che il Governo auspicherebbe, perché si augura che le imprese italiane e quelle pubbliche soprattutto facciano nuove assunzioni fino a dichiararne il rapporto 3/1 (uno esce e tre entrano).

Non ci soffermiamo nel metodo su cui hanno studiato le Università e si sono perfezionati specialisti delle risorse umane guardando al Giappone che insieme alla Cina è molto avanti nelle capacità di sapere sfruttare l’uomo e le sue potenzialità (…ma spesso innestando lesioni irreparabili alla sua creatività ed al buon clima vita/lavoro).

Invitiamo tutti a leggere gli approfondimenti presenti su internet digitando nei motori di ricerca “LEAN THINKING”, per scoprire che probabilmente il metodo, se mal gestito o messo in mano ad un middle management poco preparato,  prima o poi potrebbe entrare in contrasto con il rispetto della dignità di ciascun lavoratore, ma registriamo la consapevolezza con cui Poste italiane – studiando la materia – ha deciso di attuare il programma intitolato per l’appunto “LEAN PROGRAM“.

Le tracce delle ragioni industriali del “Lean Program” sono illustrate nell’allegata presentazione con cui Poste italiane avvia il programma nell’ambito di Posta, comunicazione e logistica.

LEAN PROGRAM_OOSS 2018.11.15