Poste italiane sarà interessata da alcune delle iniziative governative che nel 2019 determineranno ricadute negli sportelli degli uffici postali, per quanto viene oggi pubblicizzato con interviste ed indiscrezioni (cosiddetto “assegno di cittadinanza”).

Resta da verificare se si tratterà soltanto della riscossione,da parte dei cittadini,  di somme di denaro attraverso la card elettronica che il Governo promette di distribuire secondo particolari requisiti, oppure ci sarà dell’altro.

Con il Governo “Renzi” ci furono gli “0ttanta euro” che andarono direttamente nella busta paga dei lavoratori con particolari requisiti, mentre il Governo attuale preannuncia un piano  assistenziale per i cittadini con particolari requisiti, attraverso la consegna e l’uso di una carta prepagata con fondi pubblici, in ogni caso occorrerà attendere la nuova Legge di Bilancio ed i relativi Decreti di attuazione per valutare l’impatto delle decisioni assunte (… interesseranno l’INPS e Poste italiane).

C’è un altra novità governativa che si profila ed è quella di una qualche modifica all’attuale sistema di accesso alla Pensione Anticipata dei lavoratori in possesso della cosiddetta “QUOTA 100” introducendo – ma solo a titolo sperimentale – la possibilità di scegliere l’uscita anticipata volontaria dal lavoro (sommando il requisito anagrafico + anni di servizio = 100).

I dubbi e la confusione in proposito sono tanti ed anche in questo caso sarà saggio attendere che venga approvata la nuova legge di Bilancio dello Stato ed emanati i relativi Decreti di attuazione, per non incorrere in fregature.

E’ d’obbligo stare attenti perché una volta cessata consensualmente l’attività lavorativa, per dimissioni volontarie dall’impiego, non si potrà più tornare indietro.

 

GLI INCENTIVI ALL’USCITA DI POSTE ITALIANE

Poste italiane usa mettere a disposizione dei propri dipendenti “PIANI DI ESODO VOLONTARIO” che anche nel 2019 e 2020 consentiranno, a chi vorrà farlo, di lasciare il lavoro rinunciando ad ogni altra pretesa, salvo beneficiare dell’erogazione di una somma a titolo di incentivo economico, concordata e destinata a coloro che chiederanno di lasciare il servizio attivo irrevocabilmente, sottoscrivendo apposito Verbale di Conciliazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro o Unindustria.

In tal senso l’Azienda ha già manifestato il suo interesse con la nota esplicitata (cfr. doc. allegato) fissando il numero dei possibili beneficiari ad almeno 4.800 risorse entro il 2020. Poste piano incentivi esodi 2019

Ovviamente si tratterebbe dei dipendenti più prossimi a beneficiare del trattamento della Pensione Pubblica, volenterosi di cessare l’attività lavorativa in cambio di una somma di denaro erogata “una tantum” dal datore di lavoro (fermo restando il pagamento di Tfr e Buonuscita da parte degli enti deputati nei tempi di legge). L’azienda usa fare contattare i lavoratori prossimi a possedere i requisiti della pensione per prospettare loro la possibilità di anticipare l’uscita dal servizio consensualmente.

Anche in tale eventualità è utile farsi consigliare dal Sindacato, che d’altra parte accompagnerà l’interessato fino alla sottoscrizione del verbale di conciliazione deputato.

LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SUI RISULATI DEL BILANCIO DI POSTE ITALIANE DEL 2017

A fine anno è stata pubblicata dalla Corte dei Conti la “Relazione” sul bilancio di Poste italiane del 2017, in cui l’Organo di Revisione analizza lo stato dell’Azienda nei suoi particolari, con i relativi commenti.

Il corposo documento contiene interessanti dati sui risultati, i confronti, le aspettative, sia nell’analisi dei singoli servizi o attività, sia nella parte in cui analizza la situazione delle risorse umane impiegate e le prospettive future.

Il documento è leggibile (cfr. doc. allegato): 

CortedeiContibilancio2017del28dic2018