Poste, gli obblighi del SERVIZIO UNIVERSALE di Poste italiane ed i sistemi di controllo e vigilanza, dal CONTRATTO DI PROGRAMMA alla CARTA DEI SERVIZI, le sanzioni AG.COM
Scorrendo il sito web dell’Autorità di Garanzia della Comunicazione A.G.COM. www.agcom.it/ c’è modo di approfondire il suo ruolo, i poteri di ingiunzione e sanzione, prendendo atto delle diverse ordinanze ivi contenute e conoscenza delle delibere sanzionatorie.
Fra i soggetti interessati dalla vigilanza di A.G.COM. c’é la stessa Poste italiane S.p.A. che svolge il ruolo di soggetto tenuto ad osservare i contratti sottoscritti, fra cui il CONTRATTO DI PROGRAMMA 2020 ed i contenuti della CARTA DI QUALITA’ dei servizi.
Il sito Aziendale riporta le modalità attraverso cui si possono inoltrare eventuali reclami e disservizi, mentre la stessa A.G.COM. delinea i suoi compiti e le possibilità di ricorso all’Autorità dei cittadini (vedi pagina del sito appropriata) https://www.agcom.it/reclami-e-controversie-nel-settore-postale
Nel mese di novembre 2019 c’è stata una Delibera dell’A.G.COM molto interessante [n. 468/19/CONS – Ordinanza ingiunzione a Poste Italiane S.p.A. per la violazione dell’art. 3, commi 1, 5 lett. b) e 8 lett. d) del d. lgs. n. 261/1999] che riporta alcune casistiche e regole che la società è tenuta ad osservare per garantire la regolarità dei servizi programmati e vincolati dall’onere del SERVIZIO UNIVERSALE, sia in merito al recapito postale, sia al corretto funzionamento degli UFFICI POSTALI.
E’ proprio quest’ultima condizione quella che ha mosso l’A.G.COM. a sanzionare il comportamento della società per non avere assicurato in qualche caso l’obbligo dell’apertura regolare di determinati uffici postali (per lo più “monoperatori”) in ragione delle difficoltà lamentate nel reperire personale per la sostituzione della risorsa MONOPERATORE addetta.
Il periodo estivo e le ripercussioni delle assenze per usufruire delle ferie (diritto contrattuale) sono elementi che potrebbero causare condizioni difficili a garantire la regolare apertura degli uffici, allorché ad essi viene preposto un unico operatore che – ove assente – andrebbe sostituito con una efficiente organizzazione aziendale.
Il nuovo sistema che Poste italiane vuole introdurre in merito alla “Riclassificazione” degli Uffici Postali – in fase di prossima sperimentazione – innesta ragionamenti e condizioni in cui potrebbero sorgere difficoltà nella gestione del personale (compiti del Direttore dell’Ufficio Postale madre nel Bacino e della Filiale, dove sono presenti uffici postali monoperatori), in ragione dell’obbligatorietà di garantire la regolare apertura di tutti gli uffici dell’organizzazione preposta; per ciò la fase di sperimentazione dovrà fornire utili elementi di giudizio.
Per conoscenza, può essere utile leggere la DELIBERA dell’A.G.COM. del mese di novembre 2019 n. 468 riportata nel sito web dell’Autorità che alleghiamo.
https://www.agcom.it/documents/10179/17214138/Delibera+468-19-CONS/