Poste, relazione dell’A.G.COM fotografa l’andamento dei servizi postali nel 2020, conferma il trend negativo della corrispondenza e l’incremento dei pacchi
Le ultime relazioni finanziarie di Poste italiane hanno dato conto della situazione dei servizi postali, cioé della costante diminuzione dei volumi trattati delle corrispondenze, certamente incentivata dalla crescita che sembra inarrestabile della comunicazione elettronica e mobile e di un progressivo incremento dei pacchi postali (raccolta, trattamento e recapito con sensibili miglioramenti dei vari aspetti collegati).
Anche l’Autorità Garante delle Comunicazioni del paese dà conto di tali aspetti effettuando un lavoro d’esame e di comparazione nel servizio postale, con l’usuale bollettino periodico emesso alla fine dell’anno (visibile in allegato).
“Tra il 2010 e il 2019, il settore dei servizi postali è stato caratterizzato da profonde trasformazioni strutturali che hanno determinato un calo dei volumi da invio di corrispondenza e da una progressiva crescita dei volumi da consegna pacchi.
I ricavi da servizi di corrispondenza(*) si sono ridotti di 1,52 mld. di € (in media all’anno una riduzione del 4,3%), mentre i ricavi da servizi di consegna pacchi(**), nello stesso periodo, sono cresciuti di circa 2,11 mld. di € (una crescita media annua del 5,7%).
Il valore complessivo dell’aggregato, pertanto, cresce nel periodo del 7,6% passando da 7,88 mld. di € nel 2010 a 8,48 mld. di € nel 2020. Il peso dei servizi di corrispondenza diminuisce drasticamente passando dal 59% del 2010 al 37% del 2019.
OMISSIS
Tra il 2015 e il 2019, gli addetti delle principali imprese del settore si sono ridotti complessivamente di circa 15.500 unità (-10,6%), passando da un totale di 146.100 addetti nel 2015 a 130.600 a fine 2019, con una flessione su base annua di 3.800 addetti.
La riduzione è ascrivibile principalmente ai processi di ristrutturazione del Gruppo Poste Italiane che rappresenta, nel 2019, circa il 90% degli addetti.
Gli occupati diretti delle altre imprese crescono, nel periodo considerato, di circa 3.000 unità., grazie soprattutto alla crescita degli organici di BRT. Al netto di BRT, la crescita delle altre imprese è stata più contenuta (circa 500 addetti)”.
A seguire la relazione dell’A.G.Com., ma nel sito web dell’Autorità www.agcom.it sono disponibili ulteriori documentazioni.