Poste, gli effetti della legge di stabilità 2015 del paese che interessano l’azienda ed il commento
Con il varo della legge di stabilità 2015, in Gazzetta Ufficiale da dicembre ed in vigore da gennaio di questo anno subentrano nuove misure che interesseranno Poste italiane, sia nel campo dell’organizzazione, sia dei servizi, con qualche ripercussione sui lavoratori.
Il provvedimento normativo, nella sua generalità, contiene diversi commi che incidono nel paese reale e sui cittadini, occupando 735 commi suddivisi fra le varie materie: economia, lavoro, fisco, tasse, welfare, organizzazione statale e sociale, ecc…
Cosa contengono i diversi commi che interessano l’azienda e che si ripercuoteranno sulla sua organizzazione e nei servizi ?
Di seguito la risposta dettagliata commentata per quanto riguarda ciò che interesserà Poste italiane (comma per comma).
157. Si stabilisce la proroga del contratto sottoscritto da Poste italiane il 24 marzo 2010 per l’individuazione del gestore del servizio integrato di gestione della carta acquisti e relativi rapporti amministrativi, fino al perfezionamento del contratto con il nuovo gestore, all’esito del relativo bando di gara.
274 e 275. Si proroga il contratto di programma per il triennio 2009-2011 tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste italiane, fino alla conclusione della procedura di approvazione del nuovo contratto di programma quinquennale (2015-2019), individuando i relativi stanziamenti di bilancio, fatte salve le verifiche AG.COM. sulla quantificazione del costo netto del servizio postale universale nel periodo 2012-2014. Il nuovo contratto di programma “Poste italiane” sarà sottoscritto entro il 31 marzo 2015; l’iter prevede l’individuazione del testo finale, previa trasmissione dello stesso al MEF ed all’AG.COM. per le osservazioni ed i pareri, tale testo verrà inviato alla Camera dei Deputati ed al Senato che si esprimeranno nel merito attraverso le competenti Commissioni parlamentari (IX ed VIII).
276 e 277. Si stabilisce che Poste italiane, al fine di adeguare i livelli di servizio alle mutate esigenze degli utenti in funzione del contesto tecnico, economico e sociale, nonché di assicurare la sostenibilità dell’onere del servizio universale in relazione alle risorse, potrà prevedere l’introduzione di misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull’intero territorio nazionale, ferme restando le competenze dell’AGCOM.
278. Si introducono modifiche al Decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261 di attuazione della direttiva 97/67/CE concernente le regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio e lo integrano aggiungendo i servizi di: “invio di posta prioritaria” – servizio espresso di corrispondenza non massiva verso qualsiasi località del territorio nazionale ed estero per il quale sono fissati obiettivi medi per il recapito, da effettuare entro il giorno lavorativo successivo a quello di inoltro nella rete pubblica postale e di “invio di corrispondenza ordinaria” – servizio base di corrispondenza non massiva verso qualsiasi località del territorio nazionale ed estero per il quale sono fissati obiettivi medi per il recapito”.
279. Si determinano gli obiettivi percentuali medi di recapito dei servizi postali, “riferiti“ entro il quarto giorno lavorativo successivo a quello dell’inoltro nella rete pubblica postale, salvo quanto previsto per gli invii di posta prioritaria.
280. Si fissano i termini entro cui l’AG.COM. dovrà deliberare nuovi obiettivi statistici di qualità e una nuova determinazione delle tariffe degli invii di posta prioritaria ed altri servizi universali che dovranno consentire maggiore flessibilità in correlazione con l’andamento dei volumi del traffico postale.
281, 282 e 283. Questi commi autorizzano la spesa di 535 milioni di euro a favore di Poste italiane Spa, per gli effetti della sentenza del Tribunale dell’U.E. sugli “aiuti di Stato 2012”, che ha sollevato l’azienda da ogni responsabilità determinando gli oneri a carico del bilancio statale.
285. Si modifica parzialmente l’art. 1 comma 1097 della legge 296/2006 “I fondi provenienti da raccolta effettuata da Poste Italiane Spa per attività di bancoposta presso la clientela privata ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001, n. 144, sono investiti in titoli governativi dell’ area euro a cura di Poste Italiane Spa”, sostituendo le parole 5 per cento con 50 per cento.
286. Si introducono parziali modifiche all’art. 2 comma 2 della legge 71/1994 relativamente alla stipula delle convenzioni da parte dell’ente “Poste italiane” con il Ministero del tesoro, d’intesa con la Banca d’Italia, la Cassa depositi e prestiti ed altri enti pubblici.
287. Si introducono determinazioni in merito alle prestazioni in denaro versate dall’INPS per il periodo successivo alla morte dell’avente diritto, su un conto corrente presso un istituto bancario o postale, che sono corrisposte con riserva. L’istituto bancario e la società Poste italiane Spa sono tenuti alla loro restituzione all’INPS qualora esse siano state corrisposte senza che il beneficiario ne avesse diritto. L’obbligo di restituzione sussiste nei limiti della disponibilità esistente sul conto corrente. Tali somme non possono essere utilizzate dall’istituto bancario o dalla società Poste italiane Spa per l’estinzione dei propri crediti.