Poste, richiesta sindacale di valorizzare le presenze nel periodo dell’emergenza COVID19 e riconoscimenti del PDR in caso di cessazioni sopraggiunte del rapporto di lavoro
Poste italiane, a riscontro della sollecitazione da parte delle Organizzazioni sindacali rispetto ad una “valorizzazione della presenza in servizio” nei confronti del personale che nei mesi “caldi” della pandemia “Covid19” si è impegnato a garantire le attività lavorative ha risposto riservandosi una vaklutazione di merito.
Questo il testo della lettera aziendale “Nel corso della trattativa per la definizione del Premio di Risultato per l’anno 2020, è stata evidenziata da queste OO.SS. l’opportunità di prevedere un riconoscimento ulteriore per i dipendenti che, nel periodo di più accentuata emergenza sanitaria, abbiano garantito con continuità il presidio delle attività e dei servizi. A tale riguardo, come già partecipato nel corso della trattativa sopra menzionata, l’Azienda si riserva una valutazione in ordine alla possibilità di prevedere una forma di valorizzazione del contributo fornito dai dipendenti nella fase emergenziale, in relazione a comportamenti organizzativi rilevanti nell’ambito della complessiva politica gestionale, anche tenuto conto della più generale cornice di sostenibilità degli interventi e delle diverse misure messe in campo a tutela e a favore dei lavoratori medesimi nello stesso periodo”.
L’Azienda ha risposto anche alla FAILP CISAL ed alle altre OO.SS. titolate nei processi di relazioni industriali, alla richiesta sindacale del riconoscimento del PDR 2020 (eventuali quote spettanti) nel caso di un’interruzione del servizio nell’arco dei mesi imputati.
Entrando nel particolare Poste italiane ha chiarito le modalità applicate rispetto a:
- cessazioni dal servizio in quanto “esodati”
- cessati per maturazione dei requisiti pensionistici
- licenziati e dimissionari ad altro titolo
In allegato le specifiche documentazioni citate (cfr. doc. allegati).