Chiuso per sciopero foto

Come abbiamo già precedentemente reso noto, il 4 NOVEMBRE 2016 è la giornata deputata ad effettuare UNA GIORNATA DI SCIOPERO GENERALE DEI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE in tutto il paese.

Le Organizzazioni sindacali promotrici dell’iniziativa rappresentano pressoché la totalità dei dipendenti P.I. e l’iniziativa è la conseguenza dei dinieghi aziendali ad affrontare concretamente le problematiche messe a nudo dall’ultima riunione degli “Esecutivi Unitari delle OO.SS.”, tenutasi nello scorso mese di giugno (c.f.r. doc. allegato), da cui soltanto una sigla ha inteso dissociarsi a posteriori.    Esecutivi-unitari-16-giugno-2016-

La procedura di raffreddamento del conflitto nazionale di lavoro generatosi nelle scorse settimane è stata effettuata a norma di legge 83/2000 e del CCNL Poste italiane, ma non ha prodotto avanzamenti e da parte societaria non c’è stata alcuna presa d’atto della situazione critica in cui versano settori di Poste italiane fra cui BANCOPOSTA, MERCATO PRIVATI, POSTA COMUNICAZIONE E LOGISTICA, per le ricadute sui lavoratori interessati, denunciate dalle OO.SS.  .

A seguire il testo del  comunicato unitario diramato dalle OO.SS.  SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFSAL.COM e UGL-COM.

COMUNICATO STAMPA POSTE, IL 4 NOVEMBRE SARA’ SCIOPERO GENERALE 

Le Segreterie Nazionali SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFSAL COM e UGL-COM hanno proclamato lo sciopero generale in Poste Italiane Spa per l’intera giornata del 4 novembre 2016 con manifestazioni in ogni regione. A Roma è previsto un presidio di fronte al Mef e una manifestazione davanti la sede centrale di Viale Europa 175. I sindacati sull’intera vicenda contestano l’assenza di un dibattito pubblico e l’assoluta indifferenza dei mezzi di comunicazione interessati solo alle acquisizioni di Borsa, mentre la privatizzazione di Poste Italiane necessita di grande attenzione. Le Segreterie Nazionali esprimono preoccupazione sui rischi di una ulteriore privatizzazione di Poste Italiane e sulle conseguenti ricadute occupazionali. Per i sindacati sono a rischio almeno 20.000 posti di lavoro sia nel settore postale che nel finanziario. Alla decisione del governo di privatizzare Poste italiane si aggiungono le problematiche aziendali figlie di una applicazione monca del piano industriale che prevedeva un forte rilancio della logistica, un’applicazione inefficace e sbagliata dell’accordo sulla riorganizzazione dei servizi postali, la carenza di addetti nella sportelleria degli Uffici Postali e le continue pressioni commerciali verso i  consulenti finanziari a causa di una finanziarizzazione sempre più spinta dell’Azienda Poste. Su questi temi non è stata data alcuna risposta da parte dell’Amministratore Delegato nel corso dell’ultimo incontro con le OO.SS. Queste le motivazioni che hanno indotto le scriventi Segreterie Nazionali a lanciare una fase di forte mobilitazione e di lotta che culminerà con lo Sciopero Generale del 4 novembre con manifestazioni e presidi in tutta Italia.

I COMPORTAMENTI DA OSSERVARE IN OCCASIONE DEGLI SCIOPERI (SERVIZI ESSENZIALI IN POSTE ITALIANE)

Può essere utile rammentare che il settore postale è interessato da particolari modalità riguardanti le tutele dei “servizi pubblici essenziali”. Le leggi a cui fa riferimento l’articolo 40 della Costituzione italiana (… il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano…)  sono due: la legge 146 del 1990 e la legge 83 del 2000, che integra e modifica la precedente. Prima del 1990 non c’erano leggi specifiche che regolamentassero gli scioperi in Italia, nonostante il richiamo costituzionale.

Le aziende, in occasione di scioperi proclamati, sono tenute ad informare i cittadini e l’utenza, con almeno 5 giorni di anticipo rispetto allo sciopero stesso, delle sue modalità, orari e durata dell’astensione dal lavoro annunciata, nonché i servizi essenziali garantiti e le “fasce protette”. La Commissione di Garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali ha, a suo tempo (7 marzo 2002) deliberato la “Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili e delle altre misure di cui all’art.2, comma 2, legge n.146/1990, come modificata dalla legge n.83/2000, nel servizio postale“.

Eccone di seguito uno stralcio che interessa le Parti attive:

8) Modalità di erogazione delle prestazioni indispensabili e di individuazione del personale comandato.

Punto a) Accettazione delle raccomandate e delle assicurate – Punto b) Pagamento dei ratei di pensione in calendario – Punto c) Accettazione e trasmissione dei telegrammi e telefax – Punto d) Servizio di accettazione, smistamento e recapito delle cartoline precetto all’insorgere dell’emergenza – Punto e) Servizi di sorveglianza e di telesorveglianza per la sicurezza delle persone, per la salvaguardia e la funzionalità degli impianti, per la custodia dei fondi e dei valori, per la efficienza dei mezzi e delle attrezzature. 

Ferme restando le modalità di erogazione delle prestazioni indispensabili indicate nei punti b), d) ed e) che precedono, ai fini dell’erogazione delle prestazioni indispensabili di cui ai punti a), e c) la scelta degli uffici è effettuata dalla Direzione aziendale, d’intesa con le organizzazioni sindacali, tenuto conto: – della dislocazione degli uffici stessi in relazione ai bacini di utenza; – dell’esigenza di assicurare, in linea di massima, che gli uffici prescelti siano raggiungibili dai centri serviti dagli uffici più vicini in un tempo medio di percorrenza non superiore ad un’ora, in base alla velocità commerciale dei mezzi pubblici, in relazione ai tempi di percorrenza riferiti alle caratteristiche della viabilità locale. Le prestazioni indispensabili di cui ai punti a) e c) saranno garantite attraverso il personale strettamente necessario alla loro completa erogazione, individuato sulla base del criterio della rotazione. I contingenti minimi sono determinati in un piano predisposto dalla Direzione aziendale, d’intesa con le organizzazioni sindacali. In caso di dissenso tra le parti in ordine alla predeterminazione in via generale dei contingenti di cui al precedente comma, l’azienda provvederà all’individuazione dei contingenti almeno 5 giorni prima dell’inizio dell’astensione. In ogni caso, non possono essere stabiliti contingenti superiori al 33% del personale in servizio.

9) Personale detentore di chiavi e/o responsabile della custodia di valori Negli uffici diversi da quelli individuati ai fini dell’erogazione delle prestazioni indispensabili, data l’esigenza di conciliare il diritto di sciopero del personale detentore di chiavi e/o responsabile della  custodia di valori con il diritto dei lavoratori non scioperanti di accedere al proprio posto di lavoro, i Direttori degli uffici che intendano aderire allo sciopero dovranno, il giorno dello sciopero o al termine dell’orario di ufficio del giorno precedente, effettuare la consegna delle chiavi dell’ufficio e della cassaforte presso la sede della Filiale, ove non sia possibile consegnarle direttamente all’ufficio stesso o ad altro viciniore. Inoltre, il personale detentore di chiavi e responsabile della custodia di valori, ove intenda aderire allo sciopero, è tenuto a svolgere, preliminarmente alla consegna delle chiavi, tutti gli adempimenti necessari ad assicurare la custodia dei valori e a consentire la normale erogazione del servizio.

RICHIESTA SINDACALE AL GARANTE SCIOPERI: OCCORE ADEGUARE AI MUTAMENTI LA DISCIPLINA DEI SERVIZI ESSENZIALI NEL SETTORE POSTALE, TROPPO SBILANCIATA VERSO LE AZIENDE

L’incontro chiesto dai sindacati SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFASAL.COM e UGL-COM al “Garante” (Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sugli scioperi) si è tenuto nella giornata del 27 ottobre, nel quale le Parti sociali hanno chiesto modifiche alla “Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili da assicurare in occasione di scioperi nell’ambito del servizio postale”, adottata dalla stessa Commissione in assenza di uno specifico accordo fra aziende e le OO.SS.

Infatti, l’ultima regolamentazione del settore risalente al 2002, con un minimo aggiornamento attuato nel 2008, sulle procedure di raffreddamento dei conflitti (c.f.r. doc. allegato) non è più consona a tutelare le Parti, poiché è cambiato il panorama degli attori (adesso coesistono sia l’azienda postale a controllo pubblico, sia i network postali privati), inoltre gli stessi servizi dichiarati a suo tempo “essenziali” hanno subìto profondi mutamenti, da ciò deriva che le le aziende, approfittando della vecchia regolamentazione, chiamano ad assicurare la loro presenza in servizio più personale di quello necessario, limitando di fatto il libero esercizio del diritto di sciopero.

Nell’incontro del 27 ottobre abbiamo rappresentato all’Autorità di Garanzia che la vigente regolamentazione provvisoria per il settore Poste risulta superata, poiché:

– fornisce criteri per l’individuazione delle “prestazioni indispensabili”  che non sono più attuali, sia in riferimento ai servizi da rendere al cittadino: ad esempio oggi l’azienda recapita le raccomandate anche a giorni alterni (territori serviti con recapito postale a gg. alterni) e si effettua l’accredito in conto delle pensioni), sia in riferimento agli ambiti organizzativi aziendali che Poste Italiane ha modificato negli anni

– la regolamentazione provvisoria, inoltre,  non tiene conto che con la liberalizzazione dei servizi  di corrispondenza e logistica Poste Italiane non opera più in regime di monopolio del mercato, mentre con l’evoluzione delle tecnologie alcuni servizi come telegrammi e telefax, ritenuti a suo tempo essenziali,  sono adesso erogati con modalità diverse da quello degli sportelli postali

– risultano cambiati i livelli organizzativi delle strutture aziendali in ambito Mercato Privati e soprattutto in quello della comunicazione postale (l’ambito organizzativo territoriale di PCL non fa più riferimento alla Filiale sita nel capoluogo di Provincia, ma alla RAM e alla struttura dell’ALT che hanno diversa allocazione e bacini di servizio  ben più ampi della vecchia Filiale)

– le procedure da osservare da parte del personale detentore di chiavi e/o responsabile della custodia di valori,  in tutti gli uffici diversi da quelli eventualmente precettati, non sono più funzionali alla finalità di assicurare l’erogazione dei servizi essenziali nella giornata di un’astensione collettiva dal lavoro, in ragione delle modifiche alla rete degli uffici postali dopo il 2008

– Poste italiane non ha effettuato alcuna modifica delle regolamentazioni interne in occasione degli scioperi, al solo fine di assicurarsi la facoltà di precettare o almeno ostacolare la partecipazione alle manifestazioni di astensione dal lavoro in occasione dei conflitti di un numero consistente di  dipendenti, (stimiamo che si arrivi al 33% dell’intero organico complessivo)

Il Garante ha preso atto di quanto rappresentato dalla OO.SS. convenute, riservandosi di interpellare Poste Italiane al fine di valutare la possibilità di risolvere le problematiche illustrate dalle Parti sociali.

Poste_regole Scioperi_2011

DA POSTEMOBILE UN’OFFERTA AI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE, MA UTILE CONSULTARE ANCHE LA CONCORRENZA DEL SETTORE

Nel panorama della telefonia mobile è ormai un continuo susseguirsi di offerte che ciascun operatore pubblicizza come le migliori ed effettivamente non manca la possibilità di potere osservare, approfondire e scegliere fra le diverse opzioni dedicate ai giovani, agli over 60, agli appassionati di musica, internet, ecc…, sia nei riguardi del traffico voce, sia in quella del traffico GIGA di internet. Non mancano guide aggiornate che è utile consultare per valutare le cose più essenziali, cioè la velocità di trasmissione dei dati, la copertura di rete, gli obblighi contrattuali relativi alle offerte, anche a firma delle associazioni dei consumatori; comunque PosteMobile (a copertura del periodo natalizio) ha messo in campo, dal 24 ottobre 2016 fino al 31 dicembre 2016, una nuova offerta riservata ai dipendenti del Gruppo Poste italiane in attività di servizio che associa SIM, Traffico voce, Internet, offerte di telefonini, consultabile come segue…

Offerta PosteMobile ai dipendenti_P.I.

DA POSTE ITALIANE UN CONTRIBUTO A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA CENTRO ITALIA

La FAILP aveva chiesto, già in una prima fase d’incontro relativo alle prestazioni da offrire ai dipendenti di Poste italiane interessati dal sisma centro-Italia, la possibilità di coniare anche una emissione filatelica i cui proventi potevano essere girati alle popolazioni vittime del sisma. Ci siamo andati vicino, perché – ovviamente senza alcun legame temporale – ci è pervenuta la segnalazione aziendale di un folder, che sarà disponibile nei principali Uffici Postali al prezzo di 9 euro, i cui proventi di vendita saranno girati alle popolazioni vittime del sisma. Ecco i dettagli dell’iniziativa:

” Vendita benefica folder per raccolta fondi a favore delle vittime del sisma del 24 agosto 2016 nel Centro Italia”. Con riferimento all’oggetto, informiamo che a partire da martedì 25 ottobre, a 2 mesi esatti dal terribile sisma, verrà avviata un’iniziativa benefica per sostenere le popolazioni del Centro Italia che stanno vivendo ancora situazioni di estremo disagio. L’iniziativa consiste nella vendita dei folder “Spaghetti alla Amatriciana”, acquistabili sia dai clienti che dai dipendenti, il cui ricavato verrà devoluto a favore delle vittime del sisma. Verranno messi a disposizione complessivamente circa 9000 folder al prezzo unitario di 9 euro. Saranno coinvolti tutti gli Spazi Filatelia e 20 UP Centrali sul territorio nazionale, in particolare: (*) i 7 Spazi Filatelia di Torino, Genova, Milano, Venezia, Trieste, Roma e Napoli; (**) gli Uffici Postali Centrali di Aosta, Brescia, Bolzano, Verona, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Udine, Bari, Campobasso, Salerno, Rieti, Ascoli Piceno, Potenza, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Cagliari, Sassari. L’elenco dei folder di Poste italiane è visibile nel sito internet di Poste italiane.