Poste, 5.596 Assunzioni da ottobre a gennaio in P.C.L. e clausola elastica. Novità dell’Organismo Paritetico Nazionale della Sicurezza per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Focus sulle misure anti-Covid
NUOVO CONTINGENTE DI ASSUNZIONI IN POSTA, COMUNICAZIONE E LOGISTICA (CONTRATTI C.T.D.) IN POSTE ITALIANE NEI PROSSIMI MESI
Sono circa 6.000 le nuove ASSUNZIONI preventivate in Poste italiane nel settore del SERVIZIO POSTALE (Recapito e Smistamento) con contratto a tempo determinato, dai mesi di ottobre 2020 a gennaio 2021, secondo le diverse esigenze del servizio e dei territori, suddivise in tutta l’Italia, come dalle allegate tabelle riassunte nella nostra comunicazione in calce.
Contingente assunzioni Poste ottobre_gennaio 2021
CLAUSOLA ELASTICA IN POSTA, COMUNICAZIONE E LOGISTICA
Poste italiane, in relazione alle specifiche esigenze del settore del Recapito postele per il periodo ottobre-dicembre 2020, avvierà l’istituto della clausola elastica speciale di cui all’art. 23, comma X del CCNL, in coerenza con la medesima disciplina contrattuale. Al riguardo.
La distribuzione delle disponibilità per Area Territorial risultano essere per le macro Aree della logistica: Nord Ovest 134 / Nord est 75 / Centro nord 85 / Centro 93 / Sud 66 / Sicilia 26
RISULTANZE OSSERVATORIO PARITETICO NAZIONALE SICUREZZA IN POSTE ITALIANE
Il mese di settembre segna la ripresa delle attività a pieno regime in Poste italiane, via via che le strutture aziendali ed i servizi si stabilizzano verso i livelli antecedenti alla pandemia “Sars-CoV-2”, con tutti i rischi connessi ad un eventuale allentamento dell’attenzione verso la prevenzione, come confermano gli innumerevoli casi di infezioni susseguitesi nel periodo estivo in molti luoghi a causa degli assembramenti che hanno celebrato l’estate all’insegna della più totale ed incauta permissività (feste, discoteche, affollamenti, ecc..).
Non c’è dubbio che i luoghi di lavoro possono essere un’occasione di interazione con l’infezione Corona virus, dato che in spazi più o meno limitati possono insistervi più persone di varie fasce di età e condizione di salute, ad esempio nessuno ha preso in considerazione la misurazione della temperatura corporea negli accessi del pubblico all’interno delle sale di aspetto degli uffici adibiti ai servizi finanziari, postali, assicurativi e quant’altro il mercato possa offrire, fatte salve le grandi strutture quali i Centri di lavorazione o stabilimenti.
Ora, all’insegna condivisibile in certa parte, dell’assioma per cui occorre imparare a convivere con il virus respiratorio, ripristinando condizioni di vita pressoché simili a quelle ante-pandemia, permane comunque la necessità di proteggere i lavoratori e tramite essi le loro stesse famiglie, almeno per quanto riguarda le ore trascorse nei luoghi di lavoro nell’interesse dell’Azienda, lasciando poi al “privato” la sfera degli altri comportamenti.
Checché se ne dica, non sarà in alcun modo risolto il nodo dei trasporti e degli affollamenti di metropolitane, autobus, pulman, ecc.. nelle città, tantomeno risulta seriamente affrontato per legge l’altro nodo dell’inizio degli orari di lavoro, cioé spalmarli in un arco di tempo in modo da evitare che contemporaneamente si spostino masse di persone in direzione degli stessi itinerari più commerciali o di “affari”. La connessione con le esigenze familiari della scolarità dei figli da parte dei lavoratori e lavoratrici, rende pressoché irrisolvibile il problema, salvo azioni di prevenzione e contenimento dei rischi.
Perché uffici postali, banche, uffici della P.A., scuole devono aprire in un arco di tempo pressoché simile mettendo in cammino migliaia di persone che si spostano contemporaneamente utilizzando mezzi pubblici più o meno efficienti, ma comunque affollati?
Per questo il Sindacato ha affrontato per tempo con le Aziende ed i Datori di lavoro i temi della sicurezza e prevenzione in era Covid 19 pervenendo ad un “Protocollo” condiviso. E per questo le Aziende, sulla spinta del Sindacato devono monitorare i processi produttivi per minimizzare i rischi del loro personale e dei clienti.
In Poste italiane permane l’attenzione sui temi sopra esposti e l’otto settembre si è riunito l’O.P.N.S. (Organismo Paritetico Nazionale della Sicurezza per la prevenzione nei luoghi di lavoro) in cui, nell’esaminare le varie questioni emerse negli ultimi mesi, si è condiviso un verbale che alleghiamo in calce, mentre la F.A.I.L.P. CISAL e le altre OO.SS. del settore hanno diffuso un comunicato unitario (cfr. doc. allegato).
Verbale Comitato OPN 08_09_2020 08.09.2020 – Unitaria Comitato OPN – 8 settembre 2020 DVR-Covid 19 PCLRisposte Osservazioni Consultazione OPR