Poste, ripresa delle attività, progressiva limitazione dello Smart Working, ma la situazione va monitorata, in correlazione con le prossime decisioni governative
Il paese Italia deve ancora fare i conti con quanto potrebbe accadere dal giorno in cui riapriranno le scuole e le imprese ricominceranno la loro attività a pieno regime, mentre il trasporto soffrirà l’affollamento che inevitabilmente creerà assembramenti: per nulla scontato che i cittadini osserveranno l’obbligo della mascherina e del “distanziamento interpersonale”, almeno se non interverranno controlli concreti e nuove misure sui tempi di vita e lavoro nelle città. E’ difficile mettere d’accordo tutti, anche a cominciare dagli esperti e dalla politica, in periodo di campagne elettorali.
Servono assunzione di responsabilità e serietà che invece non si riscontrano, ad iniziare dai cosiddetti “negazionisti”, anche in politica, a fronte dei pericoli insiti in un rischio pandemico quale quello attuale.
Poste italiane ha già affrontato la situazione, anche in coerenza non le normative fin qui emanate dalle Autorità (Ordinanza del Ministero della Sanità del 12 agosto 2020) ed i lavoratori che rientreranno in servizio dopo avere soggiornato – durante le ferie estive – nei cosiddetti “paesi a rischio”, dovranno presentare un’autodichiarazione che è già disponibile nel sito web aziendale “NoidiPoste” e sarà comunicata a tutti.
Per quanto concerne il lavoro a domicilio, rammentiamo che l’Azienda avrebbe in animo di ridurne progressivamente l’accesso, ma anche questa misura se non indispensabile non aiuterebbe a limitare gli affollamenti che usualmente si verificano nel trasporto pubblico (vedi metropolitane e servizi bus).
In allegato le note dedicate (cfr. doc. allegati).
Coronavirus _ulteriori provvedimenti del 26082020
Autodichiarazione Poste per il rientro in servizio_v2
Ministero della Salute_ordinanza 12 agosto 2020
Estratto paesi allegato 20 DPCM del 7 agosto 2020
Comunicato Unitario Smart Working 02.07.2020