Poste, l’aggiornamento sulle misure di sicurezza antipandemiche e le regolamentazioni dopo il Green Pass all’attenzione dell’Osservatorio Paritetico della Sicurezza con Azienda e OO.SS.
Il 7 ottobre il Governo si appresta ad esaminare le nuove misure da intraprendere per mantenere alta l’attenzione sui pericoli della pandemia da Corona Virus, nella nuova fase permeata dall’incidenza delle varianti che possono continuare a mettere a rischio la salute dei cittadini in caso di contagio e quindi ogni altra attività del paese in caso di un riaccendersi della fase acuta.
Nelle imprese e nelle altre attività lavorative si sta curando l’organizzazione interna per renderla coerente con i disposti normativi che evolvono, l’ultimo relativo all’obbligo dei lavoratori – a partire dal 15 ottobre c.m. – del possesso della certificazione verde sanitaria o di possedere un esito negativo al tampone sanitario fatto nei temi prescritti della sua validità, per essere ammessi nei luoghi di lavoro.
L’ultimo Osservatorio Nazionale Paritetico della Sicurezza in Poste italiane ha affrontato il tema degli aggiornamenti antipandemia nella giornata odierna e di ciò rendiamo conto a seguire.
Nel contempo, chi vorrà potrà esaminare lo storico delle azioni normative che si sono succedute nel paese esaminando il documento pubblicato nel sito web della Camera dei Deputati:
(Link https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1203754.pdf?_1588279335853 )
Per maggiore conoscenza ripubblichiamo il nostro comunicato sull’obbligo per i lavoratori che accedono al luogo di lavoro in P.I. di possedere il Green Pass dal 15 ottobre prossimo.
A seguire l’aggiornamento sull’ultimo O.P.N. in Poste italiane ed il comunicato sindacale unitario che le Segreterie Nazionali delle OO.SS. hanno diffuso al termine della riunione:
“LAVORI COMITATO PARITETICO/O.P.N. del 7 ottobre 2021. Si è tenuta stamane la prevista seduta del Comitato Paritetico, insediato ai sensi del Protocollo 14 marzo 2020, al fine dell’analisi sulle ricadute connesse all’attivazione dell’obbligo del Green Pass all’interno dei luoghi di lavoro. La decretazione d’urgenza intervenuta in materia produrrà i suoi effetti dal prossimo 15 ottobre.
In premessa, l’Azienda ci ha presentato i dati relativi all’evoluzione della curva epidemiologica. Si registrano, fortunatamente, valori bassi (circa 20 contagi settimanali), in linea con l’andamento complessivo dell’intero Paese.
Illustrato un refresh normativo connesso al rilascio della nota certificazione verde:
• da contagio – valida per 6 mesi dal giorno di guarigione. Se segue una dose vaccinale la durata del green pass è di 1 anno, sempre dalla data della guarigione.
• da tampone – valida per 48 ore dall’effettuazione dello stesso (parliamo di tampone rapido antigenico);
• da vaccino – valida dal giorno dopo la somministrazione della prima dose e sino alla fruizione della seconda. Da quest’ultima inoculazione gli effetti del green pass avranno valore per i successivi 12 mesi. Modalità di controllo:
• nei grandi centri, dotati di guardiania, i controlli saranno esperiti dagli addetti alla stessa a cui sarà fornita una apposita, dettagliata informativa;
• per quanto attiene i restanti siti ed uffici postali, le verifiche saranno affidate ai Preposti con qualifica di Quadro. Previsti anche controlli di secondo livello ad opera degli addetti alla Sicurezza, SILL di Filiale, Strutture Fraud, Tutela Aziendale. I suddetti controlli saranno effettuati a campione, anche con modalità random, in modo quindi dinamico, nella misura del 25 – 30% del personale di ciascun turno. A rotazione saranno attenzionate tutte le risorse in organico a ciascuna struttura.
L’intera operatività produrrà i suoi effetti nel rispetto della privacy e del regolamento generale della protezione dei dati personali.
I Lavoratori sprovvisti di green pass dovranno dichiarare alla struttura di appartenenza la propria indisponibilità a presentarsi sul luogo di lavoro.
Al fine di evitare di incorrere in spiacevoli impianti sanzionatori, si rammenta che [dal 15 ottobre] è fatto divieto al Lavoratore sprovvisto di certificazione verde l’ingresso sui posti di lavoro. Coloro i quali dovessero risultare inadempienti rispetto ad una simile previsione saranno invitati ad abbandonare il sito lavorativo, con conseguente privazione della retribuzione. Inoltre, sarà inviata, a cura degli Organi Aziendali preposti, apposita comunicazione al Prefetto per l’avvio dell’iter amministrativo che porterà all’attribuzione della nota sanzione pecuniaria.
Nei prossimi giorni sarà fornita idonea, diffusa informativa, oltre all’invio di un’apposita mail all’indirizzo di posta elettronica di ciascun Lavoratore. Saranno inoltre redatte apposite IOS (Istruzioni Operative Sanitarie) in materia. Non appena in possesso delle stesse valuteremo la possibilità di riconvocazione del Comitato, atteso che lo stesso è da considerarsi insediato in forma permanente e quindi operativo in un qualsiasi momento, a richiesta delle Parti.
Abbiamo ritenuto opportuno di non sottoscrivere alcun verbale per evitare pericolose interpretazioni difformi da una regolamentazione ancorata ad una precisa norma di legge, prevenendo fraintendimenti di sorta e potenziali contenziosi di varia natura.
Seguiremo con estrema attenzione l’intero iter realizzativo, soprattutto con l’ausilio delle nostre strutture territoriali e degli R.L.S. periferici, per la ricerca delle opportune soluzioni su problematiche che potrebbero insorgere.
Per quanto attiene al ripristino della modalità di lavoro in presenza fisica dopo quella in smart working, l’Azienda, a seguito di nostre pressanti sollecitazioni, si è riservata una verifica sulle forniture, dotazioni, mascherine, sanificazioni, turnazioni e modalità di rientro. Tutti temi che saranno approfonditi in un prossimo incontro.
Pertanto, si confida nel buon senso e nella fattiva collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, al fine di evitare responsabilità e spiacevoli conseguenze, anche per coloro che saranno deputati, per legge, al controllo. Roma, 7 ottobre 2021 *LE SEGRETERIE NAZIONALI*”