Palazzoposte

Cresce l’attesa per il cambio di passo intrapreso dall’azionista di maggioranza di Poste italiane, come abbiamo riferito in altre news precedenti e cioè che il MEF ha presentato la lista per le nomine del nuovo Consiglio di Amministrazione del Gruppo Poste, segnando una discontinuità rispetto a quello in scadenza nel mese di aprile 2017.

Quali le novità che si attendono dall’Assemblea degli Azionisti che interverrà il 27 aprile prossimo? Intanto la deliberazione relativa al nuovo CDA e conseguentemente la scelta del nuovo “Presidente” e dell’Amministratore delegato.

I nominativi in ballo sono già nei giornali e nei mass media da alcune settimane e cioè da quando il MEF (18 marzo 2017) ha depositato il comunicato n. 43 “http://www.mef.gov.it/ufficio-stampa/comunicati/che recita (… Con riferimento all’assemblea degli azionisti di Poste Italiane S.p.A., convocata per il 27 aprile 2017, il Ministero, titolare del 29,30% del capitale e attraverso Cassa Depositi e Prestiti di una ulteriore quota del 35%, depositerà presso la sede della società la seguente lista per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione: 1. Bianca Maria Farina, 2. Matteo Del Fante, 3. Carlo Cerami, 4. Antonella Guglielmetti, 5. Francesca Isgrò, 6. Roberto Rao).

I C.D.A. interessati dalle procedure di rinnovo delle società del Gruppo Poste  indirettamente partecipate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con organi sociali da rinnovare nel corso del 2017 sono diversi (c.f.r. quadro sottostante).

Le nomine in corso stanno ovviamente interessando il titolo Poste italiane caratterizzato da movimentazioni che comunque segnano la tendenza al rialzo (il 28 marzo c.a. la quotazione di apertura è 6,33).

Ciò che più interessa è l’evoluzione del Piano industriale che il futuro A.D. dovrà presentare e cioè se si deciderà una volta per tutte di mettere mano seriamente al comparto della logistica e dei servizi postali, per renderli più profittevoli, approfittando degli spazi disponibili nel mercato della comunicazione e dei pacchi postali (questi ultimi in crescita grazie all’e_commerce). Inoltre si dovrà riscontrare l’eventuale scelta di non procedere ad ulteriori razionalizzazioni della rete degli uffici postali (riduzione del numero degli uffici) e dei portalettere, come sta accadendo da diversi anni, anche e motivo dell’introduzione delle profonde riorganizzazioni del servizio postale (già a luglio 2010 la stima nel recapito postale ha prospettato un saldo delle consistenze complessivo, al netto dei reimpieghi, pari a -5.857).

Negli ultimi anni P.I. ha effettuato interventi di razionalizzazioni sia negli uffici postali, sia nel comparto postale attraverso l’introduzione autorizzata del recapito a giorni alterni in alcuni ambiti territoriali.

Gruppo Poste Italiane
Società Organi sociali da rinnovare
Poste Vita S.p.A. Consiglio di amministrazione
Poste Assicura S.p.A. Consiglio di amministrazione
Mistral Air S.r.l. Consiglio di amministrazione
PatentiViaPoste S.c.p.A. Consiglio di amministrazione
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile S.c.p.A. Consiglio di amministrazione

 

POSTE ITALIANE INTENDE INTRODURRE NOVITA’ NELLE CONSEGNE DELLE CORISPONDENZE INESITATE

Si tratta del “Progetto consegne inesitate” che l’azienda intende illustrare alle OO.SS. il prossimo 30 marzo, che allargherebbe a tutti gli sportelli degli uffici postali le consegne delle inesitate, superando gli attuali 289 centri di P.C.L.

Il problema è se i 12.403 punti di prossimità scelti da P.I. per le consegne hanno spazi e strutture idonee ad accogliere il materiale inesitato da consegnare, pur tenendo conto che ad avviso dell’azienda ci sia stata da parte di M.P. l’individuazione di spazi adeguati a ricevere le  lavorazione delle inesitate, siano esse corrispondenza descritta, atti giudiziari o  pacchi.

L’intenzione è di abilitare, negli UP interessati,  tutti gli sportelli alla consegna  delle inesitate che saranno gestite nel back office dell’ufficio con  un nuovo sistema di archiviazione, per la successiva consegna da parte dell’Operatore interessato. E’ avviso aziendale che l’alimentazione degli UP interessati alla consegna dovrebbe essere assicurata  dal Portalettere titolare della zona in cui è ubicato o sono ubicati più UP, mediante consegna di appositi  “plichi inesitate”. Poiché il Progetto interessa anche la consegna dei pacchi inesitati, a seconda della rilevanza dei volumi l’alimentazione dovrebbe anche essere assicurata in alternativa al portalettere, dalla  linea mercato competente per territorio  o dall’ autista del CMP.

Nell’incontro tenutosi il  30 marzo Poste italiane non ha fornito i dati relativi ai 289 Centri Inesitate PCL  che per il  progetto avranno ricadute sul personale che svolge oggi  le lavorazioni,  né i  dati relativi agli UP a cui queste lavorazioni verranno trasferiti ed a cui dovrebbero essere assegnate ulteriori risorse umane;  nell’avviso aziendale si dovrebbero attuare valutazioni con opportuni Job posting.

La FAILP ele altre OO.SS., stante le carenti informazioni ricevute, hanno fatto presente la necessità di rallentare le iniziative organizzative, al fine di verificare quali politiche intenderà effettuare il nuovo management. Questo il contenuto della lettera inviata al responsabile delle Risorse Umane aziendali: Roma 29 Marzo 2017 – “Sospensione delle riorganizzazioni aziendali.- Le scriventi OO.SS. ritengono necessario chiedere all’Azienda la sospensione, in questo delicato momento di passaggio tra i vecchi ed i nuovi amministratori, di ogni attività di riorganizzazione che abbia ricadute sul personale o sulla qualità del servizio offerto alla clientela (es. inesitate). Quanto sopra nelle more di un più generale confronto con il nuovo AD sulle linee di indirizzo strategico che darà all’Azienda ed al Gruppo”. (c.f.r. doc. allegati).

 

Progetto consegna posta inesitata     Richiesta Sospendere riorganizzazioni