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Ad esso nell’arco di un anno se ne aggiungeranno altri dieci in tutto il territorio nazionale:Bologna, Milano, Napoli, Palermo ,ecc.

La FAILP ha espresso un parere positivo sull’iniziativa che si innesta nel protocollo d’intesa firmato a Luglio (CCNL) sull’impresa sociale. L’iniziativa ha registrato in questi anni una dura opposizione da parte di parti sociali che non riescono a scrollarsi da dosso una forte componente ideologica che ciecamente perseguono obiettivi antimoderni.

Una grande diffidenza sta accompagnando l’immagine di questi nidi, come se l’Azienda, o le aziende volessero impadronirsi della vita intera dei propri dipendenti.Da un’analisi effettuata la FAILP ha  rilevato che in una città come Roma le madri che lavorano in Poste Italiane non sempre hanno possibilità di trovare un posto negli asili comunali, ecco perché i lavoratori hanno risposto in massa all’istituzione dell’asilo in Viale Europa!

Padri e Madri !

Sarà questo un nido come tutti gli altri? Certo sosteniamo noi, perché riteniamo che quando questi servizi nascono all’interno delle aziende offrire la massima qualità è un obbligo, è in gioco il rapporto di fiducia.D’altronde non è la prima iniziativa quella di Poste Italiane.

Sono state progettate e rese operative strutture come i nidi di Telecom, Università Bicocca di Milano, ospedale Niguarda, di Trenitalia e perfino della Walt Disney.

Anche alla FIAT MIRAFIORE apre il più grande asilo aziendale: per 50 Bimbi da tre mesi a sei anni, oggi hanno brindato all’iniziativa i due Sergio, l’a.d. di Fiat Marchionne e Chiamparino sindaco di Torino, con buona pace dei detrattori.

Noi consigliamo di rivisitare i dinieghi su queste iniziative,ricordando a chi crede nella Famiglia che l’educazione dei figli non può essere demandata a Terzi, essa è assegnata per vocazione ai Genitori, al di là se gli asili nido vengano gestiti dai Comuni, dallo Stato, dalle Cooperative, dalle Aziende, dalle Associazioni.