Poste, rientra in “Poste italiane” ramo di azienda PosteMobile, Rete Fissa TLC servirà il Gruppo, prosegue il confronto relazionale sulla riorganizzazione di PCL
Entra nel mosaico strategico di Poste italiane un primo tassello, cioè l’alleggerimento di PosteMobile dalla sua “Rete fissa”, come previsto già da dicembre scorso.
Con il provvedimento reso ufficiale dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione di Poste italiane S.p.A. del 26 gennaio scorso la “Rete fissa tlc” di PosteMobile entra nell’orbita di Poste italiane quale infrastruttura al servizio dell’intero Gruppo con l’obiettivo di aiutare lo sviluppo dell’offerta digitale integrata.
Il testo del comunicato aziendale pubblicato nel sito web di Poste italiane recita fra l’altro: “Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane”), riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Luisa Todini, ha approvato l’operazione di scissione parziale del ramo d’azienda cd. “Rete Fissa TLC” di PosteMobile S.p.A. (“PosteMobile”) in favore della stessa Poste Italiane (…). Si rammenta che PosteMobile è una società interamente controllata da Poste Italiane e che la suddetta operazione, già resa nota al mercato con precedente comunicato dell’11 dicembre 2015, è stata deliberata in coerenza con il piano strategico del Gruppo Poste Italiane, che vede nelle unità di business – quali PosteMobile – centri di eccellenza focalizzati sullo sviluppo delle offerte di servizi di loro competenza e, al contempo, punta ad una gestione integrata delle infrastrutture e dei sistemi digitali di Gruppo con notevoli benefici in termini sia di velocizzazione dei processi, sia di qualità del servizio”.
PROSEGUONO GLI INCONTRI CON P.C.L. SUL SERVIZIO POSTALE
Prosegue il confronto di Poste italiane con le OO.SS. sul tema della riorganizzazione del servizio postale con un ulteriore ciclo di incontri che si tengono nelle giornate del 27 , 28 gennaio e via via proseguendo.
Sul tavolo relazionale ci sono ancora gli sviluppi e ricadute dell’implementazione della 1^ fase del nuovo progetto relativo al servizio postale (movimento, trasporto e lavorazioni) definito da Poste italiane ed oggetto dell’intesa del 25 settembre 2015, destinato a mutare le linee organizzative dei servizi postali del paese.
La gradualità con cui si muove l’implementazione del nuovo progetto messo a punto da Posta, comunicazione e logistica, partendo dalla sua prima fase sperimentale, conferma la scelta di testare le innovazioni proposte attraverso un percorso che interessi step by step parti del territorio del paese, tenuto conto che occorrerà:
– riprogettare il sistema dei Centri di Distribuzione
– ridisegnare le zone di recapito oggetto dell’intervento di fase
– predisporre, in maniera propedeutica, i nuovi cicli di lavorazioni al servizio della nuova progettazione
L’anno in corso sarà dunque interessato da un costante monitoraggio della linea che progetta e controlla tutte le fasi del servizio postale in Italia, anche per verificare con l’azienda la tenuta dell’intero progetto e ridurre l’impatto delle eventuali ricadute/difficoltà realizzative.
La stella polare “Digitalizzazione” che sembra muoversi quale strategia di sviluppo di Poste italiane nel quinquennio del nuovo Piano industriale “Poste 2020” deve prendere il via attraverso le iniziative necessarie, di cui si attende il varo nei tempi e modi dovuti; nel contempo i settori delle Assicurazioni e Mercato Privati sono chiamati ad un surplus di lavoro che deve servire a mantenere alti i ricavi, per bilanciare le difficoltà del filone postale nel quale invece sembra che prosperino i competitors.
Ad esempio, da un rapido sguardo in casa Nexive (impresa che si muove nel campo dei servizi postali in Italia) risulterebbe che il suo risultato 2015, anche in fase di decremento dei volumi, sembrerebbe essere in crescita (ultimo quarter), sostenuto dall’organizzazione satellitare introdotta nel recapito e dalla crescita del segmento del recapito parcel, nonché dall’espansione dell’eCommerce.
Il Piano di impresa di Poste italiane (quinquennio 2015-2019) si è riproposto di colmare il gap sul servizio postale, ma le tempistiche necessarie assorbiranno tempo, risorse ed investimenti, da quì l’attenzione con cui occorre seguire l’evoluzione delle diverse fasi riorganizzative di P.C.L. in Poste italiane, come stiamo facendo.