Senza volere creare allarmismi, ma prendendo atto della situazione in cui versa il paese, le OO.SS. (Segreterie Nazionali) sottoscrittrici del CCNL che si applica nelle Aziende del Gruppo Poste italiane, hanno chiesto con lettera unitaria l’urgente convocazione dell’Organismo Paritetico Nazionale della Sicurezza nel Lavoro in Poste italiane.

La nota che pubblichiamo in calce è motivata dalla situazione che deriva dalle emergenze sanitarie in alcune zone del paese e sottintende che l’O.P.N. possa affrontare i temi della prevenzione e dell’emergenza, per assicurare certezze in tuti i luoghi di lavoro (predisposizione di iniziative e del Documento di Valutazione dei Rischi), anche alla luce delle comunicazioni che l’Azienda ha già inviato attraverso i propri canali alle sedi decentrate territoriali.

Poste italiane ha nel frattempo emanato una nuova comunicazione che aggiorna le indicazioni fino adesso fornite dall’Azienda alle proprie strutture, questo il testo: “Coronavirus, ulteriori indicazioni operative e misure di prevenzione – aggiornamento al 26/02/2020 –  Facendo seguito alle precedenti comunicazioni sul tema, si fornisce un aggiornamento sulle ulteriori azioni che Poste Italiane sta mettendo in campo per la gestione del rischio coronavirus. Ferme restando le indicazioni precedentemente fornite, si riportano di seguito gli interventi definiti nell’ambito dell’ultima riunione del Comitato di Crisi:

  • Comunicazione a tutto il personale contenente le azioni previste per il contenimento dei rischi nonché una FAQ esplicativa su alcuni temi (es. esclusione cantieri, manutentori, facility, ecc.).
  • Controllo degli accessi di soggetti “esterni”, anche attraverso la somministrazione di un apposito questionario di sensibilizzazione e responsabilizzazione.
  • Aggiornamento nei confronti di tutto il personale dell’informativa di cui all’art.36 del D.LGS 81/08.
  • Estensione fornitura mascherine, in via precauzionale, a tutte le province della Lombardia.
  • Informativa verso clienti e dipendenti circa la limitazione degli assembramenti in ottemperanza alle diverse ordinanze regionali e locali in vista di pagamenti pensioni.

È, altresì, in corso di approfondimento, la tematica relativa alla possibile riapertura di alcuni Uffici Postali situati nei comuni della cd “zona rossa” in relazione alle prossime scadenze per il pagamento delle pensioni. Tale possibilità è subordinata alla valutazione delle Autorità competenti con particolare riferimento alle modalità di accesso alle zone in questione, sia per il personale di Poste Italiane che per i dipendenti delle ditte che curino l’approvvigionamento del contante nonché la sanificazione degli ambienti di lavoro.

Lettera unitaria emergenza lavorativa – convocazione OPN 27.02.2020

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