La FAILP CISAL e le altre OO.SS. di Poste italiane sono impegnate a rendere partecipi tutti i lavoratori e le lavoratrici di quanto stanno facendo per mettere in campo azioni che tutelino concretamente coloro che sono chiamati a rendere prestazioni lavorative indispensabili negli UFFICI POSTALI e nelle altre STRUTTURE AZIENDALI di produzione, laddove difficilmente possono essere adoperati gli strumenti del “lavoro a distanza” che è stato chiesto e possibilmente ottenuto da parte datoriale, pur con qualche possibile distonia periferica che si auspica sia rientrata.

Poste italiane ed i lavoratori dipendenti continuano a mantenere aperti gli UFFICI POSTALI, pur attraverso piani di razionalizzazione che hanno lo scopo di garantire la salute dei lavoratori e degli stessi clienti che dovessero apprestarsi ad entrare nei suddetti uffici (i dettagli sono anche presenti nel sito web di P.I. www.poste.it/).

Le ultime prese di posizione di qualche Comune rispetto ai provvedimenti di contenimento delle APERTURE degli UFFICI POSTALI nell’attuale condizione pandemica per l’infezione polmonare da COVID 19, ci hanno costretto ad intervenire e continueremo a farlo per sostenere la ragioni dei lavoratori e delle lavoratrici di Poste italiane più esposti, laddove il contatto interpersonale all’interno delle strutture aziendali (uffici postali, centri di lavorazione, recapito, ecc…) non potrà mai essere escluso, fatte salve le misure di protezione indispensabili (mascherine, disinfezioni, dispositivi di protezione e gel igienizzanti, ecc…) per salvaguardare i servizi essenziali.

D’altra parte i servizi finanziari e quelli postali cosiddetti “essenziali” o del “S.U.”, oggi sono garantiti anche attraverso internet ed i distributori di contante posti a disposizione del pubblico, pertanto il contingentamento delle aperture degli uffici postali è più che giustificato dalla necessità di non esporre i dipendenti di Poste italiane a rischi della salute, comunque un congruo numero di uffici rimane aperto in ogni Comune d’Italia. Anche i calendari di pagamento delle PENSIONI, a quanto apprendiamo dai media, saranno oggetto di provvedimenti di modifica che dovrebbero consentire ai pensionati di potere ricevere il loro assegno mensile prima della data normalmente in calendario, cioè in anticipo rispetto al 1 APRILE, infatti si sta studiando il nuovo calendario che scaglionerà i pagamenti dell’assegno di aprile 2020 a partire dal 26 marzo fino al 1 aprile

Un ulteriore contributo può essere chiesto all’AZIENDA, cioè di REGALARE UNA COPERTURA ASSICURATIVA a tutti coloro che stanno continuando ad essere regolarmente in servizio, dal momento che si sta offrendo un servizio al paese e ci si trova all’interno di un GRUPPO che vanta una leadership indiscussa nel campo assicurativo: perché non segnalarlo ?

Poste italiane, attraverso il suo COMITATO DI CRISI ha emanato una ulteriore disposizione che riassumiamo con la pubblicazione  della nota aziendale del 16 marzo: “Comitato di Crisi del 16 marzo 2020 . Nella riunione odierna del Comitato di Crisi per la gestione del rischio Coronavirus, in via preliminare, sono stati rappresentati gli aggiornamenti legati all’evoluzione della situazione con riferimento sia allo scenario nazionale generale che all’impatto su Poste. La discussione odierna è stata focalizzata soprattutto sul monitoraggio delle azioni, già indicate nelle comunicazioni precedenti, finalizzate al rispetto delle condizioni previste dal protocollo del 14 marzo 2020 per lo svolgimento delle attività lavorative in sicurezza. In particolare, è stata confermata l’avvenuta sanificazione di tutti i CS, nonché del 50% dei siti PCL e degli Uffici Postali. I medesimi interventi continueranno ad interessare – fino a completamento entro il fine settimana – tutti gli Uffici Postali. Inoltre, nonostante le grandissime difficoltà legate al reperimento sul mercato, l’Azienda sta ponendo in essere ogni possibile azione finalizzata all’acquisizione di una fornitura di mascherine entro mercoledì p.v.. E’ stata, altresì, fornita una possibile schedulazione di consegna della merce per le prossime settimane, fatti salvi gli slittamenti legati al contesto.

Entro la settimana corrente, comunque, le dotazioni in corso di progressivo approvvigionamento saranno reperite in misura tale da soddisfare la domanda interna. In particolare, verranno reperite circa 100.000 mascherine in questa settimana e, progressivamente nelle settimane successive, verrà completata la distribuzione della fornitura ad oggi acquisita pari a circa 2,5 milioni di unità. Con riguardo al gel igienizzante, sempre entro la settimana corrente, saranno distribuite circa 78 mila unità e, progressivamente nelle settimane successive, verrà completata la distribuzione della fornitura ad oggi acquisita, pari a circa 607 mila unità. In ogni caso, in relazione alla riduzione dei volumi ed alla diminuzione delle presenze, nei centri di smistamento, si conferma la sussistenza di condizioni operative per garantire la distanza minima di un metro tra gli operatori nelle diverse fasi di lavorazione. Per quanto riguarda MP ci saranno ulteriori interventi di riduzione del personale in servizio attraverso la rimodulazione dell’offerta commerciale che avverrà già da domani con le seguenti modalità:

Nei 500 UP a doppio turno ci sarà un solo SCF rispetto ai due attuali. Negli altri UP saranno presenti SCF a giorni alterni mentre oggi erano presenti tutti i giorni. SCM e SSB saranno presenti al 25% nei vari turni mentre oggi garantivano una presenza al 50%. Per quanto riguarda i Premium il loro presidio sarà ridotto a meno del 25% (oggi era molto maggiore). Ci sarà un’ulteriore estensione dello Smart Working a tutte le figure commerciali di filiale ivi compreso il Responsabile Commerciale di filiale e il referente filatelia.

Con questi ulteriori interventi la riduzione del personale rispetto alla situazione precedente all’attuale epidemia è pari oltre il 70%. Nel corso della riunione odierna sono state anche valutate le azioni necessarie a fronteggiare le giornate di pagamento pensioni del prossimo mese di aprile. A tale riguardo, verrà definito un piano ad hoc con enfasi sulla comunicazione alla clientela per diluire e scaglionare in più giornate l’accesso negli uffici, al fine di rafforzare i presidi di tutela dei lavoratori ed evitare impatti su un target di clienti particolarmente esposto a rischio.

Dal giorno 18 marzo verranno chiuse tutte le mense delle sedi territoriali al fine contenere anche l’accesso di personale esterno (es: fornitori). Analogamente da domani 17 marzo resterà chiusa anche la mensa della sede centrale in Viale Europa, 175. Inoltre, si è preso atto che all’esito dei controlli effettuati in data odierna presso i siti PCL (CS di Peschiera Borromeo e CS di Bari) da parte degli organi competenti, gli stessi, dopo aver verificato la corretta applicazione della normativa previste dai DPCM 8-11 marzo ’20, non hanno mosso rilievi.

In conclusione, in riferimento alle agitazioni sindacali verificatesi in molte realtà, soprattutto nella giornata di oggi, si comunica che le strutture di Relazioni Industriali garantiranno a livello territoriale specifici incontri al fine di evidenziare il pieno rispetto degli impegni che l’Azienda si sta assumendo a tutti i livelli con particolare riferimento agli approvvigionamenti e all’utilizzo delle dotazioni di protezione individuali, laddove previsti dal protocollo del 14 marzo 2020, favorendo anche una verifica degli interventi di pulizia e di sanificazione in corso di effettuazione.

L’Azienda nella serata del 17 marzo ha reso noti ulteriori provvedimenti che fanno il punto sulle dotazioni di dispositivi a disposizione per la distribuzione al personale di Poste italiane confermando che il numero dei dipendenti in servizio è ridotto e che sarà lanciata una campagna sui media per invitare i cittadini a non affollare gli uffici postali, inoltre c’è la conferma che attraverso lo scaglionamento dei pagamenti previsti su base giornaliera e per ordine alfabetico – verrà assicurata la sicurezza contestuale della clientela e quella dei lavoratori di Poste italiane impegnati nella erogazione dei servizi.

Il Decreto # CURA ITALIA affronta il tema dei SERVIZI POSTALI CON L’ARTICOLO Art. 108:Misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale). Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 200, al fine di assicurare Bl’adozione delle misure di prevenzione della diffusione del virus Covid 19 di cui alla normativa vigente in materia, a tutela dei lavoratori del servizio postale e dei destinatari degli invii postali, per lo svolgimento del servizio postale relativo agli invii raccomandati, agli invii assicurati e alla distribuzione dei pacchi, di cui all’articolo 3, comma 2 del decreto legislativo 22 luglio 1999 n. 261, nonché per lo svolgimento dei servizi di notificazione a mezzo posta, di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890 e all’articolo 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, gli operatori postali procedono alla consegna dei suddetti invii e pacchi mediante preventivo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, senza raccoglierne la firma con successiva immissione dell’invio nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione, dell’ufficio o dell’azienda, al piano o in altro luogo, presso il medesimo indirizzo, indicato contestualmente dal destinatario o dalla persona abilitata al ritiro. La firma è apposta dall’operatore postale sui documenti di consegna in cui è attestata anche la suddetta modalità di recapito. Considerati l’evolversi della situazione epidemiologica COVID-19 e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia con il costante incremento dei casi su tutto il territorio nazionale, al fine di consentire il rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dalla vigente normativa volte a contenere il diffondersi della pandemia, in via del tutto eccezionale e transitoria, la somma di cui all’art. 202, comma 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dall’entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 maggio 2020, è ridotta del 30% se il pagamento è effettuato entro 30 giorni dalla contestazione o notificazione della violazione. La misura prevista dal periodo precedente può essere estesa con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri qualora siano previsti ulteriori termini di durata delle misure restrittive.

Un ulteriore contributo può essere chiesto all’AZIENDA, cioè di REGALARE UNA COPERTURA ASSICURATIVA a tutti coloro che stanno continuando ad essere regolarmente in servizio, dal momento che si sta offrendo un servizio al paese e ci si trova all’interno di un GRUPPO che vanta una leadership indiscussa nel campo assicurativo: perché non segnalarlo ?

LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI con lettera unitaria spedita all’A.G.COM. HANNO SOTTOLINEATO IL PUNTO DI VISTA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DI POSTE ITALIANE COME SEGUE: “17 MARZO 2020... Riduzione livelli servizi postali per emergenza COVID 19.  L’attuale situazione di emergenza sanitaria legata alla pandemia del virus COVID 19 sta mettendo a dura prova anche i lavoratori postali. Oltre all’evidente ritardo con cui l’Azienda sta procedendo alla fornitura dei DPI e ad una diversa organizzazione della turnistica (temi su cui il sindacato sta incalzando quotidianamente Poste), è la natura stessa del lavoro che espone gli addetti al servizio a rischi di infezione molto elevati. Segnaliamo inoltre che a fronte di provvedimenti di riduzione del servizio, molti Sindaci stanno prendendo posizione avversa come se, in questa drammatica situazione, pagare un bollettino o spedire una raccomandata fosse una questione di importanza vitale per i cittadini (che peraltro se hanno necessità di una “data certa” hanno a disposizione anche il canale digitale dei servizi). A fronte di tale situazione le scriventi OO.SS. ritengono necessario che l’Autorità si esprima in modo formale a favore di una riduzione dei livelli del servizio postale. In particolare, considerando la contemporanea apertura delle tabaccherie e delle banche, considerando inoltre che il DL “Cura Italia” sospende i versamenti fiscali, previdenziali e contributivi nonché i termini per i procedimenti giudiziari e che non vi sono pagamenti di pensioni fino al prossimo mese, riteniamo necessario una drastica riduzione del servizio postale di recapito e dell’apertura degli uffici aperti al pubblico – in deroga ai contenuti del Contratto di Programma – fino al momento in cui l’attuale emergenza sanitaria sarà superata. Quanto sopra per tutelare tutti (lavoratori, Azienda, cittadini/clienti) da possibili responsabilità o ritardi che, in una situazione come quella attuale, aggiungerebbero la beffa al danno. Auspichiamo, anzi chiediamo con forza, che l’Autorità deliberi la temporanea sospensione degli obblighi della Società previsti negli articoli 2 e 3 del Contratto di Programma per almeno 15 giorni e comunque fino alla fine dell’emergenza sanitaria in atto. Si resta in attesa di un urgente cenno di riscontro. 

A seguire le documentazioni correlate. Coronavirus _ult_ provvedimenti del 16 marzo 2020 (3)           Lettera OO.SS._AGCOM 17.03.2020.pdf

Coronavirus _ulteriori provvedimenti del 17032020-1

 

IL DECRETO #CURA ITALIA INTRODUCE MISURE A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA E DEL LAVORO

Con il decreto sopra accennato il GOVERNO ha iniziato ad introdurre misure di sostegno dell’economia del paese, nonché per le famiglie ed il lavoro venendo incontro ad alcune necessità che oramai si erano evidenziate.

Il testo del DECRETO in corso di pubblicazione contiene le misure e la comunicazione ufficiale presente nel sito web del GOVERNO ne riassume i contenuti di cui pubblichiamo uno stralcio (cfr. doc. allegato); il testo integrale nel sito web governativo:  http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/.

A seguire anche un altro vasto stralcio del DECRETO # CURA ITALIA    Decreto Cura Italia_Stralcio        Misure di sostegno economico.Decreto 16.03.2020