E’ utile informare i cittadini ed i lavoratori di una nuova ordinanza che il Ministro della Salute italiano ha firmato nella serata del 20 marzo. Fa seguito ai comportamenti ingiustificati che hanno caratterizzato nei giorni scorsi le città italiane producendo spostamenti e capannelli, nonostante i divieti e le precedenti raccomandazioni volti a prevenire infezioni da COVID 19 il cui impatto, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Corona virus sul territorio nazionale, alla data del 20 marzo ha raggiunto 37.860 persone che sono risultate positive al virus.

Al 20 marzo, i casi totali in Italia sono stati 47.021.

Il testo della nuova ordinanza recita (stralcio): “…O R D I N A N Z A . 1 (Ulteriori misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale).

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull’intero territorio nazionale, le ulteriori seguenti misure:

  • a) è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
  • b) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
  • c) sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso  il rispetto della distanza  interpersonale di almeno un metro;
  • d) nei giorni festivi e prefestivi,nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni,è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

In allegato il testo visibile nel sito internet del Ministero della Salute (cfr. doc. allegato): C_17_notizie_4283_0_file

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Poste italiane il 20 marzo ha emanato ulteriori disposizioni, riassunte nelle note che pubblichiamo, riguardanti la FUNZIONE CHIEF OPERATING OFFICE (cfr. doc. allegati).

Coronavirus ulteriori provvedimenti in_COO_20032020        COO_SAC_CAR_matrice

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La FAILP CISAL e le altre OO.SS. del Gruppo Poste italiane il 20 marzo hanno diramato un nuovo comunicato che evidenziamo:

” EMERGENZA CORONAVIRUS – Nonostante le ripetute rassicurazioni in merito alla necessità di intraprendere in un momento così delicato percorsi improntati a responsabilità condivisa, riscontriamo ancora fughe in avanti da parte delle principali Divisioni di Poste Italiane, attraverso atti e scelte gestionali di certo in controtendenza rispetto al più volte pronunciato principio della salvaguardia dell’incolumità fisica dei Lavoratori, quale bene primario da tutelare con ogni iniziativa possibile. Siamo stati informati dai Lavoratori su una iniziativa assunta in maniera unilaterale e senza alcun confronto o informativa preventiva con il Sindacato: la Divisione PCL pare abbia informato le proprie linee sul territorio sull’improvvisa decisione di interrompere il processo di rotazione del personale, processo motivato dalla nota contrazione dei servizi. Di conseguenza, è stato disposto il rientro in servizio di tutto il personale assente a tale titolo. Quanto innanzi in dispregio alle dichiarazioni di intenti, ancora oggi espressi dalla delegazione aziendale nel corso dell’incontro in videoconferenza tra Azienda-Sindacato, e in antitesi ai contenuti del Protocollo sottoscritto tra Governo e Parti Sociali in materia di coinvolgimento attivo del Sindacato per il tramite, per quanto ci riguarda, dell’istituendo Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole fissate dallo stesso Protocollo. Non da meno rielevano gli aspetti connessi alla gestione concreta e quotidiana delle dinamiche relazionali tra lavoratori, continuamente sollecitati dalla Comunità Scientifica. Infatti, un simile richiamo in servizio delle Risorse rischierebbe di ingenerare una preoccupante concentrazione di persone negli impianti e centri di recapito, in controtendenza a tutti quegli annunci relativi all’incentivazione dei processi di rarefazione delle attività che meglio consentono il rispetto del distanziamento sociale, oggi essenziale per contenere il contagio. Nel comunicare la nostra ferma contrarietà alla improvvida iniziativa, per metodo e soprattutto merito, chiediamo un ulteriore approfondimento da parte della Divisione, ritenendo necessario in questo drammatico momento comportamenti che dimostrino, nei fatti, la volontà di anteporre la salute dei Lavoratori rispetto a qualsivoglia altra esigenza”.

La nota sindacale: 2020 03 20 UNITARIA – emergenza coronavirus.pdf

A seguire una documentazione INPS che la Confederazione Sindacale CISAL raccomanda di leggere per ottenere delucidazioni sulle misure introdotte dal Governo con il D.L. 18/2020 sull’emergenza CORONA VIRUS, Permessi, Legge 104, Assenze, ecc… (cfr. doc. allegato)

All_1_Precisazioni_INPS_20mar2020