Dopo la pausa Pasquale sono ripresi i contatti “… a distanza…” fra le Segreterie Nazionali Sindacali e Poste italiane nell’ambito dei processi delle Relazioni Industriali che hanno sempre caratterizzato lo sviluppo delle politiche delle Risorse Umane nelle Aziende del Gruppo, un confronto indispensabile ed efficace perché in grado di monitorare meglio il territorio ed i suoi comportamenti, a fronte dell’implementazione delle politiche e delle iniziative organizzative dell’Azienda, prima fra tutte la capogruppo Poste italiane S.p.A.

In tale ambito la FAILP CISAL e le altre OO.SS. del tavolo sindacale nazionale si stanno confrontando con P.I. sulle politiche aziendali nell’ambito dei percorsi obbligatori dettati dalla pandemia in atto del CORONA VIRUS.

Fra i temi del confronto oltre a quelli classici organizzativi, c’è quello del trattamento da riservare alle assenze obbligate del personale motivate dal COVID 19, per cui occorre contemperare le coperture governative dei trattamenti previsti dai D.P.C.M. espressi dal Governo del paese con l’applicazione delle leve interne aziendali, quali ad esempio il “Fondo di Solidarietà dei dipendenti di Poste italiane” che prevede casi congruenti con la fase pandemica delle astensioni dal lavoro obbligate dalle riduzioni di personale in servizio, dettate dalla necessità di evitare assembramenti o situazioni di rischio.

In calce riportiamo uno stralcio del “Fondo di Solidarietà” di cui già da qualche mese abbiamo dato notizia nel nostro sito web, mentre stanno proseguendo gli incontri con Poste italiane nel merito, l’ultimo quello del 14 aprile di cui diamo una traccia attraverso la comunicazione sindacale unitaria dettata dalle Segreterie Nazionali delle OO.SS. che vi hanno partecipato in videoconferenza confrontandosi con Poste italiane:

“Roma 14.04.2020. “Si è appena conclusa la riunione su Fondo di Solidarietà e definizione delle assenze con importanti passi avanti che al momento però non hanno ancora consentito di raggiungere un’intesa. Abbiamo sollecitato l’Azienda affinché ci fornisca i dati in dettaglio rispetto alle quantità e la tipologia di assenze ad oggi registrate. Verrà fatto un apposito intervento per rimuovere, attraverso il Ministero la franchigia prevista nel Fondo di 36 ore,(richiesta già attivata nel 2018). Inoltre, verrà individuata un’opportuna mappa delle assenze (es. copertura quarantene) per fornire, anche in attesa che l’INPS chiarisca taluni aspetti procedurali, le specifiche soluzioni ai tanti casi presenti. È per noi dirimente la copertura salariale al 100%. Saranno anche indicati i termini di erogazione del contributo governativo di 100 euro procapite. Precisato infine che le assenze Covid non concorrono al comporto e non incidono sui ratei di 13a e 14a mensilità. La riunione riprenderà mercoledì  22 aprile. Vi terremo informati sull’evoluzione del confronto. Le Segreterie Nazionali”.

Per una maggiore conoscenza del FONDO DI SOLIDARIETA’ DEI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE rimandiamo all’esame di alcune normative che alleghiamo, rimarcando il punto attualmente oggetto dell’attenzione delle Parti istitutive (Azienda ed OO.SS.), cioé che:

– Le Finalità e l’ambito di applicazione del F.d.S. possono essere collegate nell’ambito e in connessione con i processi di ristrutturazione, di situazioni di crisi, di riorganizzazione aziendale o di riduzione o trasformazione di attività o di lavoro, il Fondo di Solidarietà provvede a finanziare specifici interventi che, oltre a favorire il mutamento e il rinnovamento delle professionalità, a realizzare politiche attive per il sostegno dell’occupabilità, dell’occupazione e del reddito, garantiscono anche una tutela a sostegno del reddito sia in costanza di rapporto di lavoro, a seguito di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, sia in caso di cessazione dello stesso. Nel primo caso il Fondo eroga prestazioni ordinarie (assegno ordinario, interventi di formazione), nel secondo caso eroga prestazioni straordinarie (assegno straordinario in ragione di processi di agevolazione all’esodo). Gli interventi del Fondo sono rivolti a favore del personale dipendente di Poste Italiane spa e delle società del Gruppo Poste Italiane di cui all’art. 7, comma 9 sexies del Decreto Legge n. 101 del 31 agosto 2013, convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125.

– Possono beneficiare delle prestazioni del F.d.S. tutti i lavoratori, esclusi i dirigenti, dipendenti di Poste Italiane S.p.A. e delle società del Gruppo Poste Italiane nelle quali Poste Italiane S.p.A. detiene una partecipazione di controllo, ad eccezione delle società con licenza bancaria, di trasporto aereo e che svolgono attività di corriere espresso. L’accesso alle prestazioni è subordinato all’espletamento delle procedure contrattuali previste per i processi che modificano le condizioni di lavoro del personale interessato, ovvero determinano la riduzione dei livelli occupazionali previste dalla legislazione. Tali procedure si devono concludere con un accordo aziendale. Nel caso di processi di riduzione dei livelli occupazionali, si può accedere a tutte e tre le prestazioni (formazione, assegno ordinario, assegno straordinario). (note estratte da internet).

Decreto 1782005Fondo_solidarieta               Circolare INPS numero 205 del 01-12-2016

QuesitoUtilizzoFondoDiSolidarieta7apr2020 (1)