Poste, stabilizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori CTD – anticipo 2023: le sedi disponibili e l’indicazione delle preferenze da effettuarsi entro il 5 marzo
Poste italiane ha pubblicato il comunicato relativo ai posti disponibili da assegnare nel RECAPITO sulla base delle graduatorie già stilate (Accordo sindacale 21 novembre 2022 – stabilizzazioni a tempo indeterminato di lavoratori CTD – Anticipo 2023)
Si tratta del proseguimento delle azioni concordate con le OO.SS. per realizzare interventi di Politiche Attive del Lavoro nell’anno 2023, ivi inclusi i percorsi di stabilizzazione di lavoratori già in precedenza occupati con contratto a termine in Poste Italiane S.p.A., da assegnare per lo svolgimento delle attività di portalettere (intesa sindacale del 3 agosto 2021).
Possono concorrere alle assunzioni le risorse che abbiano lavorato in Poste Italiane S.p.A. su attività di portalettere e/o addetto allo smistamento con uno o più contratti di lavoro a tempo determinato di durata complessiva almeno pari a 6 mesi compresi tra il 1 gennaio 2014 e il 31 gennaio 2023.
Chi è in possesso dei requisiti necessari dovrà acccedere entro il prossimo 5 marzo nell’applicativo disposto dall’Azienda per verificare tutte le condizioni e consultare l’elenco dei 700 posti disponibili:
- Contratti lavoro a tempo indeterminato full time n° posti 28;
- contratti lavoro a tempo parziale n° 672
Sulla base delle proprie preferenze gli interessati indicheranno le loro scelte ed entro il 7 marzo 2023 l’Azienda provvederà a pubblicare nel suo sito internet, relativamente alle Politiche Attive del Lavoro, le graduatorie provvisorie per provincia, redatte sulla base dei punteggi e delle scelte effettuate.
Dopo gli ulteriori passaggi necessari (vedi comunicato aziendale integrale in calce) ed entro il 30 marzo 2023 Poste Italiane pubblicherà le graduatorie finali per provincia, che saranno utilizzate ai fini dell’avvio dell’iter assunzionale, sulla base dell’utile posizionamento nelle graduatorie medesime.
Comunicato 24 febbraio 2023 stabilizzazioni 2023 – accordo 21 novembre 2022