Si è consumato alle 5 del mattino di oggi 13  giugno il tentativo aziendale di far condividere da tutte le organizzazioni sindacali un accordo sul criterio di determinazione degli organici degli uffici postali. L’accordo minoritario è firmato da tre OO.SS. e prevede, entro la fine del mese di giugno, l’inserimento su tutto il territorio nazionale di sole 200 unità sportellisti in aggiunta a quelle attualmente presenti negli uffici Postali.. Altre 500 unità verranno immesse solo entro il mese di Ottobre p.v. ed ulteriori 1000 unità entro Dicembre, con l’impegno ad assestare il  fabbisogno di personale alla sportelleria a Febbraio 2009 a 39.500 unità.

Rammentiamo che l’accordo del 15 settembre 2006 prevedeva 41.600 sportellisti negli Uffici Postali e che il processo di riorganizzazione del recapito non ha ancora di fatto ridotto il lavoro di supporto ed assistenza al recapito della corrispondenza, anzi lo ha fatto aumentare per effetto della gestione dei reclami e della consegna delle inesitate. 

SLP-CISL / FAILP-CISAL / UGL-COM.NI 

hanno detto NO a questa proposta, ritenuta insufficiente ad arginare i problemi e le difficoltà generate dalla carenza di personale ed a fronteggiare l’imminenza del periodo feriale e la fruibilità del diritto-dovere delle ferie dei lavoratori 

Il personale degli Uffici Postali, infatti, stremato e stressato dopo  mesi di lavoro in condizioni  pesanti   rese ancor più difficili dalla insopportabile carenza di  operatori alla sportelleria chiedeva e pretendeva  risposte immediate: 

·         meno burocrazia, statistiche e monitoraggi negli uffici;

·         maggiori e rapidi investimenti nel software e nell’hardware (nelle procedure e nella strumentazione agli sportelli);

·         personale adeguato agli sportelli e conseguente certezza dell’orario di lavoro.     

L’accordo firmato questa mattina soltanto da tre OO.SS. a nostro avviso è: 

·         Incompleto  nell’individuazione della metodologia per la determinazione degli organici in quanto non prende a riferimento la classificazione degli uffici postali nei diversi cluster definiti dagli accordi precedenti,

·         Insufficiente nel dimensionamento del personale di sportelleria degli Uffici Postali;

·         Evanescente nell’impegno di garantire le ferie del personale;

·         Inconsistente  perché in ogni fase di verifica sia territoriale che nazionale non prevede nessun obiettivo di riallineamento del personale negli Uffici Postali;

·         Aleatorio sulla gestione dei contenuti del progetto delle Zone di Servizio Minore;

·         Inattuabile per l’erogazione ipotizzata  dei progetti di formazione (continua, e-learning, aula, on the job) e provocatorio stante la pochezza del potenziamento del personale previsto alla sportelleria;

·         Interlocutorio nella individuazione delle iniziative idonee ad elevare il grado di sicurezza sia dei dipendenti che dei clienti degli uffici postali;

·         Non rispettoso dell’impegno unitario ribadito in 18 mesi di trattativa per definire il fabbisogno reale di sportellisti in ogni Ufficio Postale, unico strumento valido per contestarne le carenze in essere e chiederne l’immediato riallineamento.  

Risulta, infine assolutamente inadeguata la parte relativa al sistema di relazioni industriali che non consente al sindacato ad ogni livello, soprattutto a quello regionale e alle RSU, di esercitare compiutamente i fondamentali passaggi di applicazione e verifica dell’Accordo stesso, riducendo, di fatto, il ruolo del sindacato a mero spettatore delle decisioni aziendali.

Pertanto, per combattere un’Azienda distratta, sorda ed arrogante che nega l’esistenza di malessere e di disagio fra gli addetti al settore della sportelleria, intraprenderemo tutte le azioni sindacali a tutela dei diritti dei lavoratori, a salvaguardia della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro negli Uffici.   

LE SEGRETERIE NAZIONALI