Italia

AL SENATO DELLA REPUBBLICA (VIII COMMISSIONE) E NELLA IX COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI L’ATTO 312 PER I CRITERI DI PRIVATIZZAZIONE E DISMISSIONE IN POSTE, PREVISTE AUDIZIONI DEL SINDACATO

La novità maggiore è che l’ottava Commissione del Senato della Repubblica il 28 giugno alle ore 15 ha in calendario la riunione con all’ordine del giorno l’atto n. 312 del Governo contenente i criteri della privatizzazione, dismissione e partecipazione in Poste italiane, ovverossia lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste italiane Spa.

Con il nuovo processo, che abbiamo già ampiamente criticato, il Governo intende collocare una nuova tranche delle azioni Poste italiane con l’obiettivo di “fare cassa” per migliorare i conti del bilancio, anche in ragione dell’impossibilità sopravvenuta di effettuare a breve altre privatizzazioni (es. Enav, F.S., ecc…).

Il nuovo testo dello schema di DPCM (c.f.r. doc. allegato) pubblicato nel sito web dell’8^ Commissione del Senato della Repubblica è stato depositato in Senato il 21 giugno ed assegnato all’ottava Commissione per l’esame in sede consultiva, da effettuarsi entro il prossimo 11 luglio, mentre la sesta Commissione (Finanze e Tesoro) si pronuncerà per le proprie osservazioni  entro il 5 luglio ed analogamente farà la quinta Commissione.

Come è prassi, nei tempi consolidati, il Senato ascolterà in audizione le parti interessate (società e parti sociali) replicando l’iter della scorsa tornata. Il Senato è comunque chiamato ad esprimere  solamente il prescritto parere consultivo.

L’atto del Governo delinea  e regolamenta l’alienazione di una nuova quota della partecipazione attualmente detenuta dal MEF in Poste italiane S.p.A. (partecipazione all’offerta del pubblico indistinto dei risparmiatori e dei dipendenti del Gruppo Poste italiane), che determini il mantenimento di una partecipazione dello Stato al capitale di Poste italiane, anche per il tramite di società direttamente od indirettamente controllate dal MEF, non inferiore al 35%. L’alienazione verrebbe effettuata, anche in più fasi, attraverso il ricorso singolo e/o congiunto ad un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del gruppo Poste italiane e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali (previste le forme di incentivazione in termini di quote dell’offerta riservate e/o di prezzo e/o, per quanto riguarda i dipendenti, di modalità di finanziamento).

Lo Statuto di Poste italiane S.p.A. prevede tra l’altro che nessun soggetto diverso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, da Enti pubblici o da soggetti da questi controllati può detenere una quota superiore al 5% (cinque per cento) del capitale della società.

L’VIII Commissione permanente del Senato (Bilancio e Comunicazioni), riunita in plenaria  ha in calendario l’atto del Governo di cui sopra per il 5 luglio, giornata in cui ha anche luogo l’audizione della F.A.I.L.P. CISAL con le altre OO.SS.

La IX Commissione permanente della Camera dei Deputati ha invece trattato l’atto governativo (A. 312)  il 29 giugno scorso, seduta in cui ha deciso di proseguirne l’esame svolgendo audizioni dei rappresentanti del MEF, del MISE, di CDP e delle stesse OO.SS. (c.f.r. doc. allegato).

Schema privatizz.ne quota MEF in Poste     CameraDeputati_IX COMM_seduta 29 giugno 2016

 

EVOLUZIONE DELLA TRATTATIVA PER IL RINNOVO CCNL POSTE ITALIANE

In queste settimane stanno proseguendo gli incontri relativi alla trattativa per il rinnovo del CCNL dei dipendenti di Poste italiane ed imprese del Gruppo Poste cui esso si applica, attraverso le due “Commissioni miste” deputate (rappresentanza aziendale e delle OO.SS. nazionale e delegazioni territoriali): l’una relativa agli ambiti normativi del CCNL, l’altra per il complesso della materia delle Relazioni industriali.

La discussione nei vari ambiti ha comportato l’esame dei primi articoli del CCNL  pervenendo ad alcune conclusioni ed alla trattazione di talune materie ancora in esame.

Nel particolare, risulta definito l’articolo concernente le “Informazioni riservate” e si stanno affrontando tematiche concernenti aspetti delle relazioni sindacali (Assemblea, Referendum, Contribuzione sindacale) e della normativa (Tipologie contrattuali).

Le riunioni proseguiranno nelle prossime settimane, ma il sindacato ha comunque chiesto all’azienda di aprire un confronto sulle materie che stanno comportando per i lavoratori disagi e conflitti, fino a determinare azioni di sciopero in alcuni territori:

  • mercoledì 06 luglio 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto Mercato Privati; Premio di Risultato
  • giovedì 07 luglio 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL;
  • mercoledì 13 e giovedì 14 luglio 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
  • mercoledì 20 e giovedì 21 luglio 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL
  • mercoledì 27 e giovedì 28 luglio 2016, alle ore 10.00: prosecuzione confronto per il rinnovo del CCNL

FONDO SANITARIO INTEGRATIVO POSTE ITALIANE

L’evoluzione della discussione per il rinnovo del CCNL dei dipendenti di Poste italiane, sotto il profilo della richiesta sindacale unitaria di introdurre un “Fondo Sanitario aziendale” (cfr. verbale oo.ss. del 15 dicembre 2014), ha avuto un ulteriore avanzamento nel corso dell’incontro fra azienda ed oo.ss. del 28 giugno scorso, in sede di ex “Commissione Tecnica”.

Con l’intesa del 2014 le OO.SS. – unitariamente – hanno inteso offrire ai dipendenti di Poste italiane ed aziende del Gruppo Poste cui si applicherà il nuovo CCNL, l’opportunità di beneficiare di un Fondo Sanitario integrativo del Servizio Sanitario Nazionale, i cui contenuti sarebbero stati individuati attraverso i risultati del lavoro svolto da una specifica Commissione mista, come individuato nell’accordo citato. Fatto sta, che ad oggi quella “Commissione” si è riunita una sola volta (14 aprile 2016), mentre nel tempo trascorso l’azienda ha compiuto autonomamente diversi passaggi organizzativi per entrare nel mondo delle “Assicurazioni Sanitarie Integrative”, creando uno specifico network “POSTEVITAFONDOSALUTE”, i cui contenuti sono visibili all’indirizzo internet http://www.postevitafondosalute.it/

In data 14 aprile 2016 si è tenuto il primo incontro della “Commissione Tecnica” nel corso di cui l’azienda ha prodotto un documento – proposta – rappresentando l’eventualità di affidare la scelta del partner al già esistente Fondo Sanitario Poste Vita, in grado di garantire l’immediata operatività dello stesso (valorizzazione delle risorse interne, opportunità di sviluppo per il Gruppo Poste, soluzioni “customizzate” sulla popolazione aziendale).

Nell’incontro del 28 giugno, l’azienda ha ulteriormente specificato la sua proposta “FONDO SANITARIO POSTE VITA”, delineando un possibile ventaglio di coperture, tale da offrire alla “generalità dei dipendenti” (c.f.r. doc. allegato), ma senza specificarne gli ambiti – tempo indeterminato, part time, ctd, ecc.- né paventarne l’effettivo costo contrattuale.

Le prestazioni del “Fondo Sanitario Integrativo” sono già ampiamente diffuse in altri ambiti categoriali, garantite da “Service” e “Network” che operano nel mercato privato del settore, concorrenti di Poste italiane; talune categorie lavorative sono ricorse per la scelta del “service” a Gare Europee (es. dipendenti F.S.), offrendo ampi ventagli di coperture, mentre al datore di lavoro è stata affidato l’onere contrattuale ed ai lavoratori l’adesione volontaria, stabiliti attraverso la sottoscrizione del CCNL di settore nella misura pattuita; in ogni caso è stata garantita la governance del processo ad una Commissione paritetica comprendente i rappresentanti delle OO.SS. sottoscrittrici del CCNL

La F.A.I.L.P. nel corso della riunione, nel prendere visione delle slide aziendali illustrative (a titolo esemplificativo) delle prestazioni da potere offrire ai lavoratori (… proposta PosteVitaFondoSalute), ha chiesto ulteriori approfondimenti, anche alla luce della possibilità di coinvolgere, oltre al personale dipendente e volontariamente, i loro familiari ed il personale che cessa dal servizio per collocamento in pensione; inoltre ha puntualizzato la necessità di stabilire una governance che comprenda pariteticamente le rappresentanze dei lavoratori.

Da parte di Poste italiane, a titolo esemplificativo, sono state illustrate alle OO.SS. alcune ipotesi di servizi comunemente oggetto di interesse per i lavoratori (es. prestazioni di alta diagnostica e Grandi interventi) finanziabili attraverso i “Fondi sanitari”.

Attualmente nessuna scelta, né preferenza è stata accordata alla soluzione del network interno di Poste italiane di cui si sta discutendo.

Fondo Sanitario Dipendenti Poste_28.06.16     Proposta Fondo Sanitario 14 aprile 2016

Comunicato Fondo Sanitario Integrativo Poste

 

CONCLUSIONI ESECUTIVO NAZIONALE UNITARIO OO.SS. POSTE ITALIANE

Il 16 giugno si è tenuta a Roma la riunione degli ESECUTIVI UNITARI delle OO.SS. di Poste italiane (SLP CISL – CGIL SLC – UIL POSTE – FAILP CISAL – CONFSAL COM – UGL COM), cui hanno partecipato i dirigenti territoriali delle stesse unitamente alle Segreterie Generali.

All’ordine del giorno c’erano tematiche relative alla situazione politico-vertenziale ed in particolare:

–  le recenti notizie sull’avvio di una seconda tranche di collocazione sul mercato del capitale di Poste Italiane

– la diffusa conflittualità sindacale, che investe gran parte del territorio nazionale, conseguente alla riorganizzazione PCL (servizi postali e logistica)

 – i problemi presenti in MP

Tutto ciò aveva determinato la necessità di aprire una ampia e approfondita riflessione politica di tutto il quadro dirigente delle OO.SS. e l’avvio di un percorso di mobilitazione della categoria.

Dopo un ampio ed approfondito dibattito durato l’intera mattinata l’assemblea degli Esecutivi Unitari ha assunto decisioni importanti che saranno alla base dei comportamenti delle stesse OO.SS. nelle prossime settimane/mesi.

Il documento finale dell’Esecutivo Unitario (cfr. doc. allegato) riporta un’attenta analisi della situazione in cui versa Poste italiane e denuncia “la concretezza che oggi ci pone di fronte ad una decisione governativa che condurrà inevitabilmente alla totale privatizzazione di Poste italiane”.

L’analisi compiuta dagli esecutivi Unitari “mostra ogni giorno le criticità presenti nel settore di Mercato Privati (organizzativi/etici/relazionali, quali le pressioni commerciali) “

Di fronte all’incallirsi della situazione “E’ adesso giunto il momento di intraprendere un percorso di confronto e dibattito che sia capace di invertire la rotta; tale percorso deve riferirsi innanzitutto al processo di privatizzazione di Poste italiane, che inevitabilmente impatta sul servizio pubblico e sociale svolto dall’Azienda. E’ necessario un equilibrio, appositi pesi e contrappesi, atti a bilanciare le esigenze di mercato con le esigenze sociali ed è necessario un dibattito pubblico che coinvolga il Governo, l’Azienda e le Parti sociali”.

L’analisi degli esecutivi Unitari ha esaminato la condizione in cui versano taluni aspetti organizzativi di Poste italiane “… le riorganizzazioni aziendali, come quella di PCL, non devono fare l’errore, spesso compiuto e reiterato, di arroccarsi su elaborazioni teoriche, compiute a tavolino consultando dati numerici e softwere, senza rispondere adeguatamente ai dati reali provenienti dal territorio, dai lavoratori e dai cittadini; l’attuale sistema di riorganizzazione di Poste Comunicazione e Logistica, sancito con l’accordo del 25 settembre 2015, non funziona. In una divisione aziendale quale è Mercato Privati, in costante evoluzione e consolidamento produttivo, occorrono però adeguati interventi atti a salvaguardare la funzione sociale svolta dalla capillarità della rete degli uffici postali ampliandola ulteriormente; occorre configurare l’ufficio postale in toto quale presidio ed interfaccia tra cittadino e Pubblica Amministrazione, strumento necessario per le sfide proposte dalla digitalizzazione del Paese”.

L’assemblea degli Esecutivi Unitari sindacali ha deliberato “per tutto il mese di luglio, un percorso di mobilitazione, che coinvolga lavoratori e cittadini e che si esplica mediante iniziative unitarie quali assemblee regionali, presidi davanti alle prefetture, assemblee sui posti di lavoro, presidi davanti ai Consigli Regionali, incontri con i gruppi parlamentari, presidi davanti alla Camera e al Senato, incontri con le Commissioni parlamentari”.

Subito dopo la pausa estiva, le OO.SS. valuteranno ulteriori iniziative, non escludendo l’ipotesi di uno sciopero generale della categoria.   (Allegato il documento finale degli Esecutivi Nazionali del 16 giugno 2016).

Comunicato unitario 9 giugno 2016     Documento Esecutivi unitari – 16 giugno 2016 –

Documento org. vo unitario